Skip to main content

Da ufficio stampa fondazionegiorgiobassaniferrara

Fondazione Giorgio Bassani
La Fondazione Giorgio Bassani è nata con decreto prefettizio dell’8 aprile 2002per onorare e mantenere viva la memoria dello scrittore Giorgio Bassani, scomparso a Roma il 13 aprile 2000.
Si propone di diffondere la conoscenza delle sue operein Italia e nel mondo, nel rispetto delle ultime volontà dello scrittore.
La Fondazione promuove gli studie organizza iniziative culturali di vario genere e di ampio respiro, con riferimento alla multiforme attività e interessi dello scrittore.Un comitato scientifico di storici e critici della letteratura propone di anno in anno iniziative per mantenere viva la memoria di Giorgio Bassani. Inoltre raccoglie, tutela, conserva e valorizza tutta la sua produzione, promuove studi e iniziative culturali anche legate al territorio.

Membri del Consiglio d’Amministrazione
Paola Bassani (Presidente), Enrico Bassani (Vicepresidente), Teresa Corda (Vicepresidente), Lavina Bassani, Luca Bassani, Alain Elkann, Gaia Litrico, Carlo Feltrinelli, Gianni Letta, Mirella Petteni Haggiag, Fulco Pratesi, Pierfrancesco Rampinelli Rota, Cristiano Spila, Andrea Susmel, Michele Campanaro (Prefetto di Ferrara), Maria Luisa Vaccari, Alice Zanardi(Sindaco di Codigoro), Giorgio Zauli(Rettore dell’Università di Ferrara).

Membri del Comitato Scientifico
Matteo Bianchi,Valerio Cappozzo, Antonio Debenedetti, Giulio Ferroni, Gioia Galeotti, Paolo Grossi, Antonella Guarnieri, Paola Italia, Giorgio Montefoschi, Silvana Onofri(referente della sede di Ferrara), Roberto Pazzi, Luigi Pepe, Valter Leonardo Puccetti, Mara Salvi (Preside del Liceo Ariosto di Ferrara).

Storia della Fondazione Giorgio Bassani
Dal 4 aprile 2002 la Fondazioneèospitatain un ampio ambiente, presso la Biblioteca Comunale Giorgio Bassani di Codigoro,la cittadina delle valli del Po, in provincia di Ferrara, dove Bassani ha ambientato il suo romanzo “L’airone”.
Dopo la morte di Valeria Sinigallia Bassani, vedova dello scrittore, avvenuta nel dicembre2013,è nata l’esigenza di spazi più ampi per ospitare anche i numerosi libri di Bassani rimasti nella casa di famiglia e già presenti in catalogo. Questi spazi sono stati trovati a Casa Ariosto- Ferrara.
A Codigoro rimaneil busto in creta di Bassani dell’artista Mirella Guidetti Giacomelli, oltre a un settore collegato a tematiche ambientaliste e a una mostra dedicata a Giorgio Bassani, comprendente anche il filmato “L’airone” del regista Cesare Bornazzini.

Dal 2009 al 2016, la Fondazione ha stipulato una convenzione con l’Università di Ferrara allo scopo di disporre di una sede operativapressol’Istituto Universitario Studi Superiori,Ferrara 1391 (IUSS),in cui accogliere gli studiosi e organizzare conferenze e incontri.

Il 28 ottobre 2016, è stata firmata una convenzione tra la Fondazione Giorgio Bassani e il Comune di Ferrara, con cui sono state destinate alla Fondazione le tre stanzesituate a piano terra di Casa Ariosto, via Ariosto 67.
Oltre allo studio in cui Bassani ha composto la maggior parte delle sue opere, con la macchina da scrivere, gli oggetti di lavoro e personali, è esposto il ritratto di Franco Gentilini del 1947, da poco restaurato.
Nelle stanze è stata collocata, in nuovi scaffali ad ante di vetro,laBiblioteca di Bassani (oltre 4000volumiche vanno dagli anni della sua formazione (con la rara collezione di libri del nonno materno Cesare Minerbi,con annotazioni dell’illustreclinico ferrarese, chiosate dello scrittore) alla piena maturità (libri con firme di possesso, note autografe e dediche di autori, prime edizioni dell’opera letteraria di Bassani, dei suoi amici e degli scrittori da lui lanciati quando era redattore di Botteghe Oscure e di Feltrinelli, ecc.).
Il catalogo della bibliotecaè in corsodi aggiornamento.
Nei nuovi spazi verrannoesposte, in fac-simile e a rotazione, le sceneggiature e i taccuini di poesie, pagine manoscritte e dattiloscritte con annotazioni a penna di “Il romanzo di Ferrara”,“Una notte del 43”, “La passeggiata prima di cena”, “Gli occhiali d’oro”, “ Il Giardino dei Finzi-Contini”, ecc.per un totale di oltre diecimila carte.
Tutto il materialedigitalizzato, è a disposizione degli studiosi che ne fanno richiesta per la consultazione.
Il patrimonio originale della Fondazione,si è arricchito, grazie a unanuova donazione degli eredi Bassani, di numerosi ritratti di famiglia, di premi e onorificenze, di nuove acquisizioni, tra cui l’importante donazione fatta recentementeda Carlo Antonio Gobbato di un quaderno manoscritto di poesie diGiorgio Bassani, esposto in originale il giorno dell’inaugurazione.
Paola ed Enrico Bassanihanno inoltre messoa disposizione degli studiosiche ne fanno richiesta alla Fondazione,anche il Fondo Eredi Bassani, che comprende oltre 5000 lettere el’archivio legato all’attività di vicepresidente della Rai e di presidente di Italia Nostra di Giorgio Bassani.

La FondazioneGiorgio Bassani rimarrà aperta al pubblico per la visita dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00. Su prenotazione per gruppi superiori a 8 visitatori.
(fondazione giorgiobassani@gmail.com)

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it