Skip to main content

Da: Paola Peruffo

La sottoscritta Consigliere Comunale Paola Peruffo INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:

PREMESSO

che in questi ultimi giorni è salito agli onori della cronaca il fenomeno dell’abuso di alcol da parte di giovanissimi, con il grave episodio di una tredicenne ricoverata in ospedale a seguito di un notevole quantitativo di super alcolici ingeriti, regolarmente serviti, sotto forma di mini-cocktail, presso un locale del centro storico di Ferrara poi chiuso su disposizione della Questura; che presso altri locali del comune gli inquirenti hanno riscontrato, anche grazie alle testimonianze degli stessi minori, fenomeni di somministrazione di alcolici a giovani e giovanissimi di età compresa tra gli undici e i quattordici anni, senza che i titolari di questi esercizi richiedessero l’esibizione della carta d’identità, come previsto dalla legge, prima di servire le consumazioni; che si sta diffondendo anche tra i minori della nostra la moda del binge drinking, quale modalità di consumo alcolico che comporta l’assunzione in un’unica occasione e in un ristretto arco di tempo di quantità di alcol molto elevate, favorite dall’offerta a basso costo da parte di taluni esercizi.

PRESO ATTO

che fino all’età di 20 anni nel corpo umano non sono presenti enzimi destinati alla metabolilzzazione dell’alcol. Di conseguenza le bevande alcoliche per i giovani risultano molto più nocive rispetto a un adulto, in quanto l’etanolo non può essere scomposto in sostanze più tollerabili.
Per questo motivo quantità progressivamente crescenti di alcol comportano, nel breve termine, effetti gravi quali riduzione della visione laterale, perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea e confusione, mentre quantità eccessive di alcolici possono portare fino al coma e alla morte.
che attraverso queste prassi i giovani possono arrivare a sviluppare una dipendenza alcolica o una dipendenza mista (alcol, fumo, psicofarmaci, droghe) ancora più pericolosa, unitamente a danni sempre più gravi nel lungo periodo.

CONSIDERATO

che nel corso degli ultimi anni da parte di questa Amministrazione sono stati sostenuti numerosi sforzi per fronteggiare, attraverso più azioni congiunte, la piaga del bullismo, tramite il coinvolgimento delle scuole e ricorrendo a fondi provenienti dall’avanzo di bilancio; che un ruolo attivo nella vigilanza sul divieto di somministrazioni di alcolici ai minori deve essere svolto dalla polizia municipale, che la stessa politica ha il dovere di attivarsi con strumenti di tutela verso i minori e a sostegno delle famiglie in un’età particolarmente problematica come quella adolescenziale, fronteggiando i fenomeni che si stanno diffondendo su larga scala, attraverso azioni congiunte tra i diversi assessorati coinvolti (in particolare Commercio, Sanità, Pubblica Sicurezza),

TUTTO CIÒ PREMESSO

La sottoscritta Consigliere Comunale INTERPELLA il sig. Sindaco per sapere se il Comune di Ferrara intende attivarsi con azioni concrete per contrastare l’uso e l’abuso di alcol tra i minori.
In particolare se sono previsti controlli mirati da parte del corpo di polizia municipale per la puntuale verifica dell’applicazione delle norme di legge sulla corretta somministrazione degli alcolici e la richiesta di esibizione della carta d’identità nei confronti dei giovani avventori.
Se sono previsti programmi che affrontano questo tema da svolgersi all’interno delle scuole.
Se sono in programma incontri e altre iniziative di concerto con forze dell’ordine, associazioni di categorie e organismi del terzo settore al fine di dotarsi di una linea comune per combattere il fenomeno dell’abuso di alcol tra i giovani.
Si richiede risposta scritta
Con Osservanza.

La Consigliere Comunale FI
Dott.ssa Paola Peruffo

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it