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Da Comune di Comacchio

La novità assoluta della programmazione estiva non è rappresentata solo dalla qualità dell’offerta culturale, ma anche dal proliferare di eventi in locations di grande fascino. Venerdì 21 luglio, alle ore 17 la salina di Comacchio ospiterà il concerto di Irene De Bartolo, arpista ferrarese che dirige il “Bologna Harp Festival”. Per questo concerto pomeridiano la De Bartolo proporrà brani musicali, che spaziano dalla dalla musica classica, a quella celtica, passando per le colonne sonore che più si adattano al suono dolce dell’arpa e qualche altra curiosità. Sin da giovanissima l’arpista ferrarese ha mostrato una straordinaria passione per la musica. La musicista si è diplomata in arpa classica a pieni voti presso il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, nel 1993, sotto la guida di M.L. Cardin Fontana, laureandosi in “Musica da Camera” al Biennio Accademico di II livello presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara nel 2007. Si è poi perfezionata in musica da camera con il M.o A. Faja, seguendo corsi di arpa rinascimentale presso il Conservatorio di Ferrara. L’apertura verso il repertorio di musica celtico – irlandese ha portato Irene alla ricerca di un miglioramento della tecnica esecutiva che acquisisce frequentando masterclass di artisti di alto livello internazionale come l’arpista irlandese Gràinne Hambly e l’arpista bretone Myrdhin. Grazie all’incontro con Marcella Carboni ha scoperto il mondo dell’arpa jazz ed ha frequentato il seminario” Nuoro Jazz” 2014 e la Masterclass dell’arpista colombiano Edmar Castaneda. Come arpista ha partecipato a numerosi concorsi Nazionali ed Internazionali classificandosi sempre fra i primi posti. L’intensa attività concertistica come arpista l’ha portata ad esibirsi in Italia e all’estero sia come solista che in varie formazioni da camera che in orchestra partecipando a Festival e Rassegne prestigiose ( Festival dell’Arpa di Viggiano 2015, “Note e arte nel Romanico” (Modena) , “L’eco della Musica” (Bologna) , “Rimini all’Opera 2014”, “Sere d’estate 2013” (S. Giovanni in Persiceto, Bo), “Serate a Corte” in Castello Estense (Fe), “Certosa in musica” (Fe), “Sirolo in musica”, “Scuola in Opera” Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, “Natale con la provincia” Milano, “XIX International Music Meeting” di Padova, “Estate spazio musica 2010” Ferrara , “Le corde della musica” Bologna, “I suoni degli angeli” Castel San Pietro Terme (Bo), “Festival Internazionale di Musica Rinascimentale” Ferrara , “Un pizzico di Musica”, “Festival del Quartetto” ,”Estate Teatrale Musicale” Canda, “I Concerti di Casa dell’Ariosto”, “Giovani in Tourneè” Adria , “Aperitivo in Concerto” Teatro Nuovo Ferrara, “Quattro giorni delle Arti”, “Res Extensa”2008 e 2009, “Imola in musica”). Collabora ed ha collaborato con diverse orchestre tra le quali: Orchestra Giovanile Italiana, Ferrara Progressive Orchestra, Orchestra a Plettro e Pizzico “Gino Neri”, Silver Symphony Orchestra, Orchestra Banda Musicale dell’Aeronautica Militare, La Grande Orchestra di Faenza, L’Orchestra Maderna. Da anni affianca l’attività didattica a quella di musicista professionista e attualmente è docente di arpa classica e celtica presso la Nuova Scuola di Musica “Vassura – Baroncini” di Imola, “il “Laboratorio Musicale” di Renazzo(Cento). E’ direttrice artistica del “Bologna Harp Festival.

La de Bartolo esegue musiche di scena per spettacoli teatrali , progetta percorsi musicali per la scuola Primaria e Laboratori Musicali sull’arpa per i più piccoli.

Prosegue l’abbinamento, già testato con successo, delle visite guidate in salina ai concerti pomeridiani. Per informazioni si suggerisce di contattare il seguente recapito: cea@cadf.it (Ingresso intero 6 euro, ridotto 4 euro).

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COMUNE DI COMACCHIO


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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