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Da Rione San Paolo

Con la presente, informiamo che in data sabato 6 gennaio 2018 a Ferrara in Piazza Municipale si terrà l’evento: LA BEFANA IN PIAZZA.
La tradizionale iniziativa natalizia, promossa dal Rione San Paolo con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Ferrara, è arrivata ormai alla sua diciannovesima edizione, e riempirà la piazza con divertenti iniziative per bambini e adulti.
L’evento è organizzato in collaborazione con AVIS Provinciale di Ferrara e la ditta AGESTE.
Come da consuetudine, alle ore 16:00, in Piazza Municipale aspetteremo tutti insieme l’arrivo della Befana che giungerà, come tradizione vuole, a cavallo della sua mitica scopa. In attesa del suo arrivo, i bambini saranno intrattenuti da un gruppo di animatori che organizzeranno balli e giochi di gruppo, poi a seguire un momento di magia e divertimento a cura dei “Pagliacci del Cuore”, associazione di volontariato che si occupa di clownterapia. Alle ore 17:30 la Befana arriverà in piazza e verrà distribuita gratuitamente una calza a tutti i bambini intervenuti. L’appuntamento si concluderà alle ore 18:30 circa con il tradizionale “rogo della vecchia” dove verrà bruciata una grande Befana impagliata. Il rogo si terrà in fondo al listone del Duomo, in Piazza Trento e Trieste (sul fronte della “Torre dell’Orologio”).

Per tutto il pomeriggio di sabato 6 e domenica 7 gennaio saranno aperte le casette di legno che offriranno le seguenti attività:
– La Casetta della Befana: anche quest’anno è possibile disegnare una pezza del grembiule della Befana nella casetta in Piazza Municipale.
– Il Laboratorio della Befana: uno spazio aperto a tutti i bambini in cui si può scrivere, colorare, fare collage e decorare le pezze del grembiule della Befana da appendere alla befana che sarà poi bruciata a fine manifestazione.
– Le Casette del ristoro: uno spazio aperto a tutti, grandi e piccini, per degustare ottima cioccolata calda, vin brulé, crepes, waffel e altri dolci e stuzzichini.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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