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da: Consorzio Terre e Castelli Estensi

La Giostra del Monaco, manifestazione rievocativa organizzata a Ferrara dalla Contrada di San Giacomo, ha chiuso in bellezza la sua decima edizione, proponendo un ultimo fine settimana davvero spettacolare. Sabato 30 e domenica 31 agosto, si sono infatti tenuti gli eventi culminanti della manifestazione che hanno attirato centinaia di turisti e ferraresi sul Baluardo di Santa Maria alla Fortezza.
Felici dei risultati di pubblico e per l’apprezzamento degli ospiti gli organizzatori che hanno commentato “La Giostra quest’anno è stata magnifica, e la soddisfazione è tantissima, visto che si è superato ampiamente l’afflusso dello scorso anno (che a causa del maltempo ha perso 2 giorni e mezzo….) valutato in circa 30.000 presenza, mentre quest’anno abbiamo avuto 10 giorni pieni… e tanta gente in più.”
Per quanto riguarda gli eventi rievocativi, la “Giostra del Monaco” ha visto la vittoria di Este, seguita da Grottazzolina, Ferrara e Varpalota. Il Titolo di Paladino, grazie alla somma dei punteggi ottenuti, è andato alla città di Grottazzolina, che si è imposta con punti 1500 si Este e Ferrara (ferme a 1200) e Varpalota, a quota 900.
La Rassegna di Teatro dedicata ad Arnoldo Foà è stata vinta dalla Compagnia Teatro Nuovo di Scandiano con la rappresentazione “La Confraternita dei Cerconi”.
La Rievocazione della battaglia di Cassano d’Adda ha visto più di 100 armati combattere divisi nelle due guarnigioni Guelfe in appoggio del papato, comandate da Azzo VII d’Este e Ghibelline in appoggio dell’imperatore ed al comando di Ezzelino del Monaco da Romano. Queste le Compagnie partecipanti: Major Militia di Bologna e Modena, Zoiosa, San Giacomo Maggiore, Fere Rectus, Aquila Bianca, Ungara Militia Varpalota, Guarnigione armata di Castel Tedaldo.
Per i tornei che hanno fatto da corollario alle rievocazioni, questi i risultati.
I° TROFEO DI BAGORDO ITALICO (Sfida tra cavalieri a piedi ed in armatura pesante)
1. MAJOR MILITIA et GUARNIGIONE CASTEL TEDALDO
2. ZOIOSA da la citade de MANTUA
3. COMMENDA SAN GIACOMO MAGGIORE da la citade de BONONIA
4. MAJOR MILITIA da la citade de BONONIA
5. MAJOR MILITIA da la citade de MUTINA

TORNEO DI ARCO TRADIZIONALE “TERRE E CASTELLI ESTENSI”
CLASSIFICA MASCHILE
1. Manservigi Roberto ESTE MEDIEVALE – ESTE
2. Palmieri Simone ARCIERI DEL RENO – BOLOGNA
3. Casotto Juri ESTE MEDIEVALE – ESTE
CLASSIFICA FEMMINILE
1. Giacobino Daniela ARCUS INTENDERE – BOLOGNA
2. Marizza Antonella ARCIERI DEL REN0 – BOLOGNA
3. Salino Monica ESTE MEDIEVALE – ESTE

TORNEO DI ARCO STORICO “TERRE E CASTELLI ESTENSI”
CLASSIFICA MASCHILE
1. Chiozzi Giovanni COMPAGNIA DEL BORGO – FERRARA
2. Marco Fogli BORGO SAN GIACOMO – FERRARA
3. Benini Lorenzo UNICORNO – FERRARA
CLASSIFICA FEMMINILE
1. Beccato Francesca MIGLIO BIANCO – ADRIA
2. Pavani Debora ESTE MEDIEVALE – ESTE
3. LISA ROSSI COMPAGNIA DEL BORGO – FERRARA
CLASSIFICA PAGGI
1. PALARA FEDERICO FILIPPO DEGLI ARIOSTI – FERRARA

X° EDIZIONE “TENZONE DI ARCO STORICO CITTA’ DELL’AQUILA BIANCA”

1) CITTA’ DI FERRARA
2) CITTA’ DI ESTE
3) CITTA’ DI GROTTAZZOLINA
4) CITTA’ DI VARPALOTA

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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