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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

Che cosa c’è di più tipico della dieta mediterranea? Così naturale viverla (e seguirla) che non si era ancora pensato a renderla in sé un prodotto da valorizzare nella ricca filiera dell’enogastronomia. Ma ora il tema comincia ad essere d’attualità, specie dopo l’inizio della discussione su due disegni di legge per la creazione di un vero marchio “dieta mediterranea” garantito da apposito disciplinare. Per questo, se ne parlerà venerdì 11 settembre alle ore 16,00 ad Argenta (centro culturale Mercato, piazza Marconi), all’interno di un grande dibattito promosso dal Comune, da Ascom e dall’associazione Aleotti alla presenza di una nutrita platea di ospiti ed esperti, nell’ambito della tradizionale fiera, giunta nel 2015 alla 58^ edizione, e che alle 15.30 sarà inaugurata dal ministro dei beni e attività culturali e del turismo Dario Franceschini. “Nell’anno di Expo trattare anche in un contesto locale ma prestigioso come quello della fiera di Argenta temi al tempo stesso tipici e globali come la dieta mediterranea – spiega Giulio Felloni, presidente di Ascom Confcommercio Ferrara – è un’occasione per dare evidenza alle unicità del territorio e ancor più del made in Italy. L’enogastronomia è parte integrante di un’offerta turistica completa, ma occorre aumentare la consapevolezza verso le sue tante caratterizzazioni per renderla distintiva anche agli occhi degli stranieri; rappresenta un vero unicum per cui è essenziale che sia conosciuta e anche riconosciuta”. All’incontro, dal titolo “Cibo, globalità e dieta mediterranea”, moderato dal direttore di Ascom Davide Urban e introdotto dagli interventi del sindaco di Argenta Antonio Fiorentini e del presidente della camera di commercio di Ferrara Paolo Govoni, parteciperanno insieme esponenti del mondo politico, economico, e gastronomico. Alla tavola rotonda, infatti, contribuiranno l’onorevole Paolo De Castro (coordinatore per il gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, nonché ex titolare del dicastero delle politiche agricole), e l’assessore regionale alla scuola, università e lavoro Patrizio Bianchi; a rappresentare poi l’economia del territorio ci sarà pure il presidente di Ascom Confcommercio Ferrara Giulio Felloni, mentre lo chef stellato Maria Grazia Soncini, porterà il punto di vista direttamente dal “campo”. Non mancherà inoltre il contributo degli imprenditori del settore, attraverso la F.I.P.E., la federazione nazionale più rappresentativa dei pubblici esercizi, promotrice tra l’altro della proposta di marchio tipico ‘dieta mediterranea’. Ospiti a questo proposito, saranno il direttore generale di Fipe Marcello Fiore, e Matteo Musacci (presidente provinciale Fipe e presidente nazionale Giovani Imprenditori) per cui “la promozione del marchio ‘dieta mediterranea’ è una questione molto attuale; la dieta mediterranea ci rende famosi nel mondo perciò è bene parlarne, ed è significativo che Argenta sia uno dei primi comuni in Italia a incoraggiare questo tipo di dibattito”. Al proposito il sindaco Fiorentini conferma: “Il convegno “Cibo, globalità e dieta mediterranea” con il quale inauguriamo la 58° edizione della fiera di Argenta si inserisce a pieno titolo nella strategia che la nostra Amministrazione sta adottando da alcuni anni per il rilancio economico del nostro comune: la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio. Crediamo fortemente che proprio puntando sulla qualità dei nostri prodotti, in particolare su quelli strettamente legati al settore agroalimentare, settore fiorente e trainante, sia possibile gettare le basi per uno sviluppo consolidato e di lungo termine”.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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