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L’assessore Patrizio Bianchi: “Decisione condivisa con l’intero sistema scolastico. Ed entro Natale via al confronto sul tema più generale dei tempi della scuola”

Resta valida la delibera del 2012. In caso la data cada sul sabato o la domenica, prima campanella il lunedì. E dopo la petizione del Comitato bolognese Scuola e Costituzione sottoscritta da 5.800 persone, la discussione nel merito si allarga

Bologna – Non cambiano le date del calendario scolastico regionale. La Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini, nella seduta di oggi ha infatti deciso confermare la validità della delibera del 2012 che prevede l’apertura dell’anno scolastico in Emilia-Romagna il 15 settembre, stabilendo, nel caso tale data venga a cadere su un sabato o una domenica, l’apertura il lunedì successivo.

La decisione segue il confronto con il mondo della scuola avvenuto su questo tema lo scorso 31 ottobre nella Conferenza regionale del sistema formativo, co-presieduta dalla Regione e dall’Ufficio scolastico regionale, nella quale siedono le componenti del sistema scolastico, e che l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, ha allargato anche al Comitato di coordinamento istituzionale, l’organismo sede di collaborazione istituzionale fra Regione, Comuni e Province.

“Fin dall’inizio abbiamo detto che avremmo deciso insieme al mondo della scuola- afferma l’assessore Patrizio Bianchi- e così abbiamo fatto, accogliendo una richiesta, quella di confermare la delibera attualmente in vigore, che ci è arrivata in maniera unanime dalla Conferenza regionale del sistema formativo. Con il mondo della scuola ci confrontiamo costantemente sulle misure da adottare, e il calendario scolastico rappresenta un argomento fondamentale, sia per i percorsi formativi sia per la vita delle famiglie”.

Un tema, quello più generale dei tempi della scuola, che la Regione intende affrontare già nelle prossime settimane. “Questa mattina- prosegue l’assessore- ho ricevuto le 5.800 firme raccolte dal Comitato bolognese Scuola e Costituzione sulla petizione che il Comitato stesso ha promosso. Un documento equilibrato, un contributo- sottolinea Patrizio Bianchi – che la Giunta non intende far cadere nel vuoto: abbiamo quindi deciso di avviare già prima di Natale un confronto sul tema più ampio dei tempi della scuola, con loro e, ancora una volta, con tutte le componenti del mondo scolastico”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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