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Da: Organizzatori

Sabato 26 novembre, alle ore 17.00 (con replica alle 21.30 su invito per i clienti di Banca Fideuram), nel Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla prima pubblicazione dell’Orlando Furioso, Bal’danza in collaborazione con la Pinacoteca Nazionale di Ferrara e i Conservatori ‘G. Frescobaldi’ di Ferrara e ‘N. Piccinni’ di Bari, presentano La liberazione di Ruggiero dall’isola di Alcina, prologo e tre scene di Francesca Caccini.
Direttore e maestro concertatore Elena Sartori.
Maestro del Coro Maria Elena Mazzella.
Maestra di danza storica Laura Fusaroli Pedrielli.

Lo spettacolo è l’esito finale di un progetto multidisciplinare che vede coinvolte molte realtà cittadine e si compone di una fase laboratoriale, rivolta agli artisti coinvolti nell’allestimento e aperta al pubblico, e una fase di studio, con conferenze realizzate con la collaborazione dell’Università degli Studi di Ferrara sullo stato dell’arte e del teatro musicale del primo Seicento.

La scelta del luogo – la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che ha appena riaperto le sale dedicate alla pittura del Cinquecento ferrarese, e che è situata al piano nobile di Palazzo dei Diamanti – è caduta non a caso su uno dei luoghi più significativi della città estense, simbolo della potenza e della magnificenza del casato che rese Ferrara famosa nel mondo.

La liberazione di Ruggiero dall’isola di Alcina, prima opera italiana ad essere stata rappresentata all’estero, venne commissionata a Francesca Caccini (1587-1640) dall’allora Reggitrice di Firenze, l’Arciduchessa Maria Maddalena d’Austria, per il Carnevale del 1625 con lo scopo di affermare l’autorità e lo stile del suo governo. E’ perciò uno dei primissimi esempi di scrittura operistica al femminile e presenta una lettura mitologica attuale e potente, intessuta di spunti simbolici profondi e visionari sui temi dell’appartenenza, dell’identità e del potere di genere. Alcina è anche la prima opera musicale scritta sui temi dell’Orlando Furioso. Il libretto, redatto dal poeta di corte Ferdinando Saracinelli, è tratto da un episodio dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e fa riferimento alla nascita della dinastia estense da Bradamante e Ruggiero.

Su proposta di Elena Sartori, già docente presso il Conservatorio ‘N. Piccinni’ di Bari, Bal’danza ha deciso di offrire ai giovani artisti coinvolti nello spettacolo la possibilità di realizzare un laboratorio didattico che si concretizza in uno spettacolo, legando così il momento formativo alla performance pubblica, per capitalizzare al meglio tutte le energie profuse, nell’ottica professionalizzante.
Il laboratorio, che sarà aperto al pubblico, si svolgerà da mercoledì 23 a venerdì 25 novembre negli orari di apertura della Pinacoteca.

Nel progetto è stato successivamente coinvolto anche il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara, con la collaborazione della cattedra di Storia dell’Arte Moderna, che ha organizzato una conferenza aperta alla cittadinanza sui temi del teatro musicale del primo Seicento. La conferenze, che si terrà presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara venerdì 25 novembre alle ore 17.30, sarà tenuta da Alessandro Roccatagliati e avrà come titolo Leggere, immaginare, rappresentare. Ariosto cantato in scena. Conversazione con Alessandro Roccatagliati”.
Inoltre, sarà offerta un’altra conferenza giovedì 24 novembre alle ore 17.30 a cura di Daniela Fratti, Presidente del Club Soroptimist di Ferrara, dal titolo La figura femminile nella società ferrarese del primo 600, al tempo dell’Alcina della Caccini.

Il progetto, che è l’espressione di un ‘fare condiviso’ ampio e decisivo al tempo stesso, è organizzato e promosso da Bal’danza in collaborazione con la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, i Conservatori ‘G. Frescobaldi’ di Ferrara e ‘N. Piccinni’ di Bari, dall’Ensemble vocale ‘San Giorgio’, dal Gruppo Danza l’Unicorno – Contrada di S. Maria in Vado, dal Rione S. Spirito e si avvale della collaborazione e del sostegno del Soroptimist International Club di Ferrara, dell’Università di Ferrara e di Banca FIDEURAM di Ferrara.

L’ingresso allo spettacolo è di 4 euro biglietto intero, 2 euro biglietto ridotto sino ad esaurimento dei posti disponibili.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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