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Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Venerdì 19 gennaio alle 17 in via Scienze

Il ciclo di conferenze sulle ‘Famiglie’ si apre con una rappresentazione teatrale curata da Piero Stefani

18-01-2018

E’ in programma per venerdì 19 gennaio alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara) l’incontro di apertura della nuova serie di conferenze organizzate dall’Istituto Gramsci e dall’Istituto di Storia Contemporanea dedicata quest’anno al tema: ‘Famiglie’. Il ciclo dà inizio a un percorso pluriennale di approfondimenti delle tematiche della ‘società degli individui’.
L’incontro, coordinato da Anna Quarzi sarà aperto da un saluto del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, seguito dalla presentazione del programma delle conferenze da parte di Fiorenzo Baratelli. L’appuntamento proseguirà poi con una rappresentazione teatrale a cura di Piero Stefani dal titolo ‘Dialoghi in famiglia sulla famiglia’.

Tutti gli incontri del ciclo ‘Famiglie’ sono a ingresso libero, hanno valore di corso di formazione e aggiornamento per gli insegnanti e consentono l’ottenimento di crediti per gli studenti.

Per maggiori dettagli sul ciclo di incontri v. anche CronacaComune del 12 gennaio 2018

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

POLIZIA MUNICIPALE – Nuova operazione degli agenti del reparto di Polizia Commerciale

Controlli in zona GAD, sequestrati prodotti privi di etichetta

18-01-2018

Nella mattinata di mercoledì 17 gennaio il personale del Reparto di Polizia Commerciale del Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi ha eseguito un controllo approfondito di alcuni esercizi commerciali, riscontrando in uno di questi, ubicato in via Cassoli, diverse irregolarità.

In particolare, numerosissimi prodotti posti normalmente in vendita erano del tutto sprovvisti di etichetta, che costituisce elemento di sicurezza in primo luogo per la salute dei consumatori. Nel banco frigo e sugli scaffali erano presenti frutta e spezie confezionate anche sommariamente, dadi per brodo, riso, caramelle e vari altri prodotti non riportavano la lista degli ingredienti, la data di scadenza e lo stabilimento di confezionamento, che la legge prevede debbano essere presenti nella lingua italiana.
Come previsto dalla norma, i prodotti sono stati posti sotto sequestro ed alla titolare, originaria del Camerun, è stata contestata una sanzione amministrativa di oltre tremila euro.

(nelle foto: alcuni prodotti sequestrati)

(Comunicato a cura del Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi)

 

CENTRO DOCUMENTAZIONE MONDO AGRICOLO FERRARESE – Domenica 21 gennaio alle 15 in via Imperiale 263. Iniziativa a ingresso libero

Appuntamento per tutti “a trebbo” al MAF di San Bartolomeo in Bosco

18-01-2018

Riprendono le iniziative culturali al MAF/Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese, la struttura museale di San Bartolomeo in Bosco (via Imperiale, 263) dedicata ai più svariati aspetti della cultura rurale di ieri e di oggi. Domenica 21 gennaio dalle 15, sarà riproposta per l’ottavo anno l’iniziativa culturale “A tréb in Bòsch” (“a trebbo” a San Bartolomeo in Bosco). Nel mondo contadino andare “a trebbo” (o “in filò”) significava raccogliersi in incontri comunitari – magari nelle stalle (d’inverno) o nelle aie – durante i quali ci si incontrava, si faceva festa, si potevano ascoltare fiabe, canzoni o antiche storie oppure si poteva parlare, insieme, dei tanti aspetti della vita e del lavoro di un tempo. Con questo spirito ideale, ma pienamente inseriti in questo terzo millennio, ci si troverà al MAF per conversare di aspetti della cultura, dell’arte e del mondo popolare. L’occasione sarà costituita dalla presentazione di una mostra, di un libro e da un inusuale incontro sulla fiaba dialettale. Si inizierà con la presentazione della mostra documentaria “Immagini della religiosità popolare”, a cura di Luigi Fabbri, in parete fino al prossimo 24 gennaio. L’esperienza espositiva propone un rilevante numero di cromolitografie a tema religioso, tra ‘800 e ‘900, facenti parte della imponente raccolta dello studioso.

Il pomeriggio culturale proseguirà con la presentazione del libro “Racconti, favole, ricordi e pensieri”, di Cesare Manservigi, incentrato su fatti, personaggi e piccoli mondi di un tempo, legati a vicende dell’alto ferrarese. Ne parlerà, con l’Autore, Gian Paolo Borghi. L’iniziativa è svolta in collaborazione con l’Associazione Storico-Culturale Poggese di Poggio Renatico.

Farà quindi seguito un incontro culturale sulle favole di tradizione, con la proiezione di vere e proprie favole dialettali animate. L’occasione sarà costituita dalla presentazione del libro “Ai ȇra una vôlta”, a cura dell’Associazione “Il Campanile dei ragazzi” di Marzabotto, sull’Appennino bolognese. Le fiabe, in dialetto di Vergato (Bologna), saranno commentate con interventi di Alfredo Marchi, Angil Marian Fernandez e Paolo Giuffrida. Leggiadrina Bartolomei leggerà inoltre alcune sue “zidudelle” dialettali sul tema. Il libro è stato stampato grazie anche al contributo economico previsto dalla Legge regionale sui Dialetti dell’Emilia-Romagna.
Come è ormai tradizione, l’incontro “a trebbo” si concluderà con un buffet a base di prodotti tipici ferraresi. L’iniziativa, a ingresso libero, è proposta dal Comune di Ferrara, dal MAF, dall’associazione omonima e si avvale del patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

 

MAF – Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese – Via Imperiale, 263  44124 – San Bartolomeo in Bosco (Fe) Tel. 0532 725294 – Fax 0532 729154
e-mail: info@mondoagricoloferrarese.it

 

(Comunicazione a cura del Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese)

Il calendario di gennaio festeggia Sant’Antonio, per i ferraresi “Sant’Antòni dal busghìn”

18-01-2018

(Testo di Maria Cristina Nascosi Sandri)

Come sempre, il 17 gennaio il calendario festeggia Sant’Antonio, Sant’Antòni dal busghìn, del maiale, del porcello, ovvero Sant’Antonio Abate: una delle feste della cultura, della tradizione popolare e della civiltà contadina Ferraresi più amate nei tempi passati che, ormai, è entrata a far parte di quelle un po’ dimenticate, anche se ai primi del secolo erano ricordate nei sussidiari dei bimbi di allora, perché le ‘mandassero’ a memoria.

Così molte filastrocche antiche son legate a questo giorno particolare in cui le giornate visibilmente son più lunghe – la primavera s’avvicina – ma il ‘processo’ è iniziato il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia, come dire:

Par Santa Lùzzia un cul ‘d gùzzia (Per Santa Lucia, una punta d’ago)
par Nadàl, un pass ad gal (per Natale, il ‘passo’ di un gallo,)
par la Vcéta, mezuréta, (per la Befana, mezzoretta,)
par Sant’Antòni, ‘n’óra bòna. (per Sant’Antonio un’ora buona.)

Ed una, molto carina, quasi una preghiera dal sapore d’antan, fu dedicata tutta al nostro buon Sant’Antonio e dice:

Sant’ Antòni (Sant’Antonio)
dal busghìn, chi an gh’è pan (del porcello, qui non c’è pane)
e chi ‘n gh’è vin: chi ‘n gh’è (e non c’è vino: non c’è)
légna da brusàr, (legna da bruciare,)
sant’ Antòni, (sant’Antonio,)
cóm égna da far? (come possiam fare?)

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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