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La newsletter del 22 giugno 2017

ASSESSORATO URBANISTICA – Il piano di recupero, giunto 21° a un bando nazionale, mira alla rigenerazione dell’intero comparto

Due milioni di euro finanzieranno il progetto del Comune di Ferrara per l’area stazione-grattacieli

22-06-2017

Con il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 6 giugno 2017, riguardante il “Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”, è stata pubblicata la graduatoria dei progetti selezionati presentati a novembre 2015.

La graduatoria ha selezionato 450 progetti. La proposta del Comune di Ferrara si è candidata 21esima – informa in una nota l’assessorato all’Urbanistica – e solo le prime 46 proposte hanno, ad oggi, copertura finanziaria. Il Comune di Ferrara ha candidato l’area della stazione-grattacieli su cui si sta elaborando un piano di recupero volto alla rigenerazione dell’intero comparto che comprende anche le aree private a ovest del fascio ferroviario. L’assegnazione è di 2 milioni, esattamente la cifra richiesta, nonché il massimo richiedibile. Entro fine luglio è prevista la sottoscrizione della convenzione con la Segreteria della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’assegnazione.

La definizione di dettaglio degli interventi finanziati sarà il lavoro che impegnerà l’Amministrazione nei prossimi mesi.

CITTADINANZE ITALIANE – Venerdì 23 giugno alle 9 nella sala degli Arazzi

In Municipio le cerimonie di giuramento di undici nuovi cittadini

22-06-2017

L’assessore comunale al Decentramento Simone Merli, affiancato da un rappresentante della Prefettura e dall’Ufficiale di Stato civile del Comune di Ferrara, conferirà ufficialmente venerdì 23 giugno alle 9 nella sala degli Arazzi della residenza municipale undici cittadinanze italiane. Nel corso di una breve cerimonia, che culminerà nel giuramento, i nuovi cittadini riceveranno una copia della Costituzione italiana accompagnata da una lettera di benvenuto del Sindaco.

Si tratta di H. B. nata a Casablanca (Marocco) il 03/10/1970, B. J. nato Kavaje, Durres (Albania) il 08/05/1985, E. H. L. nata a Oued -zem (Marocco) il 23/03/1979, A. N. nato a Gujrat (Pakistan) il 20/11/1976, F. A. nato a Teheran (Iran) il 11/09/1982, D. L. O. nato a Pascani (Romania) il 21/11/1975, D.P. nato a Pitesti (Romania) il 07/07/1982, M. V. E. F. nato a Yaounde (Camerun) il 24/07/1974 che ottengono la cittadinanza italiana per residenza; e di C. E. nata a Sarata – Galbena Hincesti (Moldavia) il 19/05/1982, J. B.J. nata a Sanok (Polonia) il 30/07/1981, G. E. nata a Ivancea – Orhei (Moldavia) il 11/04/1978 che ricevono la cittadinanza per matrimonio.

 

FACTORY GRISU’ – Tre giorni dedicati alla rigenerazione urbana creativa all’ex caserma dei vigili del fuoco di via Poledrelli

‘Ricrea Festival’, l’anteprima venerdì 23 giugno all’open day di Grisù

22-06-2017

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

‘Ricrea Festival’: tre giorni dedicati alla rigenerazione urbana promossa dalle imprese creative. La manifestazione – che si terrà a Ferrara dal 20 al 22 ottobre – verrà presentata in anteprima venerdì 23 giugno a Factory Grisù, la vecchia caserma dei vigili del fuoco di via Poledrelli, dal 2013 al centro di un importante processo di trasformazione.

Gli obiettivi e il programma di RiCrea verranno illustrati nel pomeriggio, alle 18.30, in occasione dell’open day organizzato per raccontare alla cittadinanza l’avanzamento del cantiere in corso. Tra visite guidate agli spazi già recuperati e interventi pubblici per raccontare quali ambienti andranno progressivamente sistemati, si terrà anche l’inaugurazione del rinnovato giardino: il cortile che una volta ospitava gli alloggi in legno dei pompieri, oggi sgomberato, grazie al contributo dell’Anci ha potuto convertirsi in un tranquillo angolo di verde a disposizione della città. Proprio all’interno del giardino troverà sede RiCrea Festival, ideato e organizzato da Unife e Camera di Commercio in collaborazione con Cna e Factory Grisù.

«RiCrea non poteva essere organizzato che a Ferrara – spiega Gianfranco Franz, docente di economia e ideatore dell’iniziativa -. Il capoluogo estense sta attraversando un profondo cambiamento: forse non tutti se ne sono ancora accorti, ma gli esempi di riconversione intelligente di spazi abbandonati o inutilizzati sono non solo numerosi ma anche particolarmente significativi, tanto da essere presi a modello da altre realtà ben più estese e popolate. Siamo talmente abituati a considerare la nostra città come una bella addormentata che spesso non ci accorgiamo di quante energia invece la stia attraversando. RiCrea intende servire un duplice scopo, locale ed extralocale: vuole invitare i ferraresi a scoprire ed essere partecipi del cambiamento in corso, allo stesso tempo rappresentare un punto di riferimento a livello nazionale in materia di rigenerazione urbana creativa».

Gli esempi a cui fa riferimento Franz sono diversi: dalla pioneristica riapertura del Mercato Coperto a quella in fieri del Teatro Verdi; dagli antichi magazzini fluviali di Palazzo Savonuzzi, oggi sede di Consorzio Wunderkammer, agli ex magazzini Amga, dove ogni weekend vanno in scena gli spettacoli del teatro Ferrara Off, fino alla recente inaugurazione del coworking Ilturco, allestito all’interno di un’abitazione privata del centro storico, abbandonata da decenni. Factory Grisù tra i vari progetti di recupero è sicuramente il più ambizioso e complesso: le sale che fino a pochi anni fa ospitavano autopompe, uffici e dormitori accolgono ora grafici, informatici, fotografi, editori e videomaker.

«Le imprese creative che si sono insediate sono già dieci, speriamo che a loro se ne aggiungano tante altre – sottolinea Massimo Marchetto, presidente del consorzio di imprese insediato a Grisù -. L’open day serve proprio a far conoscere gli spazi a disposizione ai liberi professionisti, alle cooperative e alle aziende potenzialmente interessate, invitare gli abitanti del quartiere e tutti i ferraresi a vedere con i propri occhi cosa sta succedendo in questa porzione di città. I lavori in corso, finanziati dalla Regione, dalla Provincia e dall’Anci, rappresentano una grandissima opportunità per tutti i cittadini: permetteranno la riqualificazione di uno spazio grandissimo in una zona particolarmente delicata del centro storico. È fondamentale che questo processo sia il più possibile condiviso e partecipato, trasparente ed efficiente».

Il programma dell’open day comincia alle 14.30 per le imprese interessate, che verranno accolte e accompagnate a vedere gli spazi liberi, in una piccola visita guidata che permetterà loro di conoscere e iteragire con le imprese già attive. Alle 18.15 verrà inaugurato il giardino, alla presenza del presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti. Seguiranno una serie di veloci interventi per illustrare il cantiere in corso a Factory Grisù, il nuovo bando aperto per le imprese interessate e il Festival RiCrea. Alle 18.30 si terrà l’incontro Q&A sul tema “Istituzioni e imprese a confronto sul futuro dell’impresa creativa”, che si svolgere in dieci domande ed altrettante risposte. Parteciperanno il vicesindaco e assessore alla cultura Massimo Maisto, l’assessore comunale all’urbanistica Roberta Fusari, il consigliere regionale Marcella Zappaterra, l’assessore regionale alle attività produttive Palma Costi. La serata, dalle 19.30, si concluderà con un aperitivo informale accompagnato da djset.

PROTEZIONE CIVILE REGIONALE: ALLERTA N. 50/2017

ALLERTA GIALLA PER TEMPERATURE ESTREME

22-06-2017

L’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha emesso l’allerta n. 50/2017 

livello di criticità GIALLA attivazione fase di ATTENZIONE

dalle ore 00.00 del giorno 21/06/2017 alle ore 00.00 del giorno 24/06/2017 con previsione di TEMPERATURE ESTREME nel territorio ferrarese.

Si prevedono condizioni di debole disagio bioclimatico nelle aree di pianura con esclusione della fascia costiera. Nelle aree urbane sono previste condizioni di disagio moderato. Temperature massime previste sui 35-36 gradi con punte fino a 37 gradi.

Gli avvisi e le allerta dell’Agenzia di Protezione Civile dell’Emilia Romagna

 

Si invita la popolazione ad adottare le misure di autoprotezione consigliate visionabili nei links sotto riportati.

INCONTRO IN MUNICIPIO – Dopo una visita al Delta del Po per conoscere le conseguenze del cambiamento climatico e i provvedimenti adottati

Il Ministro del Territorio e della Sostenibilità della Catalogna ricevuto dal sindaco Tagliani

22-06-2017

(Comunicazione a cura della Portavoce del Sindaco)

Il Sindaco Tiziano Tagliani e l’Assessore Roberta Fusari hanno incontrato questa mattina l’Onorevole Josep Rull, Ministro del Territorio e della Sostenibilità del Governo della Catalogna (nella foto alla sinistra del Sindaco Tagliani)

Il Ministro, accompagnato dal Capo di protocollo Signor Alex Manè e dal Direttore dei Servizi Territoriali Pere Salò, ha visitato il Delta del Po per conoscere le conseguenze del cambiamento climatico e come si è agito per evitarne la regressione, avendo un analogo problema con il Delta dell’Ebro

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Un percorso per avvicinare le ragazze alle nuove tecnologie applicate alla promozione turistica della città

La Scuola “Dante Alighieri” accoglie il progetto ‘Girls code it better’

22-06-2017

Si è svolta in mattinata (giovedì 22 giugno) nella residenza municipale la conferenza stampa di presentazione di “Girls code it better”. Ventotto ragazze della Scuola “Dante Alighieri” si sono messe in gioco per imparare a usare il pc, programmare, progettare e disegnare con strumenti digitali, sino a realizzare un nuovo oggetto, entrando in un FabLab per produrlo.

All’incontro con i giornalisti erano presenti, oltre al gruppo delle studentesse, il vicesindaco Massimo Maisto, il dirigente dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” Massimiliano Urbinati, la docente Cristina Venturi e il tecnico del FabLab MakeInCo di Comacchio Lucio Agnelli che hanno seguito la genesi del progetto. Dopo la conferenza le ragazze coinvolte hanno illustrato il funzionamento del prototipo presso lo IAT – Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica del Castello Estense, dove resterà installato per turisti e curiosi durante il periodo estivo.

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“Girls code it better” è un progetto rivolto alle ragazze che frequentano le scuole secondarie; attualmente sono coinvolti 35 istituti sparsi prevalentemente nel nord Italia. Lo scopo di Gcib è quello di avvicinare le giovanissime alla tecnologia e all’informatica, attraverso un approccio pratico e divertente. Nelle scuole che aderiscono al progetto viene creato un “Club” di ragazze che si iscrivono volontariamente e che si mettono in gioco per imparare a usare il pc, programmare, progettare e disegnare con strumenti digitali, sino a realizzare nuovi oggetti entrando nei FabLab del territorio per produrli.

«Questo come altri progetti che coinvolgono le scuole e i ragazzi di tutte le età – esordisce il vicesindaco Massimo Maisto – per l’amministrazione hanno un duplice valore: in primis, rendere partecipi gli studenti del progetto economico e culturale della città in cui stanno crescendo; poi realizzare non solo simulazioni in classe, ma prodotti sviluppati grazie alla loro immaginazione che possono essere utilizzati nella realtà concreta. Siamo andati insieme oltre la teoria e “Girls code it better” è stato applicato alla recezione turistica. L’augurio rimane in prospettiva che per alcuni di loro la sperimentazione possa diventare un vero e proprio sbocco occupazionale». Il club che si è costituito all’interno dell’Istituto Comprensivo 5 è stato guidato dalla docente Cristina Venturi e da Lucio Agnelli, tecnico del FabLab MakeInCo di Comacchio, che hanno coinvolto le ragazze in un percorso formativo di 45 ore.
«È estremamente importante per il nostro istituto – conferma il preside Massimiliano Urbinati – perché ci stiamo configurando come centro per l’innovazione. Di conseguenza è fondamentale impostare in maniera sistematica una didattica per le competenze; che significa perseguire gli obiettivi educativi del Sistema Scuola Europa, quindi le competenze chiave di cittadinanza. In questo senso, il progetto è indispensabile per far reperire alle ragazze l’esperienza del pensiero computazionale, ovvero la logica del coding attraverso l’utilizzo degli strumenti tecnologici con cui hanno più confidenza, come gli smartphone. Al tempo stesso è utile per riuscire a recuperare il vantaggio che il genere femminile ha statisticamente nei confronti di quello maschile in tutto l’Occidente per quanto attiene l’iscrizione ai corsi e alle facoltà scientifiche». L’insegnante e il maker sono stati formati da MAW sui contenuti e sul metodo didattico da adottare, basato sull’approccio di Lepida Scuola, orientato a risolvere problemi e a impostare progetti. Approccio che nel corso dell’anno scolastico si è dimostrato estremamente efficace anche in questo tipo di formazione.
«Il nostro club si svolge nella scuola media “Dante Alighieri” – conclude la Venturi – e vede la partecipazione di 28 ragazze con incontri a scansione settimanale, tutti i lunedì da novembre a marzo, per un totale di 19 pomeriggi. L’attività in gruppo permette alle ragazze di scoprire le loro potenzialità e di stimolare l’interesse verso il mondo tecnologico».

 

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

 

CONFERENZA STAMPA – Venerdì 23 giugno alle 12 alla sala dell’Arengo – Municipio di Ferrara

Presentazione di ‘Ferrara Piano Festival’ edizione 2017

22-06-2017

Il vice Sindaco del Comune di Ferrara Massimo Maisto parteciperà venerdì 23 giugno alle 12 alla sala dell’Arengo del Municipio di Ferrara alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2017 di Ferrara Piano Festival, ideata e realizzata dal pianista Simone Ferraresi, che si svolgerà dal 6 al 14 luglio a Palazzo Costabili con la partecipazione di concertisti di fama internazionale e allievi provenienti da tutto il mondo.
Interverranno i rappresentati delle istituzioni e associazioni culturali che sostengono l’iniziativa.

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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