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Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 31 gennaio alle 17 conferenza di Francesco Scutellari

Ricordando Girolamo Scutellari: personaggio eclettico nella Ferrara dell’Ottocento

30-01-2018

Sarà dedicata alla figura di Girolamo Scutellari e ai suoi molteplici interessi culturali la conferenza di Francesco Scutellari in programma mercoledì 31 gennaio 2018 alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). All’incontro, organizzato dall’Accademia delle Scienze di Ferrara e coordinato dal suo presidente Adolfo Sebastiani, interverrà anche Luigi Davide Mantovani.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Girolamo Scutellari (Ferrara 1821- ivi 1895), laureatosi in giurisprudenza all’Università di Ferrara, compagno di studi ed amico di Aurelio Saffi; in periodo risorgimentale fu capitano della Guardia Civica ferrarese; ricoprì in Ferrara numerosissime cariche pubbliche a livello comunale e provinciale; fu sovraintendente alla Pinacoteca Comunale dal 1846, promotore e fondatore nel 1868 della società artistica “Benvenuto Tisi da Garofalo”, socio di numerose Accademie, Deputazioni di Storia Patria e Associazioni benefiche; ricevette nel 1857, per le benemerenze acquisite, la nomina di cameriere segreto di spada e cappa da parte di Pio IX. Fu persona dai molteplici interessi culturali e soprattutto un appassionato cultore dell’arte, in particolare di quella ferrarese, cui dedicò vari scritti. Egli stesso fu, oltre che poeta dilettante, raffinato pittore e disegnatore.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali, aperti liberamente a tutti gli interessati, in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

 

ASSESSORATO ALLO SPORT – Martedì 30 gennaio alle 16 nella sala degli Arazzi della residenza municipale

Riconoscimento dell’Amministrazione comunale ai ‘Duchi’, campioni d’Italia under 16 di football americano

30-01-2018

Martedì 30 gennaio alle 16, nella sala degli Arazzi della residenza municipale, si terrà la cerimonia di consegna di una targa di riconoscimento alla squadra dei Duchi SGM Ingegneria di football americano, vincitrice del Campionato italiano under 16.

Alla premiazione interverranno l’assessore allo Sport Comune di Ferrara Simone Merli, il presidente di Ferrara Aquile Alfredo Ferrandino, il team manager squadre giovanili Paolo Chiesa, il coaching staff Under 16 (Zucchelli, Golfieri e Zanella) e una delegazione della squadra dei Duchi

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati.

 

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(Comunicazione  a cura degli organizzatori)

I DUCHI SGM INGEGNERIA SONO CAMPIONI D’ITALIA AL TERMINE DELLA PERFECT SEASON

(…) a Firenze nella degna cornice del Guelfi Sport Center si è disputata la finale del campionato italiano Under 16 di football americano, che vedeva opposti i Duchi SGM Ingegneria Ferrara ai Seamen Milano. Diciamo subito che si è trattato di una delle partite più spettacolari della stagione, anche considerando tutti i tornei che si disputano nel nostro paese, per qualsiasi fascia di età. D’altronde era quanto nelle attese di tutti gli addetti ai lavori; due squadre entrambe imbattute, infarcite di giovani talenti e già in possesso di una maturità tecnico-atletica impressionante per giocatori di 15-16 anni. I pronostici erano in bilico, davvero difficile far confronti tra due team che non si erano mai incontrati in campionato, e che lungo il loro cammino non avevano avuto alcun avversario in comune.

Pronti-via e vanno subito in vantaggio i milanesi, con una serie di azioni di corsa di Moretti che lo portano in TD per il 6 a 0. La difesa ferrarese paga il precario stato di forma del linebacker centrale Pedrazzi, vero perno del reparto, sceso in campo con una forte influenza. Eppure, a conti fatti, sarà questo l’unico momento della partita in cui i Seamen saranno in vantaggio. Dopo un paio di drive infatti i Duchi fanno subito capire agli avversari che hanno di fronte, forse per la prima volta, una rivale scesa in campo per vincere, ed è Franchi che va a segnare su passaggio di Golfieri. La stessa accoppiata realizza la try e gli estensi passano in vantaggio per 8 a 6. Altro drive infruttuoso per i Seamen e, dopo una splendida corsa di quasi 90 yard di Zanardi, Golfieri imbecca Paganini per il TD (trasformato ancora da Paganini su pass Golfieri). Duchi avanti per 16 a 6. I milanesi comunque segnano subito con un lungo pass per Cecchetto e si riportano sotto sul 16 a 14. La reazione dei Duchi ha dell’incredibile: alla prima palla in mano, pass di Golfieri per Paganini e nuovo touchdown! Estensi in vantaggio per 24 a 14. L’altalena di emozioni continua, i Seamen sembrano sempre in grado di recuperare lo svantaggio, ma l’attacco ferrarese segna praticamente a ogni drive, e con due ulteriori TD messi a segno da Golfieri e Franchi e un ottimo intercetto di Sgambati si va all’intervallo con i Duchi avanti per 38 a 20.
Nella ripresa, gli estensi partono con il possesso della palla e vanno di nuovo a segno con un pass di Golfieri per Paganini. Nel successivo drive i Seamen vengono fermati e arriva subito una nuova segnatura di Franchi su lancio di Golfieri, con un uno-due che di fatto chiude la partita. Il terzo quarto si conclude infatti sul 46 a 26 per i Duchi e con dieci minuti da giocare è chiaro che per i milanesi non ci sono molte speranze di recupero. C’è tempo per un ultimo touchdown del dinamico duo Golfieri-Paganini e per far toccare il campo alle seconde linee, fino al fischio finale che sigilla il risultato sul 60 a 48. I Duchi SGM Ingegneria sono campioni d’Italia.

È il momento della felicità e della commozione per i giovani atleti estensi, per il coaching staff, la dirigenza delle Aquile e anche per i tanti genitori e tifosi che hanno seguito la squadra in questo importante appuntamento, così come nel corso di tutta la stagione. Un successo fortemente voluto, costruito con tanto lavoro negli ultimi, intensissimi, sei mesi e che parte da lontano: da un torrido pomeriggio di giugno del 2013, quando i Duchi conquistarono lo scudetto nel flag Under 13, proprio contro i Seamen. Il nucleo originario dei nuovi Campioni d’Italia di football Under 16 si forgiò proprio allora: atleti giovanissimi ma oggi già molto maturi in campo, come i due MVP di ieri Golfieri e Paganini, Zanardi, Pedrazzi. Nel corso del tempo si sono poi aggiunti altri pezzi preziosi a quello splendido puzzle che ieri ha portato a Ferrara un nuovo, meritatissimo successo. Certo, Milano resta la capitale italiana del football, ma tutto il movimento di questo sport si è reso conto che anche in provincia, all’ombra del Castello Estense, il cuore delle vecchie e gloriose Aquile batte sempre forte, e la scuola ferrarese resta una delle più importanti d’Italia.
È il quinto titolo nazionale giovanile per i Duchi nel tackle football, e si può star certi che in questa bellissima storia ci sono ancora parecchi capitoli da scrivere.

I Duchi SGM Ingegneria campioni d’Italia 2017: Bindini, Brunetti, Chiesa, Felloni, Franchi, Giovannini, Golfieri, Grazzi, Minghini, Orlandini, Osnato, Paganini, Pedrazzi, Ranzani, Santi Gabriele, Santi Giovanni, Sgambati, Stasi, Tonini, Zambelli, Zanardi, Zucchelli.

GIORNO MEMORIA 2018 – Giovedì 1 febbraio alle 10.30 in Municipio e alle 16 al Museo della Resistenza

Andra e Tatiana: la testimonianza delle “bimbe” sopravvissute ad Auschwitz

30-01-2018

Giovedì 1 febbraio 2018 alle 10.30 nella Sala Consiliare della residenza municipale (piazza Municipio 2) saranno a Ferrara per la prima volta le sorelle Andra e Tatiana Bucci, le “bimbe” sopravvissute ad Auschwitz, invitate a dare la loro testimonianza nell’ambito delle iniziative  programmate per il “Giorno della memoria”. L’incontro è organizzato dall’Istituto di Storia Contemporanea (Isco) di Ferrara e dall’associazione Il Fiume. A parlare saranno proprio le sorelle Bucci (nate nel 1939 e 1937) insieme con la giornalista Titti Marrone, che ha raccontato la loro storia nel libro “Meglio non sapere”. All’incontro saranno presenti diverse classi delle scuole ferraresi. Porterà il saluto del Comune di Ferrara il vicesindaco Massimo Maisto. L’iniziativa è rivolta in particolar modo alle scuole del territorio.

Nella stessa giornata di giovedì 1 febbraio – alle 16 al Museo del Risorgimento e della Resistenza in corso Ercole I d’Este 19 – ci sarà un altro incontro inserito nel programma della “Giorno della memoria”, dedicato a “Il Museo racconta. Visita teatrale guidata ai propri spazi espositivi”, rivolta alla città e ai turisti in occasione delle celebrazioni del Giorno della memoria con la guida di Alessia Passarelli e Antonella Guarnieri.
Tutto il programma delle iniziative per il “Giorno della memoria” 2018 a Ferrara è consultabile sulla pagina di CronacaComune dell’11 gennaio 2018.

LA SCHEDA dell’incontro con le ex bambine di Auschwitz a cura di Isco Ferrara
Andra Bucci Tatiana Bucci, sono due sorelle di origine ebraica superstiti dell’Olocausto, testimoni attive della Shoah italiana.
Probabilmente scambiate per gemelle, vengono tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Mengele e sono tra i pochi a sopravviverne. Proprio la loro presenza in tale contesto ne fa dei testimoni cruciali sul funzionamento del campo di Auschwitz e sugli pseudo-esperimenti scientifici ivi compiuti. Come tale il caso delle sorelle Bucci è oggetto di ampia discussione storiografica sia in Italia sia a livello internazionale. Le sorelle Andra (diminutivo di Alessandra) e Tatiana (all’anagrafe Liliana) Bucci nascono nella città di Fiume rispettivamente nel 1939 e nel 1937, figlie di Giovanni Bucci fiumano, cattolico, e Mira Perlow, ebrea. La famiglia Perlow, originaria della Bielorussia si era trasferita a Fiume ai primi del Novecento per mettersi in salvo dai pogrom zaristi.

La famiglia Perlow si trasferì a Fiume perché la città sembrava piuttosto tollerante nei confronti degli ebrei, e aveva uno sbocco sul mare che permetteva una via di fuga se ce ne fosse stato bisogno. Anche la sorella di Mira, Gisella, aveva sposato un cattolico, Eduardo De Simone con il quale si trasferì a Napoli dove diede alla luce il loro primogenito Sergio.

Dopo l’8 settembre 1943, a Fiume vennero applicate le leggi razziali tedesche e per la comunità ebraica iniziarono le deportazioni. Il 28 marzo 1944, a seguito di una denuncia Andra e Tatiana, vennero arrestate rispettivamente all’età di 4 e 6 anni insieme alla mamma, alla zia, al cuginetto Sergio e ad altri famigliari.
La famiglia Perlow fu trasportata a Susak in un magazzino di vini dove rimase per una notte, dopodiché tutti furono caricati su un’automobile e trasferiti nella Risiera di San Sabba (Trieste) per due giorni e due notti dove furono sottoposti a interrogatori. In seguito la famiglia Perlow fu caricata senza acqua né cibo su uno dei vagoni del treno diretto in Polonia. Mira riuscì a passare a qualcuno un bigliettino da far recapitare alla famiglia di suo marito, rimasta a Fiume. La notte del 4 aprile 1944 il loro treno arrivò ad Auschwitz-Birkenau.

I deportati furono portati in un piazzale dove furono smistati, la nonna fu indirizzata nella fila di sinistra e, caricata insieme ad altri ebrei su di un camion, venne uccisa la sera stessa. La legge di Auschwitz prevedeva l’uccisione all’arrivo per le donne con i bambini e per chi avesse più di sessanta anni e meno di quindici, quella stessa notte, madre e figlie furono separate. Le bambine probabilmente vennero scambiate per gemelle perché praticamente identiche, nonostante la loro differente età e, con il cuginetto, furono indirizzate nel Kinderblock, la baracca dei bambini destinati agli esperimenti del dottor Mengele. La madre e la zia furono mandate in una baracca poco distante da quella dei bambini e immesse nei Kommando di lavoro nel lager.
Le due sorelle con il cuginetto durante i primi giorni nel campo parlavano tra di loro in italiano. Presto però dimenticarono la loro lingua, iniziando a capire il tedesco e successivamente a parlarlo. Le due bambine infatti non si ammalarono di malattie infettive e devastanti come il tifo, la noma e la dissenteria. Inconsapevolmente suscitarono in alcuni adulti della tenerezza e della pietà che produssero dei piccoli atti per la sopravvivenza di entrambe. Alcuni internati porsero loro del pane, correndo anche dei rischi. Fondamentale per la loro salvezza fu la ‘blockova’, addetta alla sorveglianza della baracca dei bambini e delle donne, della quale le sorelle non ricordano il nome. Si prese cura soprattutto di Tatiana alla quale regalò dei caldi maglioni da condividere con la sorellina e questo permise alle due bambine di sopravvivere alle crudeltà del campo. Un giorno di novembre la blockova prese da parte Andra e Tatiana e disse loro: “Verranno degli uomini, raduneranno tutti voi bambini e vi diranno: chi vuole vedere la mamma e tornare con lei, faccia un passo avanti. Voi dovete rimanere ferme al vostro posto, non rispondere assolutamente nulla”.

Le due sorelle lo dissero anche a Sergio affinché si potesse salvare insieme a loro. Quando il dottor Mengele si presentò alla baracca insieme ai suoi uomini e chiese ai bambini di farsi avanti se volevano andare a trovare la mamma, Sergio abituato a vivere solo con la madre, fece il passo in avanti e venne prelevato insieme ad altri 19 bambini per essere trasferito al campo di Mengele, dove subì orribili esperimenti e trovò infine la morte. Le bambine invece grazie al loro legame e al loro farsi forza a vicenda rimasero ferme in silenzio e non chiesero mai di vedere la mamma.

Nel febbraio 1945, dopo la liberazione, Andra e Tatiana che avevano perso i contatti con la madre che credevano morta, vennero trasferite insieme ad altri bambini in un orfanotrofio vicino a Praga dove impararono a parlare il ceco. Rimasero lì fino al marzo 1946, quando vennero messe su un aereo con altri bambini e trasferite in Inghilterra, a Lingfield, nella tenuta di sir Benjamin Drage, usata come centro per l’accoglienza di bambini resi orfani dalle brutalità dei campi di concentramento.
Lì Andra e Tatiana per la prima volta si sentirono protette e amate, grazie anche alla psicologa e agli educatori che si presero cura di loro. Il periodo inglese, durante il quale appresero una nuova lingua, è ricordato con grande gioia dalle sorelle, dove per la prima volta dopo gli orrori di Auschwitz ritrovarono l’amore e potevano divertirsi con i giochi che portavano loro costantemente le donne che le andavano a trovare cercando di riportarle alla normalità con piccoli gesti come quello di andare fuori a fare una passeggiata. Per Andra e Tatiana queste donne furono quasi come mamme e ritrovare l’affetto fu per loro di grande aiuto.

Nel frattempo la mamma, sopravvissuta anch’essa, cercava con ogni mezzo possibile di avere notizie delle figlie. Il comitato per i rifugiati ebrei di Londra assieme alla Croce Rossa Internazionale si misero alla loro ricerca, partendo dai numeri tatuati sulle braccia delle bambine una volta arrivate ad Auschwitz-Birkenau che la mamma era riuscita a tenere a mente. Un giorno a Lingfield arrivò una lettera da Napoli in cui le famiglie Bucci e De Simone chiedevano informazioni dei loro bambini. L’istituto poté confermare la presenza della bambine mentre di Sergio non si avevano più notizie. Nella busta successiva Mira allegò una foto di lei insieme al marito e Andra e Tatiana li riconobbero. A causa della complicata burocrazia e della paura di eventuali errori, ci volle ancora del tempo prima che le bambine si ricongiungessero con i propri genitori.

Nel dicembre 1946, le due sorelline vennero accompagnate a Roma dalla signorina che le aveva accudite per mesi, dove ritrovarono la mamma. Fu un incontro quasi imbarazzante, poiché le bambine si strinsero alla loro accompagnatrice piuttosto che andare incontro alla loro mamma che le aspettava, ci volle del tempo per ricostruire il rapporto della famiglia.

Nessun giornale italiano riportò la notizia del ritorno in Italia delle due sorelline deportate ad Auschwitz due anni prima, ma un foglio stampato in inglese per gli alleati di stanza a Trieste dedicò all’avvenimento un articolo in prima pagina sottolineando il lieto fine.
Andra e Tatiana tornarono alla normalità quasi facendo finta che ciò che avevano passato a Birkenau non fosse successo. Con la mamma parlarono spesso di Lingfield, ma mai di Birkenau. Le sorelline rispettarono il silenzio della mamma sulla sua esperienza e lei fece lo stesso con le sue bambine.
Solo dopo molti anni dalla loro liberazione e dal loro ritorno in Italia, Andra e Tatiana iniziarono a parlarne. Tornarono a Birkenau per la prima volta con lo storico Marcello Pezzetti, dopo aver testimoniato al Centro di Documentazione ebraica di Milano (CDEC). Fu per loro strano vedere Birkenau totalmente diversa da come la ricordavano, faceva caldo e vi era l’erba alta con le margherite selvatiche e la loro impressione fu quella di trovarsi in un campo profughi, anziché in quello che era stato un campo di sterminio. Le baracche, soprattutto quelle in muratura apparivano ben tenute, l’aspetto generale del luogo non era così terribile come lo ricordavano, per cui nonostante il dolore provato nel tornare dove passarono la loro infanzia soffrendo la fame e il freddo, non fu per loro un tragico ritorno.

Peggiore fu il viaggio quando – per i sessanta anni dalla Liberazione, nel 2005 – Andra e Tatiana tornarono a Birkenau per la seconda volta. Era inverno e c’era la neve e in quel momento scattò dentro di loro qualcosa di molto forte e doloroso, per la prima volta rividero quel luogo come erano abituate a vederlo da bambine e tornò vivo in loro il ricordo.

Oggi le sorelle Bucci sono fra le più importanti testimoni dello sterminio degli Ebrei; rilasciano numerose interviste in Italia e internazionalmente; tra queste una anche alla giornalista Titti Marrone la quale ha deciso di scrivere un libro, “Meglio non sapere”, in cui Andra, Tatiana e Mariolino de Simone, figlio della zia Gisella, nato a Napoli dopo la liberazione dal campo, raccontano la storia della loro famiglia.
Ogni due anni le sorelle partono con il Treno della Memoria, trasmettendo ai giovani il ricordo della loro infanzia. Nel 2011 hanno visitato per la prima volta il museo di Auschwitz.

In allegato una fotografia tratta dal libro “Meglio non sapere” di Titti Marrone con Andra e Tatiana Bucci in posa con il cugino prima della deportazione

BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 1 febbraio alle 17.15 nella sala di viale Krasnodar

Storie di draghi e mostri per bambini dai 3 ai 7 anni

30-01-2018

Giovedì 1 febbraio alle 17.15 alla Biblioteca Rodari (viale Krasnodar 102 a Ferrara) tradizionale appuntamento con le “Belle Storie” del giovedì pomeriggio, il ciclo di incontri e letture pensato per bambini dai 3 ai 7 anni.
L’appuntamento è con Mirco Baroni e i suoi racconti da brivido: “Due mostri” di David McKee (Lapis, 2014), “Nel paese dei mostri selvaggi” di Maurice Sendak (Babalibri, 2009) e “Il coccodrillo che non amava l’acqua” di Gemma Merino (Valentina, 2014).

La partecipazione è gratuita e non c’è bisogno di prenotazione.

Per info: biblioteca Rodari, viale Krasnodar 102, Ferrara, tel. 0532 904220, email bibl.rodari@comune.fe.it

 

 

 

 

 

BIBLIOTECA BASSANI – Giovedì 1 febbraio alle 17 all’Auditorium di via Grosoli 42

Il romanzo di Balzac su Honorine prende vita con letture e musica

30-01-2018

Romanzo francese protagonista giovedì 1 febbraio alle 17 all’Auditorium della Biblioteca Giorgio Bassani, via G.Grosoli 42 (Barco) Ferrara, con l’incontro dedicato a “Honorine” di Honoré de Balzac e inserito nel ciclo di conferenze “Balzac, Zola e Maupassant. Una rilettura dei tre grandi autori francesi dell’800”. Sarà Luciano Montanari a far rivivere la storia di Honorine con il contributo di alcuni attori del gruppo teatrale “Gli Acchiappastorie” (Patrizia Fiorini, Sandro Mingozzi e Bianca Caselli) e l’accompagnamento musicale al pianoforte di Vanessa Avanzi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
“Nutrendo una grande stima e un profondo amore per la letteratura francese, cerco di tradurre senza snaturarne lo stile, pur consapevole della differenza rispetto a quello attuale. E ho scelto romanzi e racconti mai (o quasi) tradotti, dove io personalmente avverto la polvere della storia, e in ogni caso introvabili nelle librerie, e disponibili soltanto in alcune biblioteche”.
Così si presenta Luciano Montanari che, in questi tre appuntamenti, con l’aiuto delle belle voci di alcuni attori del Gruppo teatrale “Gli Acchiappastorie” (Patrizia Fiorini, Sandro Mingozzi e Bianca Caselli) accompagnerà il pubblico alla scoperta di alcuni romanzi e racconti francesi poco conosciuti e a volte mai tradotti prima in italiano. Gli incontri saranno arricchiti dall’accompagnamento musicale al pianoforte di  Vanessa Avanzi.

Luciano Montanari, ferrarese, esordisce in campo letterario nel 2003 e prosegue l’esperienza fino al recente “Diventare Ottobre”, in cui prendono l’avvio le vicende dei protagonisti che ritroviamo in questo suo ultimo romanzo. Si è misurato anche con la scrittura in lingua francese e con la poesia e il teatro dialettali e ha curato (con Marco Chiarini) un’antologia di autori dialettali ferraresi. Per il teatro ha scritto anche in lingua italiana, mentre la sua passione per la musica lo ha fatto approdare alla stesura di versi per arie da camera e di un atto unico per una composizione lirica. Collabora con “L’Ippogrifo” e “La voce di Ferrara e Comacchio”.

Per info: Biblioteca Giorgio Bassani, via Grosoli 42, Ferrara, info.bassani@comune.fe.it, tel. 0532 797414.

 

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 30 gennaio 2018

Aggiornato il Piano comunale per la prevenzione della corruzione, ad Acer l’esecuzione dei controlli edilizi, delimitati gli spazi per le affissioni elettorali

30-01-2018

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 30 gennaio:

Assessorato agli Affari Generali, Affari Legali, Relazioni Istituzionali, sindaco Tiziano Tagliani:

Nuovo aggiornamento per il Piano comunale per la prevenzione della corruzione
Tiene conto delle indicazioni contenute nel “Piano Nazionale Anticorruzione 2016” dell’Anac, così come aggiornato da ultimo il 22 novembre 2017, l’aggiornamento del ‘Piano Triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (Ptpct) 2018-2020’ del Comune di Ferrara che è stato approvato stamani dalla Giunta.
Il Piano comunale era stato ratificato dalla Giunta nel 2014, fra i documenti adottati in attuazione della legge sulle ‘Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione’ (n.190 del 6 novembre 2012).
L’aggiornamento deliberato stamani giunge dopo la pubblicazione della Relazione annuale 2017 del Responsabile comunale della prevenzione della corruzione (in base all’art. 1, comma 14, della Legge n.190/2012) sul sito del Comune (all’interno della sezione “Amministrazione trasparente”, sotto sezione “Altri contenuti – Prevenzione della Corruzione” http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=3611), dove sarà presto disponibile anche l’aggiornamento approvato oggi. All’interno di quest’ultimo vengono, tra l’altro, indicati gli impegni e le azioni che, nel corso dell’anno 2018, l’Amministrazione comunale intende porre in atto per dare maggiore concretezza ed effettività alla disciplina della prevenzione della corruzione nell’ambito della propria attività.

 

Assessorato alla Contabilità e Bilancio, Partecipazioni, assessore Luca Vaccari:

Risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre 2017
Nota a cura dell’Assessorato alla Contabilità e Bilancio:
Come noto, il Bilancio di Previsione 2018-20 del Comune di Ferrara, approvato il 22 dicembre 2017, prevedeva per l’esercizio 2018 l’applicazione di un avanzo vincolato presunto di 4.070.261,57 euro. La normativa consente l’immediato utilizzo di detto avanzo, se entro il 31 gennaio, in base ai dati di preconsuntivo, viene effettuata una verifica sulla effettiva esistenza dell’avanzo.
Tale verifica ha dato esito positivo, in quanto l’avanzo presunto – che include i vari fondi di accantonamento e le quote di avanzo vincolato – si può stimare in 45.835.287,57 euro, risultando superiore di circa 1,6 milioni di euro a quello stimato in sede di Bilancio di Previsione.

 

Assessorato all’Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana, assessora Roberta Fusari:

Affidata ad Acer l’esecuzione dei controlli edilizi
Avrà una durata di sei mesi la nuova convenzione, approvata oggi dalla Giunta, con cui il Comune di Ferrara affida ad Acer l’attività di controllo dei requisiti urbanistico edilizi, di igiene e di salute delle persone e dell’ambiente, nonché impiantistici, connessi alle trasformazioni edilizie e d’uso, previsti dalla Legge Regionale 15/2013 e dal Regolamento Edilizio Urbanistico comunale.
In particolare, in base alla convenzione, l’Agenzia dovrà continuare a occuparsi, come già negli scorsi anni, dei controlli dei requisiti edilizi e igienico sanitari correlati alle domande di Permesso di costruire, alle Segnalazioni certificate di Inizio Attività (SCIA), alle comunicazioni di inizio attività (CILA), oltre che alle eventuali concessioni edilizie e alle DIA ancora non concluse, o ad altro atto o titolo abilitante a lavori edilizi. Tra le attività di controllo rientrano anche quelle conseguenti a segnalazioni o esposti, da chiunque proposti, relativi ad inconvenienti igienici alle opere, all’ambiente o alle persone, connessi alle trasformazioni edilizie già eseguite, qualora realizzate dopo l’entrata in vigore del Regolamento edilizio.
L’Amministrazione comunale determinerà quali progetti e quali opere sottoporre alla verifica di Acer Ferrara secondo il criterio del controllo a campione e nelle quantità minime richieste dalla L.R. 15/13, oppure nel caso in cui sussistano fondati motivi per ritenere che i requisiti edilizi, di igiene e salute non siano rispettati.
L’Azienda Casa si impegna a svolgere i controlli con proprio personale in possesso dei necessari requisiti di professionalità e farà pervenire all’Amministrazione comunale con cadenza quadrimestrale, il resoconto dei controlli compiuti.
Per le prestazioni che saranno fornite nel semestre di validità della convenzione Acer riceverà dal Comune un compenso di 54.900 euro (Iva compresa).

 

Assessorato al Decentramento e Sport, assessore Simone Merli:

Elezioni politiche 4 marzo 2018: delimitati gli spazi per l’affissione dei manifesti di propaganda
In vista delle elezioni del prossimo 4 marzo per il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati, la Giunta comunale ha provveduto stamani (come previsto dalla legge n. 212 del 4 aprile 1956 e successive modifiche) alla determinazione e delimitazione degli spazi destinati alle affissioni della propaganda diretta.
All’interno del territorio comunale saranno complessivamente 25 gli spazi, composti da tabelloni e riquadri, destinati all’affissione di stampati e manifesti di propaganda elettorale.
All’interno dei tabelloni saranno concessi spazi delle dimensioni di 2 metri di altezza per 1 metro di base ai partiti e gruppi politici partecipanti per la quota proporzionale e di un metro di altezza per 70cm di base ai candidati ai collegi uninominali.
L’assegnazione degli spazi di propaganda elettorale sarà rinviata ad un ulteriore provvedimento, a seguito della comunicazione da parte della Prefettura dei candidati e dei partiti e gruppi politici definitivamente ammessi.

 

Assessorato all’Ambiente, Lavoro, Attività Produttive, Sviluppo Territoriale, Personale, assessora Caterina Ferri:

Dal progetto Simpla supporto al Comune di Ferrara per la pianificazione integrata in ambito di gestione energetica e mobilità
Il Comune di Ferrara prosegue il proprio percorso nell’ambito del progetto europeo Simpla (Sustainable Integrated Multi-sector PLAnning) che ha l’obiettivo di supportare le amministrazioni locali nello sviluppo coordinato di strumenti di pianificazione integrata negli ambiti della gestione energetica e della mobilità. In particolare, il progetto finanziato dal programma Horizon 2020 e compartecipato da Italia, Austria, Spagna, Bulgaria, Croazia e Romania, con capofila Area Science Park di Trieste, ha l’obiettivo di creare le condizioni, promosse a livello internazionale da parte della Commissione Europea, per un’integrazione intelligente tra i due principali strumenti di pianificazione multi-settoriali, Paes (Piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima) e Pums (Piani urbani della mobilità sostenibile), con un approccio innovativo che ha lo scopo di proporre soluzioni per sviluppare, finanziare e attuare politiche e strumenti di pianificazione volte a favorire lo sviluppo sostenibile partecipato nei settori con le maggiori potenzialità di risparmio energetico (edifici, industria, mobilità urbana e periurbana).
Dopo aver partecipato con proprio personale tecnico ai corsi di formazione organizzati nel 2017 nell’ambito della prima fase di Simpla, il Comune di Ferrara intende quindi aderire anche alla seconda fase operativa e personalizzata che consiste nel lavoro di armonizzazione del proprio Pums con il proprio Paes/Paesc in via di stesura e progettazione da parte dei Settori comunali competenti, con l’ausilio dell’attività di “coaching” del coordinatore internazionale di Area Science Park.

 

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani, Cooperazione Internazionale – Politiche per la pace, vicesindaco Massimo Maisto:

In mostra a Milano un’opera di de Pisis appartenente alle collezioni ferraresi
Ha per titolo “Natura morta ‘Alla dolce patria’” l’olio su tela del 1932 di Filippo de Pisis che sarà concesso in prestito dalle Gallerie d’arte moderna e contemporanea del Comune di Ferrara alla Fondazione Prada di Milano, per la partecipazione, dal 17 febbraio al 28 giugno 2018, alla rassegna ‘Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943’. La mostra, curata da Germano Celant, gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e intende analizzare il ruolo delle arti e dei loro protagonisti nell’ambito delle esposizioni e rassegne di pittura dell’epoca presa in considerazione, ma anche nell’universo privato della ricerca e delle mostre personali.

 

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra

Un’area comunale in via Canapa concessa in uso per l’addestramento cinofilo di protezione civile
Sarà utilizzata per attività di addestramento cinofilo di protezione civile l’area di proprietà comunale in via Canapa che sarà concessa gratuitamente all’Associazione Gruppo Salvataggio Onda Azzurra per una serie di giornate nel corso del 2018. L’associazione utilizzerà in particolare l’area per svolgere addestramenti cinofili per la ricerca di persone disperse in superficie.

 

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo SI in Consiglio comunale

Richiesta in merito all’inaugurazione della mostra in Castello in periodo di campagna elettorale

30-01-2018

Questa l’interpellanza pervenuta agli uffici comunali:

– il consigliere Fiorentini (gruppo Sinistra Italiana in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani in merito all’inaugurazione della mostra in Castello Estense durante il periodo di campagna elettorale.

>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara)

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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