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La newsletter del 7 giugno 2017

CRONACACOMUNE

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Incontro con l’autore giovedì 8 giugno alle 17

‘Ferrara è dentro di noi’: ricordi, personaggi e aneddoti raccontati da Paolo Maietti

07-06-2017

E’ una carrellata di ‘ricordi, personaggi, aneddoti inediti’ il libro di Paolo Maietti “Ferrara è dentro di noi” che giovedì 8 giugno alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Nel corso dell’incontro, ne parleranno con l’autore Maria Grazia Campantico, Andrea Maggi e Gina Nalini Montanari. Sarà presente anche l’editore Fausto Bassini. In programma una proiezione di fotografie della Ferrara (e dei suoi personaggi) di ieri e di oggi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Giorgio Bassani e le sue interminabili partite al Tennis Club Marfisa. I giocattoli dell’infanzia: da bac e pandon allo slittino sul Montagnone. Storia di Lia, soubrette ferrarese che lavorò con Rascel e Macario. Gibì Fabbri in bicicletta va a comprare il pesce al molo di Porto Garibaldi. Sale da ballo e dancing estivi nella Ferrara degli anni ’50 e ’60. Macchiette storiche della città: da Tugnin dil cic a Pendenza. Vini e cucina dalla Corte Estense a… Paolo Maietti. Oscar Carboni va a cantare in balera sul motocarro “Sta’ bòna Zaira”. E tanto, tanto altro ancora…

Paolo Maietti, laureato in ingegneria elettronica a Bologna, è stato docente all’IPSIA per oltre trent’anni. Ha rappresentato tre volte l’Italia nei campionati europei a coppie di bridge e, dal 1958 al 1970, ha militato nel sestetto base della principale squadra di pallavolo ferrarese contribuendo, fin dagli anni pionieristici e ruspanti, alla diffusione di questa disciplina in città. È stato medaglia d’oro del CONI regionale nel 2005 per meriti sportivi, e medaglia d’oro dell’AVIS nel 1997 come donatore di sangue. Ha tre figli e sei nipoti. Nel catalogo Faust Edizioni i bestseller locali Ferrara ieri, oggi, l’altro ieri (2015) e Perché Ferrara è troppo bella – Storie vere con proverbi dialettali (2016) con il patrocinio dell’Università di Ferrara, entrambi premiati al concorso letterario nazionale “L’Unicorno – Rovigo” organizzato insieme a Confindustria Venezia.

Torna in attività il Cineclub Ferrara

07-06-2017

Riprende l’attività, dopo un periodo di stasi,  del Cineclub Fedic Ferrara. Il rilancio di questo glorioso Cineclub costituito  il 16 ottobre 1953 con la presidenza  dell’industriale Giorgio Piacentini e distintosi già dal 1954, a livello nazionale, con opere di alcuni autori tra cui Massimo Sani, Ezio Pecora e  Renzo Ragazzi che in seguito opereranno con successo in televisione, avrà luogo venerdi 9 giugno, con inizio alle 17, al Circolo Negozianti di Palazzo Roverella che già negli anni Cinquanta ha ospitato l’attività di questa associazione cinematografica.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentato il libro “Autori Fedic alla ribalta”(edizioni La Carmelina) di  Paolo Micalizzi, giornalista, critico e storico del cinema nonché presidente onorario del Cineclub Fedic Ferrara  e responsabile  nazionale  di Fedic Cinema attuando, tra l’altro, iniziative culturali alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia e dirigendo la rivista online “Carte di Cinema”. A corredo della presentazione del volume, che comprende profili e interviste a 22 filmmaker Fedic, saranno proiettate alcune opere, di autori storici della Federazione Italiana dei Cineclub ed emergenti. Di Franco Piavoli, il cortometraggio “Evasi”( 1964,12′)  che coglie le reazioni di tifosi di una partita di calcio per sottolineare un’esistenza massificata dai feticci del mondo moderno. “Marco del mare”(1957,18′) di Piero Livi è imperniato sulla storia del  fantasma di un giovane pescatore affogato che ritorna fra le persone amate per constatare che il suo ricordo sia ancora vivo in loro. Il programma prosegue con l’opera di un giovane emergente Fedic, Francesco Giusiani, dal titolo “Innocenze perdute”( 2011,13′) che racconta la storia  di alcuni ragazzi di una borgata romana e di una partita di calcio sfociata in dramma. Concluderà il  film d’animazione, “Patatrac”(2001,5′) di Nedo Zanotti, originario di Ferrara ma residente a Milano, che è incentrato su un personaggio curioso, Popper, un omino con un grosso nasone a patata. Le attività del Cineclub Fedic Ferrara riprenderanno in ottobre con ospiti a livello nazionale.
Il Cineclub Fedic Ferrara è oggi presieduto da Federico Felloni , ha come vice presidente Roberto Fontanelli, consiglieri Carlo Magri, Vincenzo Iannuzzo e Giorgia Pizzirani (segretaria).

LAVORI PUBBLICI E VIABILITA’ – Intervento previsto il 9 giugno con chiusura al transito

Nuova pavimentazione stradale in via Michelini

07-06-2017

Saranno eseguiti nella giornata di venerdì 9 giugno 2017 i lavori, programmati dal Comune di Ferrara, per il rifacimento di alcune parti della pavimentazione stradale di via Michelini.
Per consentire la realizzazione dei lavori la strada sarà chiusa al transito, con accesso consentito ai mezzi di soccorso, ai residenti e agli autocarri per operazioni di carico-scarico (allo scopo occorre fare riferimento agli operatori che saranno presenti alle intersezioni con via Eridano e via Marconi).
Salvo imprevisti o maltempo i lavori si concluderanno entro il tardo pomeriggio della stessa giornata di venerdì 9 giugno.

URBANISTICA – Presentato il progetto di social housing per 260 alloggi e spazi commerciali in via Beethoven

Dalla rigenerazione del Palaspecchi alla nuova comunità delle ‘Corti di Medoro’

07-06-2017

Duecentosessanta alloggi sociali, corredati da attività commerciali, servizi e spazi verdi, per dar vita a una nuova comunità di persone in un’area di Ferrara completamente rigenerata. E’ una trasformazione radicale quella progettata dal Fondo Ferrara Social Housing per il futuro prossimo del Palaspecchi, destinato a diventare il complesso de ‘le Corti di Medoro’.

Tutti i dettagli del progetto sono stati illustrati stamani in castello estense dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani e dall’assessora comunale all’Urbanistica Roberta Fusari assieme ai rappresentanti dei soci del Fondo Ferrara social housing. Erano in particolare presenti per InvestiRE Sgr Spa: Fabio Carlozzo e Cinzia Lorusso, per Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr: Paola Del Monte, Alessandra Susanna e Emanuele Zannoni, per Intercantieri Vittadello Spa: Fabio Dolfato, per Ferrara 2007 Spa: Katia Palisi e per Acer Ferrara: Diego Carrara.

Dopo la costituzione del Fondo, a Roma lo scorso 26 maggio, l’impresa esecutrice dei lavori di ristrutturazione di parte del complesso dell”ex direzionale pubblico di via Beethoven, l’Intercantieri Vittadello Spa, ha cominciato proprio in questi giorni la predisposizione del cantiere e ha oggi preannunciato, per bocca di Fabio Dolfato “la conclusione dei lavori prevista entro 24 mesi, e la messa a disposizione dei nuovi locali a giugno 2019″. Una prima fase delle opere sarà dedicata alla demolizione di alcuni fabbricati, cui seguirà il lavoro di ricostruzione.

“Siamo – ha dichiarato il sindaco – alla fase finale di un percorso molto lungo e articolato che si è concluso con il trasferimento del complesso di via Beethoven dal Gruppo Parnasi al Fondo Ferrara Social Housing. Ora si apre il futuro di questa area della città, che ospiterà, oltre agli alloggi di social housing, anche una serie di nuovi servizi a disposizione dei suoi futuri abitanti, cui si aggiunge la piscina comunale di recente ristrutturata e il progetto per la ridefinizione della struttura del Palasilver cui stiamo lavorando. L’idea è infatti quella di aggiungere questa porzione di città a quelle in situazione di degrado che il Comune di Ferrara si è impegnato a riqualificare completamente”. Nell’ambito dell’operazione, come ha ricordato ancora il sindaco, l’Amministrazione comunale ha inoltre acquisito l’edificio destinato ad accogliere la nuova sede della Delegazione Comunale e della Polizia Municipale oltre alle risorse (circa 4 milioni di euro) necessarie per la ristrutturazione. Risorse che, per snellire i tempi, sono state affidate ad Acer con l’incarico di occuparsi dell’appalto, entro il 2017, affinché anche questa parte di progetto proceda parallelamente con quella del social housing.

“Quello che intendiamo creare con i 36 milioni di euro di investimenti stanziati – ha spiegato Fabio Carlozzo – non è un quartiere dormitorio, ma un luogo in cui la dimensione dell’abitare si integri con la dimensione del vivere. La nostra scommessa è infatti quella di coniugare la buona qualità degli alloggi con costi accessibili di locazione e vendita per cittadini con redditi medio-bassi. Prevediamo tre diverse tipologie di appartamenti: bi-, tri- e quadrilocali, da proporre a quattro diverse tipologie di abitanti a cui abbiamo pensato: famiglie con figli, giovani coppie, studenti e anziani. Il tutto sarà completato da zone per la comunità, con area fitness, area gioco e spazi commerciali e di servizio al piano terra delle palazzine, per creare l’humus del nuovo quartiere”.

“Acer – ha chiarito Diego Carrara – oltre ad essere socia del Fondo, sarà incaricata di gestire la locazione e la commercializzazione degli alloggi e dei tremila metri quadri di spazi commerciali. Destinatari degli appartamenti saranno famiglie appartenenti a una fascia di popolazione, che secondo una nostra indagine, risulta essere a Ferrara piuttosto consistente, ossia quella di coloro che per entità di reddito non possono accedere alle case popolari, ma non riescono nemmeno ad accedere al mercato immobiliare. In tutto, pensiamo che la nuova comunità che troverà casa qui sarà composta da circa 600 persone. L’operazione di rigenerazione urbana cui stiamo per dare avvio – ha ricordato ancora Carrara – interesserà complessivamente circa 49mila metri quadri di superficie lorda e sarà per dimensioni la seconda operazione di questo tipo più importante in Emilia Romagna, dopo quella attuata a Parma”.

 

Nelle immagini alcuni scorci del nuovo complesso delle ‘Corti di Medoro’ secondo il progetto presentato dal Fondo Ferrara social housing e alcuni momenti della presentazione di oggi in castello estense

ASSESSORATI ALLA CULTURA E URBANISTICA – Presentato il lavoro della classe 5/E del liceo Dosso Dossi

Story.mapping: itinerario nel centro storico di Ferrara secondo 5 punti di vista diversi

07-06-2017

È stato presentato questa mattina (mercoledì 7 giugno) nella residenza municipale di Ferrara il risultato del progetto ‘Story.Mapping’ realizzato dagli studenti della classe 5/E del liceo artistico ‘Dosso Dossi’ di Ferrara nel corso di quest’ultimo anno scolastico, con la produzione di cinque nuove mappe alla scoperta di un unico itinerario nel centro storico cittadino, che è l’itinerario legato a vita e opere di Giorgio Bassani. Il cuore della città è stato così mappato secondo cinque punti di vista diversi: la ricerca di piccoli segreti, i nomi e le iscrizioni, la densità prevalente di esercizi pubblici o abitazioni, le modifiche avvenute nel corso della storia, un cambio di prospettiva alla ricerca di curiosità. All’incontro erano presenti  l’assessora comunale all’Urbanistica Roberta Fusari, il vicesindaco e assessore alla Cultura e al Turismo Massimo Maisto, le docenti Federica Zabarri e Erika Latini che hanno coordinato la classe nell’esecuzione del progetto, il responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche del Comune Francesco Scafuri che ha dato l’input del percorso bassaniano, la local manager Instagram Barbara Lunghi, il direttore di ‘ListoneMag’ Eugenio Ciccone e Giulia Bonora e Daniele De Rosa della cooperativa Alpaca Project, che hanno supportato la realizzazione dell’iniziativa.

Assessore Massimo Maisto e Roberta Fusari con le docenti Erika Latini e Federica Zabarri del Dosso DossiCOMUNICATO a cura degli organizzatori
Il progetto Story.Mapping, nato come ampliamento e potenziamento dell’attività didattica curricolare caratterizzante il quinto anno dell’indirizzo grafico del liceo artistico “Dosso Dossi” di Ferrara, ha coinvolto gli studenti della classe 5/E che per quasi tre mesi hanno dedicato parte della loro attività in classe alla realizzazione di cinque nuovi percorsi “partecipati” all’interno del centro storico cittadino. Partendo dall’analisi dei concetti di mappa come percorso di crescita e di carta come scoperta di un oggetto narrativo, i ragazzi, guidati dalle docenti Federica Zabarri e Erika Latini, hanno approfondito le sfaccettature e le potenzialità del tema raccogliendo dati ed elaborando un proprio percorso, un proprio elemento ‘mappabile’ in base a una superficie data. Fondamentale per lo sviluppo del progetto è stato il know how messo a disposizione del Comune di Ferrara attraverso il supporto dell’assessora all’Urbanistica Roberta Fusari, di Francesco Scafuri, responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche, e del portale MuseoFerrara, per la promozione e la diffusione dei contenuti.
«È la dimostrazione – esordisce l’assessora Fusari – che si può guardare con occhi sempre nuovi quello che vediamo tutti i giorni, ce lo insegnano i ragazzi. In poco tempo hanno messo a fuoco un tratto della nostra città, un percorso denso di storia, realizzando cinque prodotti grafici e digitali di qualità. Hanno dato prova di costanza e di professionalità. Senza trascurare la necessità di mantenere vive le collaborazione proficue e formative tra istituzioni e scuole del territorio».
A partire dal “Percorso Bassaniano”, individuato grazie agli studi condotti da Scafuri, gli alunni hanno elaborato una propria rilettura dell’itinerario storico-artistico, utilizzandolo come “pre-testo” per una ulteriore analisi sul tessuto urbano, condotta alla ricerca di aspetti non convenzionali. Fine ultimo è stata la realizzazione di una serie di mappe ‘esplorative’ dal forte impatto emotivo; cinque strumenti elaborati a partire dalla città per la città, da chi la abita per chi la abita.
«Sulla base delle opere di Giorgio Bassani – prosegue Scafuri – abbiamo effettuato un sopralluogo lungo le vie e le piazze cittadine per conoscere più da vicino gli edifici e i luoghi più significativi ed evocativi del nostro centro storico, come il ghetto, la Torre della Vittoria, via degli Adelardi, il muretto del Castello, l’ex Liceo classico Ariosto (attuale Tribunale) e Corso Ercole I d’Este. Quest’ultima via, come noto, è citata insieme ad altri siti nel romanzo Il giardino dei Finzi-Contini, perché la vasta area verde e la “Magna Domus” (cioè la villa della celebre famiglia ebraica) erano ubicati nella fantasia dell’autore in fondo al famoso asse stradale, in prossimità delle mura estensi. E stata un’esperienza avvincente». Per la creazione di nuovi contenuti mappabili, della documentazione del progetto mediante ‘fotografia di strada’ e di app multimediali, nonché per meglio comprendere cosa significhi oggi lavorare nel campo della grafica sociale, sono inoltre stati attivati dal Liceo una serie di lezioni laboratoriali con esperti del settore che hanno potuto portare la loro esperienza tra i banchi di scuola, contribuendo a proiettare verso il futuro lavorativo i maturandi.
Si sono così susseguiti gli interventi di Barbara Lunghi, local manager Instagram IgersFerrara, Eugenio Ciccone, grafico professionista e direttore di ListoneMag (del quale si ricorda il progetto “Backup di una Piazza”, primo intervento di mappatura sociale e partecipata in città) e il gruppo di Giulia Bonora e Daniele De Rosa, designer di Alpaca Project, nuova e dinamica realtà creativa del nostro territorio, specializzati nell’ambito dell’editoria, dell’illustrazione e dello sviluppo di soluzioni innovative e multimediali.
Story.Mapping giunge ora a conclusione dando vita a elaborati sia cartacei che multimediali che, seppur in fase sperimentale, il Liceo regala alla città sotto forma di cinque nuove mappe alla scoperta di piccoli particolari nascosti del centro storico di Ferrara, nella zona compresa tra l’antico ghetto ebraico e il Quadrivio degli Angeli. “Punti vi{s}ta”, “Presente, Passato & Futuro”, “NCB/R”, “Secret Ferrara”, “La storia sta sui muri” raccontano scorci locali, luoghi dimenticati, targhe ritrovate e aneddoti curiosi; ma fissano anche il punto su quei luoghi imprescindibili per orientarsi in città, su i grandi nomi e i grandi eventi che ne hanno segnato la storia. Si tratta certo solo di suggestioni, di spunti di riflessione, di uno sguardo fresco e a volte giocoso con il quale riappropriarsi della nostra città per imparare a prendersene cura; si tratta di un invito che gli studenti della classe 5/E lanciano ai ferraresi per continuare ad arricchire questi itinerari.
I lavori curati da Sara Bernardi, Davide Bussolari, Fabiana Carta, Davide Fantini, Fabio Fogli, Giulia Lazzari, Inka Mantovani, Agnese Maranesi, Andrea Marini, Elena Masiero, Edoardo Mingozzi, Martina Minguzzi, Nicole Mistroni, Emma Panicucci, Luca Rinaldi, Barbara Tartari e Cecilia Zannoni saranno scaricabili su www.museoferrara.it

Link per visualizzare le mappe in versione multimediale:
Percorso Bassaniano
http://bit.ly/Bassani
“La storia sta sui muri. Ferrara: la mappa e i nomi”
http://bit.ly/Suimuri
“Presente, Passato & Futuro. Ferrara: la mappa e il tempo”
http://bit.ly/PPFuturo
“Punti di vi{s}ta. Ferrara: la mappa e il cambio di prospettiva”
http://bit.ly/Puntidivista
“NCB/R. Ferrara: la mappa e il codice”
http://bit.ly/NCB-R
“Secret Ferrara. Caccia al Tesoro Nascosto”
http://bit.ly/SecretFE
(per accedere a quest’ultima mappa sarà necessario completare prima la caccia al tesoro della mappa cartacea)

SALA NEMESIO ORSATTI – Venerdì 9 giugno alle 21 a Pontelagoscuro di Ferrara (via Risorgimento 4)

Incontro con l’autore di “Che io bruci – Rapsodia ferrarese”

07-06-2017

Venerdì 9 giugno alle 21 alla Sala Nemesio Orsatti, in via Risorgimento 4 a Pontelagoscuro di Ferrara, si terrà l’incontro con l’autore Alessandro Chiarelli per una conversazione sul suo romanzo “Che io bruci – Rapsodia ferrarese” (Faust edizioni). L’appuntamento – che chiuderà il salotto letterario del ciclo “Appunti di Ponte” – è organizzato nella sala civica dalla Pro loco di Pontelagoscuro in collaborazione con Faust edizioni e con il coordinamento editoriale di Gabriele Botti. L’ingresso è libero.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
“Che io bruci. Rapsodia ferrarese” è il romanzo, edito da Faust Edizioni, che animerà la serata. Un grave incidente stradale su una strada tra le più percorse da noi ferraresi, due famiglie i cui tragici destini si incrociano, un commissario della Questura suo malgrado dentro il dramma, i ciottoli del centro medievale, un segreto inconfessabile. E’ molto abile Chiarelli nel maneggio delle parole. Gli stati d’animo, i paesaggi, le storie umane, i momenti di riflessione, coinvolgono il lettore che si trova a vivere tra le righe del racconto qualcosa di personale e di vissuto. Sono i contesti della quotidianità: una strada familiare, un cappuccino solito, un ambiente casalingo, un ammiccamento fugace, un problema professionale… esposti con la precisione quasi da verbale di Polizia di Stato (Chiarelli è un apprezzato poliziotto) con la persistente sensazione di qualcosa che manca nel racconto ma che si svela prepotente nel finale.
“Che io bruci, rapsodia ferrarese”, sarà la scusa per intrattenere una chiacchierata cordiale e senza programma, per chiudere la stagione di “Appunti di Ponte”, prendendo appunti su di noi.
Il ciclo di incontri culturali “Appunti di Ponte”, che si conclude con questo appuntamento, si è rivolto a tutta la cittadinanza per diffondere e valorizzare la letteratura locale, allargando l’offerta anche a tematiche sociologiche (serate su bullismo, alimentazione, associazionismo). L’interesse e la partecipazione da parte di tante persone costituiscono un successo e motivo di soddisfazione per aver contribuito a fare cultura anche fuori dalle mura cittadine, offrendo agli abitanti di un paese del forese occasioni “alte” di incontro e approfondimento, in un legame con il territorio rafforzato dal radicamento degli scrittori e dei protagonisti di ogni appuntamento.
Alessandro Chiarelli è ispettore superiore della Polizia di Stato, responsabile Ufficio Minori Questura di Ferrara.

Nota del sindaco Tiziano Tagliani sull’esposto del consigliere Simeone

di Tiziano Tagliani*

07-06-2017

In riferimento all'”Esposizione sintetica e segnalazione dei fatti”, inviata dal consigliere comunale SERGIO SIMEONE del Gruppo Movimento 5 Stelle all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), in merito all’appalto del servizio di Refezione Scolastica, si evidenzia quanto segue:

– il Project Financing per la realizzazione di un Centro Pasti Comunale e la gestione del servizio di refezione scolastica, ai sensi dell’art.153, comma 19, del Codice dei Contratti del 2006, è stato proposto dalla Ditta CIR all’Amministrazione Comunale in data 28.08.2015;

– va tenuto presente che il Project Financing è un importante strumento previsto dalla normativa dei Contratti per regolare i rapporti fra Soggetti Privati e Amministrazioni Pubbliche e può essere una importante opportunità per le pubbliche amministrazioni, subordinata all’accertamento dell’interesse pubblico;

– al fine di valutare l’interesse pubblico del suddetto progetto, è stata costituita dall’Amministrazione Comunale una specifica Unità di Progetto il 6.10.2015, composta da Dirigenti di diversi Settori Comunali, espressione di diverse competenze, che si è riunita più volte;

– l’Unità di Progetto non ha ritenuto di riconoscere l’interesse pubblico del progetto stesso, come da comunicazione del Dirigente Responsabile del 17.01.2017, perché a seguito dell’uscita del D.Lgs 50/2016 la documentazione presentata non risultava adeguata ai contenuti della nuova normativa ed alle specifiche richieste di modifica avanzate dagli Uffici Comunali (fra cui proprio la Istituzione Scolastica).

Per cui al momento della definizione del Capitolato della Refezione (Settembre-Novembre 2015) la determinazione o meno del pubblico interesse del Project Financing era ancora tutta da verificare.

La tempistica prevista dal Bando (1 anno + 1 + 1) è coerente con quel contesto.

In riferimento alle proroghe effettuate nel periodo 2015-2016, il periodo massimo di un anno era esplicitamente previsto in origine dal Capitolato Speciale di Appalto (art.2), così come il rinnovo triennale.

Il periodo di proroga è stato utilizzato per la definizione degli atti di gara e per l’espletamento della gara medesima, comprendente il lavoro della Commissione.

L'”attrattività economica” o meno della gara di appalto effettuata è stata confermata dalla partecipazione di 2 Ditte, in linea con la partecipazione delle gare precedentemente svolte.

Indipendentemente dalla tempistica della durata del Contratto, si evidenzia che in base alle caratteristiche del servizio richiesto ed alla base d’asta fissate, il Comune di Ferrara ha potuto contenere il costo del servizio di Refezione Scolastica di circa 150.000 Euro all’anno.

Rispetto alla esigenza di “rotazione” dei Soggetti coinvolti in questi anni nella gestione della Refezione Scolastica, non ha alcun senso accostare Dipendenti Pubblici con Soggetti esterni che hanno operato con l’Amministrazione a vario titolo, richiamando il Piano Nazionale Anticorruzione del 2016.

Per quanto riguarda il prof. E.Canducci (Docente all’Università di Ferrara, con funzione di Direttore del Corso di Laurea in Scienza dell’Alimentazione), ha collaborato con l’Amministrazione per la attuazione delle direttive di legge in materia di gestione della sicurezza, adeguatezza e controllo della qualità della refezione scolastica e di tutti gli aspetti igienico-sanitari e nutrizionali di tale sistema.

Per quanto riguarda la dr.ssa M.Bignardi (Biologa – libera professionista iscritta all’Albo), le sono stati affidati incarichi professionali per lo svolgimento del servizio controllo qualità refezione scolastica.

Per entrambi i collaboratori esterni sono state esperite le procedure di affidamento previste dalle normative e dai regolamenti comunali vigenti al momento della assegnazione, peraltro modificate più volte ed anche in maniera consistente nel corso degli anni.

Per quanto riguarda il dr. M.Vecchi, è Direttore della Istituzione Scolastica dal 31.12.2010. L’introduzione del principio della rotazione è assai più recente e credo che la sua applicazione non possa condurre a risultati aberranti quali quello di non avere , nei ruoli direttivi, persone sufficientemente competenti, in ogni caso , dato che purtroppo il dottor Vecchi andrà in pensione tra poco più di un anno, il tema è assai poco significativo.

 

La presente nota è redatta per la corretta informazione ai nostri concittadini. L’esposto all’Anac del Movimento 5 Stelle oltre ad evidenziare una colossale ignoranza delle normative vigenti non rappresenta alcun elemento di preoccupazione per l’Ente che, come già in passato, è in grado di fornire all’Autorità (posto che ce li chieda) tutti gli elementi di riscontro a conferma del rispetto delle normative e della trasparenza dell’azione amministrativa.

*Sindaco del Comune di Ferrara

INFORMAGIOVANI – Martedì 13 giugno alle 16 nella sala di Consiglio del Comune di Ferrara (piazza Municipio 2)

Nuove graduatorie per docenti ed educatori: incontro per facilitare la compilazione

07-06-2017

Martedì 13 giugno alle 16 nella sala di Consiglio del Comune di Ferrara (piazza Municipio 2) si terrà l’incontro informativo rivolto al personale docente ed educativo per facilitare l’auto-compilazione della domanda per essere inseriti nelle nuove graduatorie di circolo e di istituto. L’incontro a cura di Informagiovani e Flc Cgil sarà condotto da Hania Cattani, segretaria provinciale Flc Cgil di Ferrara. Si invitano i partecipanti a scaricare e portare il modulo di candidatura che si trova sul sito del Miur per seguire meglio l’incontro. La partecipazione è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione: http://www.informagiovani.fe.ithttp://www.cronacacomune.it/notizie/6795/aggiornamento-e-iscrizione-alle-graduatorie-di-istituto-docenti-2017.html

Dal 1° giugno 2017 è stato infatti pubblicato il decreto ministeriale n. 374, con cui è disposto l’aggiornamento triennale della II e della III fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo: le nuove graduatorie avranno validità per il triennio scolastico 2017/18, 2018/19 e 2019/20. Il termine ultimo di presentazione della domanda cartacea è il 24 giugno 2017.

Per info: Agenzia Informagiovani ed Eurodesk per la Mobilità Educativa Transnazionale dei giovani Euroguidance, piazza Municipio 23, Ferrara, tel. 0532 419590. Aperto lunedì, martedì, giovedì e venerdì ore 10-13; martedì e giovedì anche 14.30-17.30. Mercoledì e sabato chiuso.

(A cura di Informagiovani del Comune di Ferrara)

CONSORZIO WUNDERKAMMER – Giovedì 8 giugno alle 19 il concerto e poi via alle escursioni notturne con il battello Nena

“Un fiume di musica” con il quartetto di Viviana Corrieri

07-06-2017

Un repertorio che si tinge dei colori della pop-fusion, costituito da classici di Stevie Wonder. Elton John, Mariah Carey, Oleta Adams, Elisa, John Legend, Aretha Franklin e Van Morrison: è quello proposto giovedì 8 giugno alle 19 da Viviana Corrieri Quartet, ospite alla rassegna “Un fiume di musica”. Il giovedì musicale sulla darsena al Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara) di questa settimana si arricchisce delle sonorità di un quartetto d’eccezione: Viviana Corrieri alla voce, Julie Shaperd alla viola, Lorenzo Pieragnoli alla chitarra e Massimo Mantovani al pianoforte.

Novità della nuova data di “Un fiume di musica” è la partenza del progetto Nena B-side: navigazioni sotto le stelle. Tutti i giovedì al termine del concerto in programmazione per “Un fiume di musica”, il battello Nena accende le luminarie e salpa l’ancora per una navigazione notturna, lungo le vie d’acqua della città, in direzione Est o direzione Nord. Il viaggio dura un’ora (biglietto all’imbarco di 5 euro).

LA SCHEDA
Viviana Corrieri si è diplomata in canto lirico al Conservatorio di musica “Frescobaldi” di Ferrara con la docente Katia Koltcheva Angeloni nel 1990. All’insegnamento affianca da molti anni un’intensa attività concertistica anche come chitarrista autodidatta collaborando con musicisti della regione in repertori che spaziano dalle colonne sonore di film a celebri arie di musical, dalle canzoni di Burt Bacharach al genere classico (Mozart-Vivaldi) con piccole orchestre barocche. Dal 1989 è insegnante di canto moderno presso la Scuola di Musica Moderna di Ferrara. Ad accompagnare Viviana Corrieri saranno altri tre docenti della scuola di via Darsena: Julie Sheperd, violista nata in Inghilterra nel 1970 e che ha girato il mondo suonando in America, Europa e Canada, Massimo Mantovani, svolgendo da anni attività nel campo del jazz, del blues e della musica classica e Lorenzo Pieragnoli, allievo dei Maestri Filippo Daccò, Giovanni Verga e Luciano Zadro e che dal 1994 insegna chitarra alla Scuola di Musica Moderna di Ferrara.

Per i mesi di maggio, giugno e luglio ogni giovedì sera, si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna e si potranno degustare a turno le offerte enogastronomiche proposte dalle eccellenze del territorio: ristorante Max, La Romantica, Pronto Pesce e Golosità Ferraresi da Maria, che si turneranno rendendo ogni serata speciale e particolare. Tutte le serate saranno a ingresso libero. Un Fiume di Musica 2017 è organizzato da Scuola di Musica Moderna – Amf in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’associazione Musicisti di Ferrara fa parte) ed è all’interno del progetto Smart Dock nell’ambito di “Giardino Creativo” finanziato dall’Anci.

(A cura del Consorzio Wunderkammer)

Tassazione, il Comune di Ferrara attento alle piccole imprese

di Luca Vaccari*

07-06-2017

Come annunciato dal presidente Bellotti, il Centro Studi di C.N.A. ha presentato il nuovo rapporto sulla tassazione delle piccole imprese in Italia dal titolo “Comune che vai fisco che trovi”.
Rispetto al report precedente si conferma l’invarianza delle imposte locali (regionali e comunali), determinata dalle norme della Legge di Bilancio, che vietava aumenti di imposte locali, ad esclusione della TARI. In ogni caso il dato definitivo del 2015 conferma la riduzione della pressione fiscale in Emilia-Romagna, che nel precedente report era stata solo stimata.
Per quanto riguarda Ferrara in particolare, considerando il Total Tax Rate (il peso fiscale complessivo sul reddito), pur perdendo qualche posizione, nella graduatoria nazionale ci collochiamo comunque nella parte virtuosa (80° posto). Restringendo il campo all’ambito regionale, dove la differenza è data solo dal diverso peso delle imposte comunali, restiamo uno dei comuni con la pressione fiscale locale più bassa (11,4%), dietro Reggio Emilia (9%) e Ravenna (11,1%). Ancora una volta si conferma l’attenzione verso le imprese, in particolare piccole e medie particolarmente diffuse nel nostro territorio, tenendo le aliquote IMU al di sotto del massimo e scegliendo di continuare a esonerare dalla TASI le imprese in affitto; consideriamo questo un buon risultato, ma migliorabile, perciò manteniamo aperti momenti di confronto, per capire quali passi in avanti si possano fare.
*Assessore alla Contabilità e Bilancio, Partecipazioni, Economia solidale del Comune di Ferrara

INFORMAGIOVANI – Mense, casa, salute, trasporti e tempo libero sul vademecum scaricabile online in inglese e in italiano

“Benvenuti a Ferrara”: guida per studenti fuori sede e stranieri

07-06-2017

“Benvenuti a Ferrara” è la nuova guida per studenti che hanno scelto una facoltà ferrarese pubblicata da Informagiovani del Comune di Ferrara e scaricabile online.
Informagiovani ha pubblicato la versione in italiano e quella in inglese (“Welcome to Ferrara”): due nuove guide alla città, rivolte in particolar modo agli studenti stranieri e fuori sede.

LA SCHEDA
Come trovare una sistemazione, come muoversi a Ferrara, dove mangiare, dove divertirsi, quali gli eventi da non perdere, i luoghi da visitare, dove trovare i mercati e i mercatini? Queste e molte altre le domande alle quali vengono fornite informazioni utili a rendere più piacevole il soggiorno nella città attraverso la consultazione delle guide appena pubblicate da Informagiovani di Ferrara.
Le guide – in italiano e in inglese – sono scaricabili dall’area download del sito Informagiovani: www.informagiovani.fe.it.

Clicca qui per scaricare il pdf di “Benvenuti a Ferrara” 2017 e quello di “Welcome to Ferrara” 2017

(A cura di Informagiovani del Comune di Ferrara)

 

 

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Destinati annualmente alle biblioteche più di 2 milioni di euro. Presto la biblioteca Niccolini e un nuovo spazio in via Bologna

L’Amministrazione comunale di Ferrara fa il punto sul sistema bibliotecario comunale

07-06-2017

“Respingiamo al mittente i dati negativi usciti in questi giorni in merito alle ‘condizioni del sistema bibliotecario comunale’: alle nostre biblioteche infatti destiniamo annualmente più di 2 milioni di euro, molta attenzione viene posta alle esigenze di personale e non solo non abbiamo ridimensionato il settore, anzi aprirà presto la biblioteca per ragazzi a Casa Niccolini e stiamo valutando spazi e luoghi per la nuova biblioteca in via Bologna”.
Sono state queste e altre le obiezioni del sindaco Tiziano Tagliani, dell’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Massimo Maisto e dei dirigenti del Settore Attività Culturali Giovanni Lenzerini e del Servizio Bibliotecario comunale Enrico Spinelli emerse in mattinata nel corso della conferenza stampa convocata a seguito delle dichiarazioni del bibliotecario della Bassani di Barco e Rsu del Comune di Ferrara Corrado Oddi.
“Primo obiettivo di questa Amministrazione, da dieci anni a questa parte, è stato la promozione della cultura diffusa dove uno dei punti centrali è proprio il sostegno del sistema bibliotecario. – ha affermato il l’assessore Massimo Maisto – Con i suoi 55 dipendenti è il servizio comunale con il maggior numero di addetti per un costo di circa 1milione e 800 mila euro. Ammonta inoltre a 275mila euro la dotazione per acquisto libri, abbonamenti, supporti digitali e così via, alla quale nell’ultimo anno si sommano i 47mila euro di contributi per le celebrazioni ariostesche”.
Un importo complessivo quindi per biblioteche Ariostea, Bassani e altri spazi decentrati di oltre due milioni di euro (il sostegno maggiore dell’Amministrazione ad un servizio) al quale ovviamente vanno aggiunte le spese di mantenimento e allestimento dei locali necessari.
A proposito della presunta carenza di personale Maisto ha poi ricordato come in questi anni “nelle biblioteche si sia sempre ovviato alla diminuzione del numero complessivo di dipendenti comunali (meno 300) con nuovi ingressi di personale interno e con azioni di razionalizzazione degli uffici”. E’ recente tra l’altro l’arrivo nelle biblioteche di tre nuovi operatori e il prossimo anno sarà bandito un concorso per un bibliotecario.
“Per quanto riguarda i grandi eventi – ha quindi ricordato – il Comune destina tra gli 800/900mila euro a Ferrara Arte, coperti in buona parte dall’imposta di soggiorno (600/700mila euro). Le altre iniziative (Buskers Festival, Ferrara sotto le stelle, Capodanno, Internazionale e altri festival) si avvalgono di contributi minori (circa 300 mila euro complessivi).
Quindi l’impegno del Comune di Ferrara, che comprende anche i costi del personale di Ferrara Arte è – secondo gli anni – di euro 1.100.000/1.200.000, coperti per la metà dall’Imposta di soggiorno. Altri eventi sono sostenuti attraverso il contributo al Teatro comunale e a Ferrara Musica”.
“Attribuire all’Amministrazione comunale di Ferrara la morte delle biblioteche è completamente sbagliato. – ha affermato il sindaco Tiziano Tagliani – Se da parte del nostro dipendente c’è l’esigenza di una manifestazione politica, questa è assolutamente lecita, ma fuori luogo. Le sue sono affermazioni superficiali ed errate, ci hanno stupito e non le condividiamo, anche perchè non stiamo parlando di 2 milioni di euro a copertura dei bisogni del sistema bibliotecario bensì, aggiunti i costi, di molto di più. Oggi – ha poi aggiunto – è in atto un cambiamento diffuso nel sistema bibliotecario e il calo dei prestiti di libri è un indicatore che non esaurisce certo il fenomeno. L’impegno del nostro sistema che, ricordiamolo, si arricchirà presto della nuova biblioteca per ragazzi ‘Niccolini’ e nell’immediato futuro di un nuovo spazio per la zona di via Bologna, sostiene anche il Polo bibliotecario provinciale Bibliopolis, promuove quotidianamente eventi culturali e numerosissime attività didattiche e prestiti on line. E il settore, per personale e dotazioni, è più al riparo di altri”.

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COMUNE DI FERRARA

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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