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Da Ufficio Stampa Comune di Ferrara

 

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Giovedì 11 gennaio alle 17 presentazione del libro di Lina Amicucci (via Scienze 17, Ferrara)

Ricordi di un viaggio in ‘Afghanistan in Millecento’

09-01-2018

Raccoglie i ricordi di un viaggio compiuto oltre quarant’anni fa dall’autrice Lina Amicucci il libro ‘Afghanistan in Millecento’ che, giovedì 11 gennaio 2018 alle 17, sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara). Ne parlerà con l’autrice Roberto Roda, del Centro di Documentazione Storica – Centro Etnografico Ferrarese del Comune di Ferrara. Introdurrà l’incontro l’editrice Silvia Casotti.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Nel 1975 tre giovani amici sono affascinati dai discorsi che circolano attorno a loro su viaggi in India o in generale in Oriente, alla ricerca di paradisi perduti oppure semplicemente ignoti a noi occidentali, che non potevamo in quei tempi far uso di Internet e non avevamo neppure a disposizione la ricca varietà di trasmissioni televisive, documentari, testimonianze diffuse via etere, che sopraggiunsero ben più tardi. Una donna (l’Autrice), il marito e un amico di entrambi decidono così di partire e mettersi in cammino verso una meta per i tempi inconsueta, un paese il cui nome molti non sapevano neppure pronunciare e chiamavano “Agfanistan”: i giorni di ferie a disposizione sono pochi, per questo scelgono una destinazione più vicina rispetto a quella classica, ma tutto sommato ancor più avventurosa. Per non mettere a repentaglio su strade certamente non di prim’ordine la loro automobile di tutti i giorni decidono di acquistare una vecchia Millecento che sarà protagonista di non poche (dis)avventure. Gli incontri, ancor più dei paesaggi e delle magnifiche città, si fisseranno nella loro memoria e nel loro cuore, oltre che nel diario di Lina, che oggi ce lo propone con aggiustamenti e nuove annotazioni che ne lasciano tuttavia intatto il senso di testimonianza di un mondo ormai quasi perduto.

Il calendario completo degli eventi e delle attività culturali in programma nelle biblioteche e archivi del Comune di Ferrara su: http://archibiblio.comune.fe.it

BIBLIOTECA LUPPI – Giovedì 11 gennaio alle 17 nella sala di via Arginone a Porotto

Laboratorio di lavoro ai ferri e uncinetto per tutti

09-01-2018

Giovedì 11 gennaio 2018 alle 17 nella sala di via Arginone 320 a Porotto (Ferrara) il gruppo “I saperi di una volta” coordinato da Lorenza Antonelli propone un laboratorio per imparare o re-imparare a lavorare a maglia. Si tratta del primo appuntamento di un ciclo di incontri intitolato “Saper fare”. Tutti possono partecipare: bambini e bambine, ragazze e ragazzi, donne e uomini. Mamme, papà, nonni, nonne, zii, cugini, amici… saranno i benvenuti.
Chi li ha già in casa può portare: gomitoli, uncinetti, ferri e tanta voglia di imparare o rinfrescare le proprie conoscenze. La partecipazione è libera e gratuita; basta avere la tessera della biblioteca, che si può fare anche sul posto.

Per info: biblioteca Aldo Luppi, via Arginone 320, Ferrara, tel. 0532 731957, email bibl.porotto@comune.fe.it

 

 

 

ASSESSORATO AL DECENTRAMENTO – Il documento di identificazione sostituirà quello cartaceo. Ha le dimensioni di una carta di credito e contiene foto e dati

Al via la fase sperimentale per il rilascio della nuova Carta di Identità Elettronica (C.I.E.)

09-01-2018

unedì 8 gennaio 2018 ha preso ufficialmente il via la fase sperimentale relativa al rilascio della Carta di Identità Elettronica (C.I.E.) del Comune di Ferrara. Il nuovo documento di identificazione viene rilasciato ai cittadini italiani, comunitari e stranieri in sostituzione della carta identità cartacea da emettersi solo in casi d’urgenza; ha le dimensioni di una carta di credito e contiene la foto, i dati del cittadino ed elementi di sicurezza per evitarne la contraffazione. E’ dotata di un microprocessore che memorizza le informazioni necessarie alla verifica dell’identità del titolare, compresi elementi biometrici come le impronte digitali.

Per l’illustrazione di tempi e modalità della nuova procedura di rilascio si è svolta in mattinata (martedì 9 gennaio) nella residenza municipale una conferenza stampa alla presenza dell’assessore al Decentramento Simone Merli, della dirigente del settore comunale Affari Generali Luciana Ferrari e del responsabile Servizi Demografici comunali Gianluca Carpanelli.

(Comunicazioni a cura dell’ufficio comunale Servizi Demografici)
Rilascio Nuova Carta di Identità Elettronica (C.I.E.)

Lunedì 8 gennaio 2018 ha preso ufficialmente l’avvio la fase sperimentale relativa al rilascio della Carta di Identità Elettronica (C.I.E.), come da deliberazione della Giunta Comunale dello scorso 12/12/2017.
Gli uffici interessati in questa settimana sono:
– lo Sportello Centrale di Anagrafe di via Fausto Beretta n. 1 con due postazioni dedicate
– l’Anagrafe Centrale di via Fausto Beretta n. 19 con una postazione dedicata
– la delegazione EST di via Otello Putinati n. 165/E con una postazione dedicata.

Lo scopo è quello di testare, non più come esercitazione ma in produzione, la procedura di acquisizione dei dati necessari al successivo rilascio del documento.
L’iter di rilascio prevede infatti che il cittadino si rechi presso lo sportello di anagrafe con i seguenti documenti:
– una fotografia; questa deve essere su sfondo chiaro, con posa frontale, a capo scoperto – ad eccezione dei casi in cui la copertura del capo sia imposta da motivi religiosi, purché il viso sia ben visibile (prescrizioni dettate dal Ministero dell’Interno relativamente alle foto per il passaporto, applicabili per analogia anche alla carta di identità)
– è consigliata la presentazione allo sportello della Tessera Sanitaria/Codice fiscale (Carta Nazionale dei Servizi)
– Carta di identità scaduta o in scadenza, oppure Carta di identità deteriorata e modulo di dichiarazione sostitutiva, oppure denuncia in originale di furto o smarrimento della precedente Carta d’Identità resa presso le Autorità competenti, a seconda delle casistiche
– Modulo di assenso per il rilascio della carta valida per l’espatrio nel caso di minore, se accompagnato da un solo genitore
– Permesso di soggiorno o carta di soggiorno in corso di validità, se cittadino straniero
– Passaporto o documento di riconoscimento del minore straniero (comunitario e extracomunitario), rilasciato dal paese di origine, da presentare in caso di richiesta della prima carta di identità
e la somma di € 22,21 in contanti.
Al momento della richiesta di emissione della Carta di Identità Elettronica le persone maggiorenni residenti nel Comune di Ferrara possono esprimere la propria volontà a donare organi e tessuti sottoscrivendo una dichiarazione che sarà inviata al Sistema Informativo Trapianti (SIT).
Acquisiti i dati, il cittadino riceve copia della richiesta di emissione della C.I.E. unitamente alla prima parte dei codici PIN e PUK associati alla C.I.E. stessa; dovrà indicare il luogo dove IPZS (l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato) effettuerà, entro 6 giorni, la consegna del documento elaborato, assieme alla seconda parte dei codici PIN e PUK.
Il luogo di consegna della C.I.E. potrà essere la residenza stessa del cittadino, quella di una persona delegata al ritiro, ovvero presso la sede comunale di via Fausto Beretta n. 19.
In caso di necessità e di urgenza, è a disposizione apposita dichiarazione che il cittadino dovrà compilare e sottoscrivere, per ottenere il rilascio immediato della Carta di Identità Cartacea.
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SCHEDA INFORNATIVA – La nuova Carta di Identità Elettronica

Il nuovo documento di identificazione viene rilasciato ai cittadini italiani, comunitari e stranieri in sostituzione della carta identità cartacea da emettersi solo in casi d’urgenza; ha le dimensioni di una carta di credito e contiene la foto, i dati del cittadino ed elementi di sicurezza per evitarne la contraffazione. E’ dotata di un microprocessore che memorizza le informazioni necessarie alla verifica dell’identità del titolare, compresi elementi biometrici come le impronte digitali.
Vale come documento di identità e, se richiesta dal cittadino italiano valida per l’espatrio, è equipollente al passaporto e consente di espatriare nei Paesi dell’Area Schengen.
Per i cittadini stranieri (comunitari e extracomunitari), maggiorenni e minorenni, viene sempre rilasciata non valida per l’espatrio.
La CIE non sarà stampata e consegnata direttamente a sportello al momento della richiesta, ma il documento verrà spedito entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta, dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, all’indirizzo indicato dal richiedente. Le carte d’identità in formato cartaceo ed elettronico di altri comuni rilasciate in precedenza restano valide fino alla loro data di scadenza.

Chi può richiederla
I cittadini, maggiorenni e minorenni, residenti a Ferrara e domiciliati a Ferrara previo nulla osta dal Comune di residenza. Viene rilasciata a coloro che chiedono per la prima volta la carta di identità e a coloro in possesso di carta d’identità scaduta o in scadenza. Inoltre viene rilasciata in caso di smarrimento, furto o deterioramento della carta ancora in corso di validità.
Attualmente la carta d’identità elettronica non può essere rilasciata ai cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’Anagrafe Italiana Residenti all’Estero (AIRE) in quanto il rilascio del documento è subordinato all’allineamento dei dati anagrafici nel sistema dell’Indice Nazionale delle Anagrafi (INA/SAIA).
Se il richiedente è un minore deve presentarsi accompagnato da almeno uno dei genitori o dal tutore munito di documento di riconoscimento valido e della necessaria documentazione.
Qualora si richieda la CIE valida per l’espatrio è necessario l’assenso di entrambi i genitori che devono recarsi agli sportelli, insieme al minore. Nel caso non sia possibile per uno dei genitori presentarsi allo sportello, è possibile dare il proprio assenso compilando il relativo modulo e allegando fotocopia del proprio documento d’identità in corso di validità. Nel caso di rifiuto all’assenso da parte di un genitore, è necessaria l’autorizzazione del Giudice Tutelare.
Sulla carta di identità dei minori di 14 anni valida per l’espatrio, è possibile riportare il nome dei genitori. Qualora non sia riportato il nome dei genitori sul documento e’ necessario, per recarsi all’estero con gli stessi, munirsi almeno di un certificato di nascita del minore dal quale risultino i nomi dei genitori. Se il minore di anni 14 si reca all’estero non accompagnato da almeno un genitore è necessario richiedere in Questura la dichiarazione di accompagnamento (modulo disponibile sul sito della Polizia di Stato).

Validità per l’espatrio
Può essere rilasciata valida o non valida per l’espatrio per i cittadini italiani; quando non è valida per l’espatrio sulla carta appare apposita dicitura. E’ sempre rilasciata non valida per l’espatrio per i cittadini stranieri (comunitari e extracomunitari).

Durata e rinnovo
Il documento ha durata:
3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni
5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni
10 anni per i maggiorenni.
Il rinnovo può essere richiesto 6 mesi prima della data di scadenza stessa.
Non è previsto il rinnovo a seguito di variazione di dati riguardanti lo stato civile, la residenza o la professione.

Dove richiederla
Per la richiesta è necessario rivolgersi presso i punti certificativi qui elencati, evidenziando che saranno mantenuti gli stessi orari ed aperture tutt’ora in vigore:
Sportello Centrale Anagrafico
Anagrafe Centrale
Delegazione Sud
Delegazione Nord
Delegazione Ovest
Delegazione Est
Sportello c/o Ospedale di Cona .

Documentazione da portare in Anagrafe
Una fotografia; questa deve essere su sfondo chiaro, con posa frontale, a capo scoperto – ad eccezione dei casi in cui la copertura del capo sia imposta da motivi religiosi, purché il viso sia ben visibile (prescrizioni dettate dal Ministero dell’Interno relativamente alle foto per il passaporto, applicabili per analogia anche alla carta di identità).
Modulo di assenso per il rilascio della carta valida per l’espatrio nel caso di minore accompagnato da un solo genitore
Carta di identità scaduta o in scadenza
Denuncia di furto o smarrimento della precedente Carta d’Identità resa presso le Autorità competenti, in originale
Carta di identità deteriorata e modulo di dichiarazione sostitutiva
Tessera Sanitaria/Codice fiscale (Carta Nazionale dei Servizi)
Permesso di soggiorno o carta di soggiorno, in corso di validità
Passaporto o documento di riconoscimento del minore straniero (comunitario e extracomunitario), rilasciato dal paese di origine, da presentare in caso di richiesta della prima carta di identità.
Costo
Il costo per il rilascio della Carta di Identità Elettronica è di Euro 22,21.
Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 25 maggio 2016 fissa in Euro 16,79 il rimborso in favore dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per i costi di emissione e spedizione, al quale vanno aggiunti i diritti fissi di segreteria pari a Euro 5,42, per un totale di Euro 22,21.
Il versamento, in contanti, deve essere effettuato direttamente all’Anagrafe prima di procedere all’avvio della pratica di acquisizione dati.

Tempi di consegna
Consegna tramite posta entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta all’indirizzo indicato dal richiedente.
La CIE viene consegnata tramite lettera raccomandata e per il ritiro può essere indicato, al momento della richiesta, un delegato. Al termine della procedura di richiesta al richiedente verrà rilasciato un modulo con il riepilogo dei dati contenente il numero della CIE e la prima parte del PIN e PUK (la seconda parte sarà contenuta nella lettera che verrà spedita dall’Istituto Poligrafico). Si precisa che questo modulo di riepilogo non costituisce un sostitutivo del “documento d’identità” richiesto.

Altre informazioni
Al momento della richiesta di emissione della Carta di Identità Elettronica le persone maggiorenni residenti nel Comune di Ferrara possono esprimere la propria volontà a donare organi e tessuti sottoscrivendo una dichiarazione che sarà inviata al Sistema Informativo Trapianti (SIT).

Smarrimento o sottrazione della carta
E’ necessario fare la denuncia presso le autorità di Pubblica Sicurezza ed esibirla in Anagrafe in originale presentandosi con un documento di riconoscimento valido. Successivamente, contattando il servizio di supporto del Ministero dell’Interno si potrà richiedere l’interdizione del documento.
Se la carta d’identità smarrita o sottratta non è scaduta ed è stata rilasciata dal Comune di Ferrara, non sarà necessario avere con sé un documento di riconoscimento valido.

Furto o smarrimento all’estero
E’ valida la denuncia fatta presso il Consolato o Ambasciata italiana. Nel caso di denuncia fatta presso altri organi stranieri (es. Polizia locale, estera) la stessa dovrà essere rifatta in Italia e successivamente consegnata all’Anagrafe.

Distruzione o deterioramento
Il richiedente dovrà sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’avvenuta distruzione del documento. I cittadini extracomunitari non possono rendere tale dichiarazione, dovranno produrre la denuncia ai sensi dell’art. 3 comma 2 del dpr 445/2000.

Via Fausto Beretta, 19 – 44121 Ferrara Centralino: +39 0532 419700 – Fax: +39 0532 419723
Codice fiscale: 00297110389  PEC: comune.ferrara@cert.comune.fe.it  PEC: Servizi Demografici: ssdd@comune.fe.it

GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella seduta del 9 gennaio 2018

Sulla Torre Civica del Municipio un sito della rete Radiomobile Regionale per le emergenze

09-01-2018

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì  9 gennaio:

Assessorato al Commercio, Semplificazione Amministrativa, Servizi Informatici, Patrimonio, assessore Roberto Serra

A Lepida spa l’utilizzo della Torre Civica del Municipio per il posizionamento di un sito della rete per le emergenze “ERretre”
Sarà concesso a titolo gratuito, dal Comune di Ferrara a Lepida spa, l’utilizzo della Torre Civica del Municipio (denominata anche Torre della Vittoria), richiesto per il posizionamento di un sito della rete Radiomobile Regionale per le emergenze “ERretre”. In base allo schema di concessione approvato oggi dalla Giunta, il permesso di utilizzo avrà una durata di nove anni, senza successivi vincoli o oneri per il Comune.
Lepida è la società, a capitale interamente pubblico (con partecipazione anche del Comune di Ferrara), che è stata istituita con delibera regionale nel 2007 e incaricata di provvedere alla realizzazione e gestione della rete regionale a banda larga delle pubbliche amministrazioni denominata “Lepida”.
Attualmente, in linea con le indicazioni fornite dalla Regione Emilia-Romagna, Lepida spa sta proseguendo nelle attività di integrazione ed omogeneizzazione architetturale delle reti regionali sull’intero territorio emiliano-romagnolo, con l’intento di ottimizzare la gestione unitaria delle reti, razionalizzare i costi di esercizio e condividere le risorse tra le pubbliche amministrazioni della Regione. E proprio nell’ambito delle attività di ottimizzazione ed integrazione della rete radiomobile regionale delle emergenze “ERretre”, utilizzata dalla Protezione Civile, dalle strutture sanitarie (compreso il 118) e dalle Polizie Locali, è emersa la necessità di posizionare un sito della rete radiomobile sulla Torre Civica del Municipio di Ferrara, già raggiunto dalla rete Lepida in fibra ottica. Tale posizionamento risulta, infatti, fondamentale per assicurare e incrementare il servizio offerto dalla rete “ERretre” nella città di Ferrara e nelle aree limitrofe, con significativi benefici anche per la Polizia Municipale di Ferrara, che utilizza la stessa rete “ERretre” dal 2009.

Locale comunale in concessione gratuita alla parrocchia di Denore
Resterà a disposizione della parrocchia di San Giovanni Battista di Denore ancora fino al 30 giugno 2020 il locale all’interno della ex scuola materna della frazione che era stato concesso gratuitamente dal Comune di Ferrara nel 2016, con funzione di deposito, in attesa della conclusione dei lavori di messa in sicurezza degli edifici parrocchiali.

 

Le delibere approvate nel corso delle sedute della Giunta comunale vengono pubblicate nei giorni successivi, con le modalità e nei termini di legge, sulle pagine internet dell’Albo Pretorio on line del Comune di Ferrara all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=1818 

URBANISTICA E AMBIENTE – In residenza municipale i rappresentanti di Comune e società titolari dell’intervento edilizio

Firmato l’accordo sulla sostenibilità ambientale per la realizzazione delle Corti di Medoro

09-01-2018

Dopo aver ottenuto il via libera della Giunta, è stato firmato oggi, martedì 9 gennaio 2018 in residenza municipale il Protocollo d’intesa tra Comune di Ferrara, Intercantieri Vittadello spa, Acer Ferrara e la Società Investire SGR spa per la definizione del livello di sostenibilità ambientale dell’intervento edilizio delle “Corti di Medoro” a Ferrara. Sottoscritto ufficialmente dai rappresentanti istituzionali e illustrato alla stampa alla presenza dall’assessora comunale all’Urbanistica Roberta Fusari, del dirigente comunale del Settore Pianificazione Davide Tumiati dei rappresentanti di Acer Ferrara Diego Carrara (direttore) e Marco Cenacchi (progettazione), di Intercantieri-Vittadello Spa Alessandro Melato e Gualtiero Magnani (Dir. Tecnica), di Investire Sgr Paolo Boleso e Marco Polvara, l’accordo prevede l’impegno, da parte dei diversi soggetti coinvolti nell’attuazione dell’intervento Ers (Edilizia residenziale sociale) sugli immobili dell’ex direzionale pubblico di via Beethoven, ad operare seguendo le indicazioni della Comunicazione della commissione europea COM (2011) 571 “Tabella di marcia verso l’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”, con riferimento ai CAM (criteri ambientali minimi) approvati con Decreto 11 ottobre 2017 del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare relativo ai “Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici”. Vengono messi in campo accorgimenti relativi, tra l’altro, alle modalità di esecuzione delle demolizioni e ai tipi di materiali da utilizzare nel cantiere e di smaltimento dei materiali prodotti dalla  demolizione stessa.

In particolare, fra le specifiche tecniche previste dal protocollo di intesa “almeno il 50% peso/peso dei componenti edilizi e degli elementi prefabbricati, escludendo gli impianti, deve essere sottoponibile, a fine vita, a demolizione selettiva ed essere riciclabile o riutilizzabile”. Inoltre “il contenuto di materia recuperata o riciclata nei materiali utilizzati per l’edificio, anche considerando diverse percentuali per ogni materiale, deve essere pari ad almeno il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati”.

Per quanto riguarda il cantiere attualmente in corso “almeno il 70% in peso dei rifiuti non pericolosi generati durante la demolizione e rimozione di edifici, parti di edifici, manufatti di qualsiasi genere presenti in cantiere, ed escludendo gli scavi, deve essere avviato a operazioni di preparazione per il riutilizzo, recupero o riciclaggio”.

Sono anche previste particolari disposizioni relativamente all’utilizzo di materiali ecologici e a basso impatto ambientale per quanto riguarda impianti di climatizzazione e termo-idraulici, coibentazioni, vernici, tramezzature, pavimenti e rivestimenti, infine l’illuminazione a basso consumo energetico.

Le demolizioni avviate nell’aprile 2017 hanno prodotto ad oggi – hanno confermato i responsabili tecnici di Intercantieri Vittadello Spa 11.700 tonnellate di materiali vari (tra cemento, ferro, acciaio, alluminio, legno, cartongesso e isolanti vari) che per oltre il 90% è stato conferito (circa 700 viaggi) ad aziende specializzate nel loro riutilizzo creando sia valore per l’ambiente in termini di risparmio di materie prime, sia valore economico.

All’incontro con i giornalisti erano inoltre presenti per l’occasione Edoardo Zanchini, vice presidente nazionale Legambiente e Marco Mari, vice presidente nazionale Green Building Council Italia che sono intervenuti sottolineando gli aspetti virtuosi messi in campo a Ferrara da soggetti pubblici e privati che vanno nella direzione di un concreto rispetto dell’ambiente e una attenzione alla collettività grazie alla destinazione sociale dell’edificio. Nei diversi interventi è emerso come questa azione vada descritta a livello nazionale come uno dei primi esempi di applicazione di normative (CAM) concepite per il settore pubblico ma virtuosamente trasferiti nel settore edilizio privato.

>> DOCUMENTAZIONE scaricabile in fondo alla pagina

 

SANITA’ E SERVIZI ALLA PERSONA – A cura di Comune, Ausl Ferrara e Avedev gestori Canile municipale

I cuccioli di cane ritrovati in autostrada: primo bilancio del Canile comunale di Ferrara

09-01-2018

 

Nella serata dello scorso 23 dicembre, sono stati ricoverati al Canile Municipale di Ferrara quarantasei cuccioli di cane, trovati dalla Polizia Stradale di Altedo durante un controllo sull’A13.
Da subito le condizioni generali degli animali hanno destato preoccupazione a causa della giovanissima età riscontrata, dell’evidente mescolanza di soggetti di diversa origine, degli effetti dello stress determinato dalle inadeguate condizioni di trasporto, così come riferito dagli Agenti.
La maggioranza dei cani trasferiti mostrava infatti sintomatologia gastroenterica, ipotermia o in alcuni casi febbre.
E’ noto che i cuccioli in giovanissima età sono particolarmente esposti alle infezioni virali, essendo troppo giovani per ricevere le vaccinazioni di rito e ancora poco protetti dall’immunità conferita dalla madre con il primo allattamento; per questo motivo i cani sono stati continuamente monitorati dai medici Veterinari del Canile con il supporto dei Veterinari Ufficiali dell’Azienda USL.

Si è da subito iniziato ad affrontare i diversi aspetti sanitari, isolando i cuccioli affetti da queste patologie, che sono stati sistemati in una stanza riscaldata. I Veterinari si sono attivati fin dai primi momenti per le terapie necessarie. Sono state inoltre intensificate le misure di biosicurezza nel Canile per contenere il più possibile la circolazione di agenti patogeni. La restante parte dei cuccioli sono stati suddivisi nei box riscaldati del Reparto di Isolamento Sanitario ed attrezzati con lampade a infrarossi. La patologia gastroenterica, come prevedibile, si è aggravata in alcuni soggetti ed è in corso di conferma presso il Laboratorio il sospetto di Parvovirus,  un’infezione potenzialmente letale in particolare per i cuccioli.

Dello stato sanitario dei cani sequestrati è informata l’Autorità Giudiziaria che ha inoltre autorizzato la necroscopia sui soggetti deceduti, che verrà svolta presso l’Istituto Zooprofilattico di Ferrara, al fine di raccogliere ulteriori elementi nell’ambito delle indagini in corso.

Il manifestarsi dell’epidemia virale ha indotto il Servizio Veterinario dell’Azienda Usl di Ferrara, a salvaguardia dei cuccioli e per il contenimento dal possibile contagio, a richiedere l’affidamento tempestivo dei cani che non mostravano segni di malattia. Ad oggi non si sono presentati nuovi casi. Come già comunicato, le innumerevoli richieste di affidamento hanno imposto una valutazione con priorità – informandone tutti i richiedenti – per i residenti a Ferrara, poi per i residenti nei Comuni della provincia di Ferrara, nei Comuni confinanti, nei Comuni della Regione Emilia-Romagna e, infine, fuori Regione.
Come si è proceduto? Nel giro di un paio di giorni, il canile ha preso contatti per dare in affido i primi 10 cuccioli. E’ quindi stata contattata e incontrata la maggioranza dei richiedenti residenti a Ferrara che nell’ordine avevano inoltrato la richiesta, fino alla collocazione di questo gruppo di cuccioli. Alcune delle persone interpellate hanno dichiarato di possedere un altro cane. Informate di possibili problemi di salute dei cani e delle cautele necessarie, un certo numero di persone hanno consapevolmente preferito rinunciare all’affido per non far correre eventuali rischi al proprio animale. Decisioni rispettabili e comprensibili. Altre invece si sono rese disponibili all’affido e ad affrontare i protocolli terapeutici e vaccinali prescritti dal Servizio Veterinario dell’Azienda USL, compresa la profilassi antirabbica trattandosi di animali provenienti dall’estero.

Ad oggi sono in discrete condizioni di salute venti cuccioli, dodici non sono sopravvissuti, quattro sono ancora in terapia intensiva e dieci sono stati già affidati.

In questi giorni i Veterinari dell’Azienda USL e la Veterinaria responsabile sanitaria del canile continueranno ad effettuare giornalieri controlli su tutti i cuccioli presenti e, sulla base delle verifiche delle loro condizioni, non appena saranno considerate favorevoli, il Canile riprenderà a contattare le persone interessate in breve tempo.

Comunicato a cura dell’assessorato alla sanità e Servizi alla Persona, Servizio Veterinario Ausl Fe e gestore Canile Municipale (Avedev)

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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