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da: Paolo Spath, Portavoce provinciale Fratelli d’Italia – AN di Ferrara

Ho atteso qualche giorno per scrivere queste poche righe ed evitare così che venissero inserite nella bagarre che abbiamo visto nelle ultime 48 ore.
Rinnovo, senza che sia mai vacillato, il mio sostegno, la mia stima, la mia fiducia personale e a nome di tutta Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale all’amico da sempre e Candidato per il consiglio regionale dell’Emilia-Romagna Mauro Malaguti.
Tutti coloro che hanno un’adeguata informazione conoscono su quali basi, poco consistenti, si basa l’inchiesta cosiddetta “spese pazze”.
Si può infatti contestare che i consiglieri regionali abbiano avuto la possibilità di accedere a rimborsi, ma tutti questi rimborsi erano leciti e previsti dalla legge e rilasciati dopo aver presentato regolare fattura. Gli stessi rimborsi, come vitalizi, come altri benefit, che gli stessi consiglieri regionali hanno poi provveduto a tagliarsi ed eliminarsi.
Si può contestare allora, forse più giustamente, il merito di questi rimborsi: e tra chi ha speso soldi per questioni, o giochini, di carattere esclusivamente personale e di certo non politico, Mauro Malaguti ne è totalmente fuori.
I rimborsi sono stati solo ed esclusivamente per iniziative e attività attinenti al suo mandato come consigliere.
Sono sicuro, che non ci sarà nessun problema da parte di Mauro a spiegare davanti ai magistrati e anche in modo pubblico l’entità di ogni singola spesa. Non so, quanto allo stesso modo, possano invece fare gli altri consiglieri coinvolti.
Perché al netto dei titoli giornalistici sovraesposti e fatti in modo tale da creare “un caso” e vendere qualche copia, e il concentrarsi dell’attenzione su un unico candidato, gli indagati in questa indagine sono tutti i consiglieri regionali. A partire dal candidato del PD Bonaccini, che a quanto pare grazie ad una magistratura eccezionalmente solerte è riuscito ad avere questo avviso di indagine in tempi brevissimi e a chiarire subito la sua posizione.
Cosa che non è accaduta e non accadrà invece con gli altri consiglieri regionali e in particolar modo per Mauro Malaguti. Quasi viene da pensare ad una scelta di tempi ad orologeria, proprio a due settimane dal voto. E ovviamente con buona pace di chi non ci ha messo nemmeno un minuto a cogliere al balzo questa situazione, manipolandola a piacimento.
Invito quindi Mauro a confrontarsi anche pubblicamente su questo argomento, e a trarre ancora più forza da questo evento: gli altri candidati degli altri partiti che stanno sfruttando invece questa situazione per fare pura demagogia, sono semplicemente ridicoli e dimostrano la loro mancanza di contenuti.
La coerenza e la competenza di Mauro Malaguti, e dei candidati Fratelli d’Italia – An Cesare Gaiani, Elisa Piffanelli, Silvia Govoni, a quanto pare è temuta.

E’ tempo di scrollarsi di dosso queste inutili polemiche e di gettarsi a pieno titolo negli ultimi 10 giorni di campagna elettorale. Ho voglia di parlare di come possiamo rilanciare la nostra Regione, come combattere la vergogna della Sanità locale, affinché non succeda mai più un caso Comacchio; e come rendere la nostra città e la nostra provincia più sicura in modo tale che ghetti come la zona GAD a Ferrara non si presentino più: sul fatto che Mauro sia una persona onesta, limpida, un amico, e un valore aggiunto per Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale è fuori di dubbio!
Onestà, chiarezza, pulizia, che non è stata invece tenuta dal tre volte Presidente Errani che è stato CONDANNATO, anche se nessuno sembra ormai ricordarsene o di scriverlo. Ecco perchè il 23 novembre avremo queste elezioni anticipate. Con coraggio, scegliamo di cambiare!

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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