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da: organizzatori

E domenica 5 ancora tante iniziative al ‘Mercatino Consapevole BioperTutti’

E’ all’Antica Trattoria La Barcaccia di Comacchio, giovedì 2 ottobre, il terzo appuntamento de “I Ristoratori comacchiesi festeggiano la regina delle valli”. Il cartellone di cene a tema infrasettimanali promosse nell’ambito della XVI Sagra dell’Anguilla approda infatti nello storico locale di piazza XX settembre, a pochi passi dal Duomo, dove dalle 20,30 sarà proposto un gustosissimo menu che prevede Anguilla affumicata in zuppetta di cipolla e croccante di mais; straccetti di grano tenero in salsa di Anguilla; Anguilla in brodetto ‘a bac d’easen’ e sformatino di zucca con salsa all’uva fragola e zucca caramellata che saranno accompagnati ai ‘doc delle sabbie’ della Cantina Corte Madonnina di Pomposa presentati dalla sommelier Elena Melchiorri della delegazione Ais di Ferrara (costo: euro 40 a persona info&prenotazioni allo 0533 311081). Intanto, mentre si avvicina il secondo week end, il programma della grande kermesse si infittisce ancora: domenica 5 ottobre assolutamente da non perdere il “Mercatino Consapevole Bio per Tutti” che, accanto all’area commerciale dedicata al prodotto biologico e naturale in largo cardinal Pallotta, vedrà con l’organizzazione di Consorzio Fattorie Estensi; associazione Bio per Tutti e Gruppo Pomposa Terra Viva Bio tutta una giornata di laboratori gratuiti, degustazioni ed animazioni giocose per i più piccoli. A partire da Cibo vitale, erbe ed integratori naturali per la tua salute a cura dell’erborista naturopata Alessandra Bocchi, per proseguire con il laboratorio Costruire insieme girandole ecologiche per la Marcia della Pace a cura di Ctg Centro turistico giovanile, Gruppo Cuore d’Europa di Ferrara e Girandoliamo di Rovigo. Alle 11,30 Degustazione di Frutta della Salute offerta dal Consorzio Fattorie Estensi di Ferrara, mentre alle 16 Enrico Gelli presenta il suo lavoro, una passione che coinvolge tutta la famiglia: L’Orto Sinergico di Volania; ancora alle 17 laboratorio di naturopatia pediatrica per bimbi e genitori con Antonella Succi Cimentini: I bambini disegnano. Noi leggiamo questo libro aperto sul loro mondo emotivo a cura di Antonella Succi Cimentini. Infine, alle 18 degustazione di vino biologico offerto dall’Azienda Agricola Bonezzi di San Damaso di Modena con il pecorino di Gorgognano dell’azienda agricola Cottu di Pianoro (Bologna).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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