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Da: Organizzatori

Il giorno 11 gennaio 2017 ha avuto luogo, nell’accogliente cornice della Trattoria La Romantica, la prima conviviale con relatore del nuovo anno.

Relatore della Round Table 28 Ferrara l’Ing. Filippo Forni, funzionario Confindustria, autore dello scritto “La Rivoluzione Facile”, insieme di pensieri, esperienze e riflessioni sull’imprenditore di domani e dei punti di forza e debolezza della nuova “industria 4.0”.
La semplicità comunicativa dell’Ing. Forni non è stata sufficiente a mascherare l’accertata preparazione frutto di esperienze dirette sul campo e di attenta riflessione scaturita dalla voglia di contribuire al miglioramento dell’imprenditore di oggi e di domani, numerosi gli interventi dei presenti per approfondire i concetti espressi e percepire gli spunti ed i consigli.
Durante la serata è stata presentata l’Associazione Friends of Smile, prima beneficiaria dei fondi raccolti dalla vendita del libro dell’Ing. Forni.

Presenti alla serata numerosi amici e soci della Round Table e dei Clubs e Associazioni più o meno vicine. Ospiti di pregio quali il Presidente del Club 41 Ferrara Luca Lupi, il Presidente della Terza Zona Round Table Italia Gianmarco Amati, l’IRO Nazionale Round Table Italia Edgardo Daidone, il Presidente della Round Table 11 Ravenna Walter D’Addante, il Presidente della Round Table 38 Faenza Martino Mercatali e la Presidentessa dell’Associazione Friends of Smile Silvia Aquilini.

Ha impreziosito la serata la presenza di quattro nuovi aspiranti soci della Round Table 28 Ferrara, frutto di un intenso lavoro dei primi quattro mesi dell’anno sociale. La loro presenza ha dato nuova linfa e spinta nell’intento di far crescere ancora il club giovanile ferrarese.
Partita la raccolta fondi grazie alle donazioni dei presenti che saranno interamente donati all’associazione Nati Prima Onlus di Ferrara, service sposato dalla Round Table 28 Ferrara per l’anno sociale 2016/2017.

Nel dare appuntamento alla prossima serata del 10 febbraio 2017 il Club vuole estendere un invito a venire a conoscere la realtà associativa rivolta ai giovani lavoratori di età compresa tra i 18 ed i 40 anni. ferrara@roundtable.it

Francesco Fotia
Per Round Table 28 Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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