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Da Ferrara Musica

Stagione concertistica 2017-2018

Le orchestre, i direttori e i solisti
L’Orchestra Il Pomo d’Oro, solista Edgar Moreau
Die Deutsche Kammerphilharmonie di Brema diretta da Vladimir Jurowski, solista Martha Argerich
La Camerata Salzburg con Pinchas Zukerman
La Chamber Orchestra of Europe con Yuja Wang
La Mahler Chamber Orchestra diretta da François-Xavier Roth, solista Jean-Guihen Queyras
Antonio Pappano a capo della Chamber Orchestra of Europe, solista Lisa Batiashvili
L’Ensemble Les Dissonances e David Grimal

Grandi violinisti in duo
Uto Ughi e Bruno Canino
Isabelle Faust e Alexander Melnikov
Janine Jansen e Kathryn Stott

Musica da camera e Recital
Quartetto di Cremona
Progetto Lauter: con Alexandra Conunova, Nicola Bruzzo, Georgy Kovalev, Alexey Stadler ed Enrico Pace
Elisabeth Leonskaja

La musica antica
Jordi Savall e Hespèrion XXI nel progetto Folìas & Canarios

Musica del nostro tempo, cinema muto e Concerti Off
Ensemble Tetraktis e Alessio Allegrini
College di Buster Keaton con l’Octuor de France e Gabriel Thibaudeau
Il concerto del chitarrista Bill Frisell

Campagna abbonamenti dal 20 settembre – Vendita biglietti per tutti i concerti dal 7 ottobre

• LE GRANDI ORCHESTRE, I DIRETTORI PIÙ RICHIESTI E I MIGLIORI SOLISTI, NEL SEGNO DI CLAUDIO ABBADO
Una stagione che si riconnette con la propria storia, che riscopre le proprie radici. Il cartellone 2017/2018 riesce a proporre ancora una volta le grandi orchestre, i migliori solisti e i direttori più richiesti del panorama internazionale. Nel solco dell’eredità di Claudio Abbado, ritroviamo la Mahler Chamber Orchestra e la Chamber Orchestra of Europe, che per il pubblico costituiscono il valore aggiunto e il simbolo stesso di Ferrara Musica. La MCO vedrà il debutto ferrarese sul podio di François-Xavier Roth e del violoncellista francese Jean-Guihen Queyras; con la COE tornerà anche il celebre direttore Antonio Pappano, per il concerto di chiusura, che vedrà come solista la violinista Lisa Batiashvili. Saranno presenti altre celebri compagini europee, come l’orchestra svizzera su strumenti d’epoca Il Pomo d’Oro e Die Deutsche Kammerphilharmonie Bremen. Quest’ultima, assieme a Martha Argerich e al direttore Vladimir Jurowski, darà vita a uno dei concerti più attesi, una produzione di Ferrara Musica che poi andrà in tournée europea.
Al suo debutto in Italia, l’orchestra Les Dissonances sarà protagonista di un affascinante programma interamente dedicato alla musica spagnola, intitolato ¡Viva España! L’ensemble, composto da oltre 80 elementi, è stato creato ed è tuttora guidato dal violinista David Grimal. È famoso a livello internazionale per essere l’unica grande formazione sinfonica che suona senza direttore. È una certezza per il pubblico ferrarese anche il nome di Jordi Savall, curioso ricercatore e appassionato musicista, capace come nessun altro di ritrovare musiche nascoste o dimenticate, dando poi vita assieme al suo ensemble Hespèrion XXI ad affascinanti progetti nei quali collega tra loro storia e cultura. È il caso del progetto Folìas & Canarios, dedicato alle antiche danze spagnole, che arriverà nella nostra stagione in aprile.

• GRANDI VIOLINISTI IN DUO – Dopo il focus che nella passata stagione è stato dedicato al pianoforte, questa volta l’attenzione è puntata sugli strumenti ad arco. Suoneranno sul palco del Teatro Claudio Abbado i più celebri violinisti del mondo: per alcuni di loro si tratta di un debutto assoluto, per altri – come Pinchas Zukerman, Uto Ughi, Janine Jansen, Isabelle Faust – è un felice ritorno. Quest’attenzione per gli strumenti ad arco è sottolineata dalla presenza di un abbonamento Archi.

• MUSICA DA CAMERA, FORMAZIONE DEL PUBBLICO E RECITAL – Presenza importante nelle nostre stagioni, anche la musica da camera vuole la sua parte: il Quartetto di Cremona proporrà un affascinante progetto intitolato Viaggio italiano, incentrato sulla musica da camera italiana del XIX secolo: da Boccherini a Respighi passando per Verdi e Puccini.
Si consolida inoltre la bella esperienza di formazione del pubblico con il “bis” del Progetto Tonali, che nella passata stagione è stato proposto per la prima volta in Italia e con grande successo. Il Progetto, che quest’anno prenderà il nome di Lauter, riesce nel difficile intento di avvicinare i ragazzi delle scuole superiori alla musica classica grazie a una formula semplice quanto efficace: trasformare i giovani in produttori e promotori di un evento musicale, rendendoli protagonisti attivi nei confronti dei loro compagni e coetanei. I musicisti del Progetto Lauter – Alexandra Conunova, Nicola Bruzzo, Georgy Kovalev, Alexey Stadler ed Enrico Pace – proporranno nel concerto conclusivo del progetto un affascinante programma cameristico, con pagine di Beethoven, Dohnányi e Dvořák.
Non viene trascurato il pianoforte, che sarà rappresentato, oltre che da Martha Argerich e Yuja Wang, anche da Elisabeth Leonskaja, che tornerà a Ferrara per un recital solistico.

• MUSICA DEL NOSTRO TEMPO, CINEMA MUTO E CONCERTI OFF – Non manca il repertorio legato alla musica del nostro tempo: l’Ensemble Tetraktis e Alessio Allegrini, cornista italiano tra i più celebri del mondo e compagno di Claudio Abbado in molte avventure musicali, saranno i protagonisti di un insolito programma in cui si incrociano la versatilità delle percussioni con i più diversi linguaggi e culture.
Ritorna l’appuntamento con il cinema muto accompagnato dal vivo, che quest’anno riporterà a Ferrara l’Octuor de France: l’ensemble proporrà questa volta College, film capolavoro di Buster Keaton, e due cortometraggi del cartone animato Felix the Cat, con le musiche originali scritte e dirette dal compositore canadese Gabriel Thibaudeau. Viene confermata la rassegna Off al Torrione San Giovanni in collaborazione con il Jazz Club Ferrara, che quest’anno vedrà protagonista il chitarrista Bill Frisell con il contrabbassista Thomas Morgan.

• GUIDA ALL’ASCOLTO – Valentino Sani presenterà alcuni concerti della stagione, dando al pubblico un inquadramento storico-musicale dei compositori e dei brani in programma accompagnato da alcuni brevi ascolti. Gli incontri sono previsti per i seguenti concerti: lunedì 16 ottobre (Orchestra Il Pomo d’Oro – Edgar Moreau), sabato 2 dicembre (Quartetto di Cremona), lunedì 5 marzo (Isabelle Faust / Alexander Melnikov).

CAMPAGNA ABBONAMENTI DAL 28 SETTEMBRE AL 6 OTTOBRE
Questa stagione propone tre formule di abbonamento, nella volontà di semplificare ancora di più la proposta di Ferrara Musica e tornare in un certo senso alle origini: Large, abbonamento a tutti i concerti della stagione; Carnet 5, abbonamento a 5 concerti a scelta; Archi, abbonamento tematico a 8 concerti dedicati agli strumenti ad arco.

Vendita nuovi abbonamenti
Dal 20 al 27 settembre: prelazioni, spostamenti e nuovi Large e Archi;
Dal 28 settembre fino a esaurimento della disponibilità: opzioni d’acquisto Carnet 5 e nuovi Carnet 5.

Vendita biglietti
A partire dal 7 ottobre sarà possibile acquistare sia in biglietteria che sul sito www.ferraramusica.it i biglietti per tutti i concerti.

Last minute
Il giorno dello spettacolo i biglietti ancora disponibili saranno messi in vendita a partire dalle 19.30.

Per informazioni:
Biglietteria Ferrara Musica, Corso Martiri della Libertà 5, 44121 Ferrara
tel. 0532 202675 – fax 0532 20 60 07 – email: biglietteria@ferraramusica.it
Dal lunedì al venerdì ore 15.30-19.00. Sabato ore 10.00-12.30/15.30-19

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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