Skip to main content

Da PD Emilia Romagna

Le motivazioni che hanno portato al non rinnovamento della tessera PD da parte del sindaco di Lagosanto, Maria Teresa Romanini, lasciano non poche perplessità ai consiglieri regionali Paolo Calvano e Marcella Zappaterra.
La prima cittadina parla di “politiche sanitarie penalizzanti per il territorio, politiche del lavoro che hanno prodotto lavoratori senza diritti e senza tutele, oltre ad una politica definita “imbarazzante”, rivolta nei confronti degli enti locali”. Calvano e Zappaterra, che hanno loro stessi amministrato il territorio ferrarese in prima persona non comprendono queste affermazioni.
“Stupisce il tempismo con cui il sindaco Arianna Romanini ha deciso di prendere le sue ultime decisioni di carattere politico e stupisce soprattutto che metta alla base di queste sue scelte la sanità del Delta – dicono i consiglieri –. Lo stupore è dettato per due motivi. Il primo è che tutte le decisioni dell’ultimo anno, in sede di confronto regionale e provinciale, sono state prese con l’accordo della Romanini stessa. Il secondo è legato al merito delle questioni. Nell’ultimo triennio l’ospedale del Delta è stato oggetto di importanti investimenti tra cui quelli sull’area intensiva e centralina di monitoraggio, il rinnovo della macchina per il trattamento acqua dialisi, la RM, la colonna endoscopica, l’elisuperficie per il volo notturno, la centrale di dimissione per le dimissioni protette e l’avvio della PMA di primo livello a cui farà seguito fra pochi mesi anche quella di secondo livello con l’investimento di altri 500.000 euro”.
I consiglieri chiariscono ogni aspetto a livello sanitario e dati alla mano chiedono chiarezza al sindaco Romanini.
“La PMA del Delta è un servizio esclusivo provinciale a cui si aggiungono ulteriori servizi erogati esclusivamente a Valle Oppio: la cardioriabilitazione, la RM, il piede diabetico e prostatectomia – spiegano –. A ciò si aggiunge il fatto che la stessa eliminazione dei pediatri al pronto soccorso, di cui Romanini era a conoscenza, successivamente all’attivazione della PMA, è stata accompagnata da un accordo condiviso dal sindaco stesso, insieme al presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e al vicepresidente della Provincia, che ha portato alla decisione di fare formazione pediatrica alle guardie mediche e ai medici di Pronto Soccorso. Una formazione che oltretutto è già partita, in modo tale da garantire, insieme alla pediatria di gruppo di Comacchio, la copertura pediatrica di base su tutto il territorio distrettuale”.
Calvano e Zappaterra inoltre sottolineano come la sanità ferrarese avrà ulteriori rinnovamenti.
“Il polo di Valle Oppio sarà oggetto di un importante investimento sul Pronto Soccorso che potenzierà ulteriormente l’ospedale. Se questo lo si vuol definire un ospedale chiuso si mente sapendo di mentire e si fa cattiva e dannosa informazione”.
Infine i due consiglieri ferraresi ci tengono ad approfondire un’ultima considerazione da esponenti del PD.
“Il nostro partito non solo ha candidato e sostenuto Arianna Romanini in ogni passaggio politico e amministrativo – concludono –, ma si è messo al suo fianco a livello comunale, provinciale e regionale proprio a partire dal tema della sanità. Il PD lo ha fatto nell’interesse della comunità del Delta e continuerà in tal senso il proprio impegno, pur prendendo tristemente atto del fatto che il sindaco Romanini abbia deciso di gettare a mare quei tanti sacrifici che tanti compagni di partito, a partire da Lagosanto, hanno fatto per consentirle di essere sindaco e di poter operare al meglio”.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it