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da: ufficio stampa Cna Ferrara

La Mostra mercato “Recycle & Co.” Si svolgerà il 3 – 4 e 5 ottobre in corso Porta Reno. In piazza della Repubblica assaggi all’insegna dei Sapori artigiani

Cna organizza, in occasione del Festival di Internazionale che si apre oggi, venerdì, alcuni importanti appuntamenti mirati a far conoscere al vasto pubblico, che riempirà le strade e piazze del centro urbano in questo week end, il valore e l’eccellenza dell’artigianato.
Si intitola “Recycle & Co” la prima edizione della Mostra mercato artigianale, che si tiene venerdì, sabato e domenica, per tutta la giornata, lungo corso Porta Reno. Si tratta di una vera e propria vetrina rappresentativa della creatività dell’artigianato artistico italiano legata al riutilizzo di materiali e prodotti di scarto, e dei talenti capaci di per dare vita a nuovi oggetti in grado di esprimere bellezza, fantasia e utilità. Questa prima Mostra mercato ispirata al concetto di riciclaggio evidenzierà, quindi, come il lavoro artigianale sia in grado di recuperare, reinventare e trasformare prodotti destinati alla distruzione, facendoli rivivere in piccole opere d’arte uniche e in oggetti utili.
Sono 34 le imprese che espongono a “Recycle & Co.”, provenienti dalla provincia di Ferrara e da altre aree del Paese: Sara Bernardi (S.Agata), Marta Bettiga (Milano), Francesco Bramucci (Arcevia), Katiuscia Cavajano (Padova), Giovanni Cavalleri (Bergamo), Giada Gaia Cicala (Milano), Dania Corti Gerenzano), Alessandro Dall’Aglio (Imola), Stefano De Carolis Loi (Bologna), Enrico De Lazzaro (Ferrara), Alessandra De Micheli (Monzuno), Claudio Facchini (Milano), Barbara Fanti (Sasso Marconi), Simona Foglia (Misano Adriatico), Patrizia Gabbanelli (Castelfidardo), Stefania Gallina (Torino), Andrea Giovanelli (Argenta), Claudia Magnani (Savignano sul Rubicone), Massimiliano Mancini (Rimini), Saieva Minea (Ferrara), Elisabetta Occhi (Serravalle), Alessandra Pasini (Meldola), Paola Patruno (Cavezzo), Eleonora Pellizzari (Sorbolo), Antonella Perretta (Zola Predosa (Bologna), Catia Persiani (Loiano), Giuseppe Roberto (Rosignano Marittimo), Michele Ruscitto (Ota Nova), Marco Sala (Modena), Rita Schiavi(Ferrara), Simona Strada (S.Giuseppe di Comacchio), Juan Tamayo (Montale), Carlotta Visconti Frasca (Sogliano sul Rubicone), Angela Zini (Lugo).
Tra le creazioni in esposizione: posacenere ricavati da lattine di birra, collane formate da tasti di vecchi pianoforti, portariviste e astucci da bottiglie di plastica, comodini costruiti con cassette da frutta, borse e portamonete creati con contenitori per il latte, casette per uccellini ospitate in vecchi scarponi in cuoio, orologi realizzati con pezzi di vecchie biciclette, e molto altro ancora. Diverse le specializzazioni rappresentate, dalla lavorazione di vetro, ceramica e metalli alla pittura su tessuti, dalla lavorazione della carta riciclata alla pelletteria, dalla creazione di oggetti in legno all’abbigliamento.
“Sapori artigiani” è l’altra importante manifestazione, sempre promossa da Cna, in collaborazione con La Strada dei Vini e dei Sapori, Ais Emilia Romagna e Apci – Associazione professionale cuochi italiani: tre giorni dedicati alle eccellenze alimentari ed enogastronomiche provinciali, che verranno offerti attraverso degustazioni ed una esposizione commerciale di produttori ed artigiani ferraresi.
Il punto dedicato agli assaggi sarà Piazza della Repubblica, dove in partnership con Ferrara Store, visitatori, ospiti e giornalisti internazionali potranno gustare prodotti gastronomici e piatti creati con materia prima della tradizione locale, diventando così “testimonial nel mondo dei sapori artigiani”.
Sabato sera 4 ottobre, a palazzo della Racchetta, a un centinaio di ospiti e giornalisti di Internazionale, sempre su iniziativa di Cna, sarà offerta una cena preparata dagli chef ferraresi aderenti all’Associazione professionale cuochi.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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