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Da CSO Italy

I dati CSO Italy presentati a Prognosfruit

(Ferrara, 11 agosto 2017)

Secondo i dati diffusi dall’OI Pera ed elaborati da CSO Italy, presentati a Prognosfruit 2017 a Lerida, l’annata 2017 a livello europeo si presenta con un’offerta complessiva lievemente inferiore (-1%) al 2016, posizionandosi al di sotto dell’8% alla media del triennio 2014-2016.

La produzione totale di pere stimata per l’Europa raggiungerà circa 2,148 milioni di tonnellate con importanti paesi produttori che denotano un calo rispetto alla precedente stagione. Il Belgio con circa 300.000 tonnellate, scende del 7% e si mantiene sotto il 15% rispetto alla media del triennio precedente; l’Olanda con 307.000 tonnellate, scende del 18% sul 2016 e del 14% sulla media degli anni più recenti.

Stabile, invece, la Spagna rispetto allo scorso anno con circa 312.000 tonnellate, che rappresentano insieme ai volumi del 2016, il livello più basso degli ultimi anni.

Solo l’Italia e il Portogallo segnano un incremento delle produzioni previste, dovuto anche alla scarsità delle produzioni del 2016.

L’Italia, con circa 719.000 tonnellate, segna un +5% sul 2016, rimanendo comunque prossima ai valori medi del periodo 2014-2016. Il Portogallo con un’offerta prevista di 186.000 tonnellate, cresce del 65% sul 2016, ma in questo caso è necessario sottolineare l’annata fortemente negativa dello scorso anno. Il quantitativo preventivato non rappresenta comunque il potenziale massimo di questo paese in grado di superare le 200.000 tonnellate.

Sul piano varietale, a livello europeo Conference presenterà un decremento produttivo del -7% sul 2016, William è attesa sul -5% rispetto al 2016, mentre Abate Fetel è stimata in crescita del 12% rispetto ai bassi quantitativi dello scorso anno.

Analizzando più nel dettaglio le previsioni relative all’Italia tutte le principali varietà mostrano segni positivi se confrontati con l’anno precedente: Abate +12%, Kaiser +3%, Decana +11%, Santa Maria +15%. Fanno eccezione solo William (-5%) e Conference (-2%).

“Siamo di fronte ad un’annata – dichiara Gianni Amidei Presidente dell’OI Pera – di sostanziale stabilità produttiva con dati che si attestano intorno alla media degli ultimi tre anni. In Emilia Romagna – prosegue Amidei – che rappresenta la Regione leader europea, con circa 486.000 tonnellate, il livello produttivo sale del 6% sul 2016 ma si pone perfettamente in linea alla media degli ultimi anni. Le rese appaiono superiori allo scorso anno per tutte le varietà mentre in termini di superfici si nota una stabilità per Abate, William, Santa Maria, Max Red Bartlett, mentre si registrano ancora cali per Kaiser, Decana e Conference.

A fronte di una produzione stabile – aggiunge Amidei – prevediamo un’ottima qualità delle produzioni grazie all’andamento climatico particolarmente caldo e soleggiato pur registrando calibri non elevati a causa della siccità estiva. Le prospettive sono positive e ritengo possano trovare le condizioni idonee per un’ottima remunerazione del prodotto”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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