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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Definita la partnership con The European House-Ambrosetti per l’appuntamento di Teheran e per la III edizione del South Africa-Italy Business Forum Ambrosetti a Johannesburg in ottobre.

Bologna – Anche l’Emilia-Romagna sarà tra i protagonisti, il prossimo maggio a Teheran, della prima edizione del summit Italia-Iran promosso da The European House-Ambrosetti. L’adesione ufficiale è arrivata dopo l’incontro in Regione tra l’assessore alle Attività produttive Palma Costi e l’Amministratore delegato di The European House-Ambrosetti per definire la partnership e organizzare la presenza della Regione sia al summit in Iran il 16 e 17 maggio, sia alla III edizione del South Africa-Italy Business Forum Ambrosetti a Johannesburg il 18 e 19 ottobre.
La prima edizione del summit Italia-Iran ha l’obiettivo di costruire una comunità business leader e policy maker in grado di definire le relazioni tra i due Paesi. Il summit mira a diventare l’appuntamento annuale per la leadership politico-istituzionale ed imprenditoriale dell’Italia e dell’Iran, con l’obiettivo di rafforzare l’interscambio economico, culturale e commerciale tra i due Paesi, dibattendo a fondo le opportunità strategiche in chiave bilaterale e regionale. In quella occasione saranno presentati i contenuti e le proposte di alcuni position paper su specifici settori di business particolarmente promettenti, realizzati da un team dedicato di professionisti di The European House-Ambrosetti.
“Con il nuovo programma pluriennale 2016-2020 Emilia-Romagna Go Global – ha sottolineato l’assessore Palma Costi – la Regione consolida la propria iniziativa in Sud Africa e lancia la nuova attività a supporto delle nostre piccole e medie imprese in Iran. E lo fa attraverso la mobilitazione del Comitato export e internazionalizzazione dell’Emilia-Romagna, il coinvolgimento di associazioni imprenditoriali, Camere di commercio, fiere, sistema bancario e l’adesione di diverse imprese regionali. In particolare la Regione sviluppa le proprie attività attraverso la partecipazione diretta a iniziative di confronto con i governi nazionali e locali dei due Paesi e le principali imprese, promosse in una logica di partnership pubblico-privato”.
L’Iran è un paese con un ricco patrimonio storico e culturale, dotato di grandi prospettive economiche e strategicamente posizionato tra Oriente e Occidente. Per estensione, popolazione e tradizione, ha la naturale predisposizione ad essere un Paese leader in una delle regioni chiave del mondo contemporaneo. Possiede infatti ottimi fondamentali demografici, con oltre 80 milioni di abitanti, e una popolazione giovanile tra le più istruite nel gruppo dei Paesi in via di sviluppo. La sua posizione strategica, inoltre, garantisce l’accesso ad un mercato combinato di 300 milioni di persone con un crescente potere d’acquisto.
Per quanto riguarda il Sud Africa, l’appuntamento centrale sarà la partecipazione – il 18 e 19 ottobre 2016 a Johannesburg – alla III edizione del South Africa-Italy Business Forum Ambrosetti. Questo appuntamento sarà preceduto, il prossimo aprile, dalla riunione del “tavolo paese” Sud Africa, dal lancio di tre nuovi progetti con Cnr Beet Sa, Legacoop e Sistema Reggio Emilia. Prevista, per ottobre 2016, anche la sigla dell’accordo di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e provincia del Gauteng. Infine il Governo italiano e sudafricano sottoscriveranno un Accordo quadro sull’acqua denominato Isa Water reference platform.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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