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“Una festa al sapore di Expo”, così è stato ribattezzato quest’anno il Carnevale di Venezia che, come l’Esposizione universale (in programma a Milano dal mese di maggio), presterà particolare attenzione all’alimentazione.
Sino al 17 febbraio la città di Venezia si trasformerà in un gigantesco spettacolo fatto di rappresentazioni teatrali, concerti, degustazioni, sfilate in costume, gare, feste e straordinarie esperienze sensoriali per ogni età. Sono allo stesso tempo spaventata ed emozionata, perché quest’anno, per la prima volta, anch’io trascorrerò alcuni giorni al carnevale più originale del mondo. Alcuni (e di questi molti non vi hanno mai preso parte) lo sconsigliano per l’elevatissimo numero di persone che affolleranno le strade; ma chi ha l’abitudine di recarsi a Venezia ogni anno, in occasione di questo grande evento, lo descrive come un’esperienza unica nel suo genere, che merita di essere vista e soprattutto vissuta. Così ho deciso di immergermi per qualche giorno in quello che sicuramente sarà un tripudio di colori straordinario.
Il Carnevale ha avuto inizio sabato con una festa sull’acqua, riproposta il giorno successivo, arricchita di degustazioni, musica e animazioni. Un mondo in parte galleggiante, in parte sospeso in volo, ha raccontato con successo i sapori, i colori e i profumi del tipico menù “made in Italy”. Il programma di quest’anno prevede, in primis, una ricorrenza che di certo non può mancare: il concorso della maschera più bella. Sarà proprio il pubblico a decretare i vincitori tra i numerosi partecipanti che si sfideranno a colpi di maschere mozzafiato e costumi sfarzosi.
Altro evento tradizionale è la “Festa delle Marie”, un corteo di 12 fanciulle veneziane che si snoderà su più giorni e, solo alla fine, si proclamerà la Maria del Carnevale. Questa festa viene riproposta ogni anno per celebrare l’omaggio che il Doge, nel giorno della Purificazione di Maria, faceva a 12 ragazze di umili origini, benedendo le loro nozze, vestendole e ingioiellandole sontuosamente.
Il Carnevale profuma già di successo, grazie alle tante attività proposte e all’abilità degli organizzatori che hanno tenuto conto di tutte le esigenze. Quello di Venezia, un po’ come quello di Rio, è un carnevale destinato principalmente agli adulti. Negli elegantissimi palazzi della città si terranno alcune feste a tema riservate a pochi fortunati; ma non mancheranno laboratori ed eventi per i più piccini. Ne è un esempio “Presi per il naso”, uno dei quattro spettacoli che si terranno al Teatro Fondamenta Nuove, ispirato ad una fiaba dei fratelli Grimm, che parla di una cuoca golosa e pasticciona. La rappresentazione, fatta di drammaturgia gestuale e illustrazioni proiettate in scena, mira a far capire ai bambini l’importanza degli alimenti genuini. Sul palcoscenico infatti la cuoca-protagonista si metterà veramente ai fornelli creando un’esperienza sensoriale tutta da gustare.
Anche quest’anno non mancherà inoltre l’antico “Volo dell’Angelo”, un evento straordinario in cui un’artista (quest’anno si esibirà la Maria del carnevale scorso), assicurata ad un cavo metallico, scenderà dalla cella campanaria, volteggiando nel vuoto sopra alla moltitudine di persone che da terra la osserveranno con stupore.
Uno spettacolo multidisciplinare che mi attira particolarmente è intitolato “Notti all’Arsenale”, e si terrà in più serate, presso i suggestivi cantieri navali. Si può considerare questo l’evento per eccellenza che racchiude tutta l’anima del Carnevale. Ci saranno rappresentazioni teatrali, esibizioni delle maschere più belle, spettacoli di danza aerea, concerti dal vivo e, per finire, il cosiddetto “Arsenale Carnival Experience” con dj, musica e grande intrattenimento. Chi ha più di 18 anni può godere di tutte queste esibizioni mentre gusta le prelibatezze delle “Tentazioni dinner show”, cene a pagamento dove ciascuno riceverà una maschera all’ingresso e vedrà gli artisti esibirsi tra i tavoli. Gusto, olfatto, vista, udito, tatto… tutti i sensi potranno attivarsi contemporaneamente e trasformare una semplice serata in un’esperienza indimenticabile.
Ma il vero cuore di questo evento unico è il Gran Teatro di piazza San Marco dove ogni giorno, tra coreografie, sfilate e spettacoli di circo-teatro, viene messa in mostra tutta la fantasia e l’estro degli artisti. Ancora una volta, essendo il tema di questo Carnevale il cibo e la golosità, si potrà accompagnare l’esperienza ludica a quella eno-gastronomica presso i ristoranti allestiti nei palchi laterali del Gran Teatro.
Che dire ancora del Carnevale veneziano? Comunque vada è un modo alternativo e genuino per sfuggire temporaneamente alla realtà che oggi ci circonda. Per qualche giorno potremo immergerci in una realtà fantastica, appagare i sensi e dimenticare i problemi. Almeno per qualche istante potremo farci frastornare dai suoni, inebriare dai profumi e immergerci nei colori e nel trionfo della bellezza.

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Silvia Malacarne

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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