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I consiglieri regionali della Lega Nord contro la Risoluzione presentata dalla consigliera Silvia Piccinini (5 Stelle) e sottoscritta dalla maggiroanza Pd: “La famiglia che riconosciamo e sosteniamo è solamente quella sancita e tutelata dalla Costituzione”

La Lega Nord dice “no” alla Risoluzione promossa dalla consigliere regionale Silvia Piccinini (5 Stelle) e sottoscritta dalla maggioranza Pd, che vorrebbe non solo che la Regione Emilia-Romagna patrocinasse i Gay Pride e, più in generale, il Mondo Lgbt, ma che, in occasione delle loro manifestazioni, fosse sempre presente anche una delegazione dell’ente di viale Aldo Moro.

“Abbiamo votato contro la Risoluzione – spiegano i consiglieri regionali Daniele Marchetti e Andrea Liverani – perché si tratta di manifestazioni puramente ideologiche che nulla hanno a che vedere con la tutela dei diritti civili. Matrimoni e adozione gay non sono un diritto umano. Con tutto il rispetto possibile nei confronti degli omosessuali, occorre ben specificare che la famiglia che riconosciamo e sosteniamo è solo ed esclusivamente quella sancita e tutelata dalla nostra Costituzione. Del resto una legge relativa alle “famiglie arcobaleno” non esiste, quindi, dalla nostra prospettiva, che è una prospettiva ossequiosa del diritto, in Italia non esistono”.

Nel testo della Risoluzione grillina, poi, la richiesta di patrocinare queste manifestazioni viene motivata sostenendo che “queste manifestazioni costituiscono una fondamentale occasione di dimostrazione e testimonianza del diritto a vivere liberamente la propria identità di genere senza costrizioni o discriminazioni”.

“Ebbene – concludono Marchetti e Liverani – dal nostro punto di vista per combattere le discriminazioni, non sono certamente utili manifestazioni di questo tipo, che spesso sconfinano nella volgarità. Tant’è che nemmeno tutti gli omosessuali si riconoscono in queste manifestazioni folkloristiche che spesso degenerano nel cattivo gusto e nell’oltraggio al pudore dei cittadini. Di culturale durante questi cortei non vediamo nulla, ecco perché non ha alcun senso concedere il patrocinio della Regione”.

Ufficio stampa Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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