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Da: Ascom Ferrara

Il Natale ferrarese si allarga fuori regione fino a Rovigo, Ravenna e Mantova, mentre Ferrara diventa città sempre più rapidamente raggiungibile grazie ad Italo Treno: è stata presentata mercoledì (30/11) nella sede di Ascom Confcommercio la serie di iniziative di marketing territoriale a sostegno dello shopping natalizio nel centro storico di Ferrara dal motto “Lo Shopping è magico in Centro a Ferrara. I commercianti del centro storico ti aspettano” realizzato e tradotto graficamente da Empresa Creativa.

“Il nostro centro commerciale naturale, di estrema bellezza e interesse per professionalità e qualità dei prodotti esposti, verrà proposto – ricorda Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – attraverso una campagna mediatica aperta anche ad altre province, che vede per la prima volta in assoluto la collaborazione con un vettore nazionale come Italo Treno; una possibilità di collegamento che abbiamo chiesto tra i primi e che ci vede tra i primi a realizzare azioni di promozione integrata”.
Soddisfatta è la delegazione di commercianti del centro storico: “Per Ferrara e le sue professionalità in termini commerciali si apre una fase nuova di promozione su un più ampio ventaglio di territori, come peraltro assolutamente la nostra città merita.”
Dal canto suo, al direttore generale Davide Urban il compito di illustrare nello specifico le iniziative mediatiche a supporto: “In primis una campagna pubblicitaria di affissioni curata dalla ferrarese Dinamica Media con undici manifesti 6 metri x 3 già in via di posizionamento a Ferrara e Rovigo (Mantova e Ravenna prossimamente), un altro poster nel parcheggio del centro commerciale “Il Castello”, oltre all’utilizzo degli spazi di una cinquantina di pensiline degli autobus in città e delle fiancate di sei mezzi del trasporto pubblico, senza contare i nostri social”.
Una promozione mai come questa volta decisa, grazie appunto al coinvolgimento di Italo Treno che pubblicizzerà il centro storico di Ferrara con diverse azioni attraverso i propri social network, la newsletter aziendale, la rivista di bordo e anche con un apposito segnalibro realizzato per l’occasione che riprende il motto della campagna
Lo Shopping è Magico in Centro a Ferrara…raggiungici con Italo, ed in distribuzione indicativamente dal 12 dicembre negli ambienti Club Executive e Prima del treno, ossia dal giorno successivo alla prima fermata dei convogli nella stazione di Ferrara. Il tutto in un ottica di marketing nazionale con visibilità su Venezia, Napoli, Roma e Firenze.
Antonella Zivillica, direttore Relazioni Esterne di Italo, commenta da Roma: ”Siamo felici di partecipare alle numerose iniziative promozionali presentate da Ascom Ferrara per le festività natalizie. Da sempre Italo collabora con enti locali e aziende private sostenendo con piacere attività di marketing territoriale mirate alla promozione dei servizi sul territorio e quella presentata oggi da Ascom Ferrara ci sembra estremamente efficace. Uno dei nostri principali obiettivi è infatti quello di radicarci sempre più nelle diverse realtà territoriali che costituiscono il nostro network cercando di garantire ai nostri viaggiatori la qualità dei servizi che da sempre ci contraddistingue”
L’Amministrazione Comunale con l’assessore al Commercio Roberto Serra non ha dubbi: “L’impegno di Confcommercio Ferrara per la promozione del commercio e del turismo durante il periodo Natalizio vede un elemento di assoluta novità rispetto gli anni scorsi. Da poco tempo e’ noto che Italo fermerà a Ferrara: lavorare su questo fattore di sviluppo del territorio non può che essere giudicato favorevolmente dall’Amministrazione. Questa attivita’ di Ascom, non le farà sicuramente trascurare lo svolgimento di azioni natalizie più tradizionali orientate specialmente nel centro storico.
L’attenzione alle iniziative di Ascom Confcommercio e dei commercianti del centro storico è stata testimoniata dalla presenza della Camera di Commercio con Andrea Migliari (responsabile progetti speciali) sottolineando: “La maggiore competitività delle imprese e la creazione di più ampi mercati di riferimento sono alcuni dei più rilevanti benefici derivanti dall’Alta Velocità, all’interno di una strategia di ampio respiro”

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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