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Da Consorzio Wunderkammer

12 novembre – E la nave va…
19 novembre – Un fiume di parole
2 dicembre – Darşenico e strada privata

Come approfondire il valore del fiume per la città di Ferrara e crescere con curiosità? Con LUDONAUTI, che attraverso tecniche di scrittura creativa, teatro, narrazioni e buona cucina, racconterà e farà scoprire l’importanza del corso d’acqua nel cuore del quartiere Giardino. Ludonauti, progetto inserito all’interno del programma di Smart Dock 2017, è un’occasione per far crescere, esprimere creatività e fantasia, e riappropriarsi di luoghi dimenticati.

Tre saranno gli appuntamenti in programma dell’iniziativa a cura di Fiumana, in collaborazione con il battello fluviale Nena e Consorzio Wunderkammer. Il primo è previsto per domenica 12 novembre con E la nave va… (dalle 16 alle 21), un pomeriggio fra teatro, narrazioni e buona cucina. Ci saranno infatti lo spettacolo di Antonella Antonellini e Patrizia Ninu, le narrazioni a più voci con i ragazzi della Tana delle Storie, a cura di Silvia D’Ambrosio, e i gustosi lavori di Banda Pelle&Ossa e Junior Narrazioni. Per l’occasione verranno presentati anche i nuovi laboratori creativi rivolti agli adolescenti del quartiere. A seguire, verrà proposto un aperitivo a cura del laboratorio di cucina di Lara Tamoni. L’evento è in collaborazione con l’associazione C.I.R.C.I.

Domenica 19 novembre (dalle 15 alle 19) è invece il momento di Un fiume di parole, laboratorio di scrittura creativa con metodo Caviardage di Tina Festa, condotto da Augusta Calzolari, insegnante Caviardage accreditata, per giovani dai 16 ai 35 anni. Si tratta di un viaggio non solo tra penne e colori, ma anche di un’emozionale navigazione attraverso l’ambiente fluviale cittadino compreso fra il Po di Volano e il Canale Boicelli. Il metodo Caviardage racchiude infatti diverse tecniche di scrittura creativa, aiuta a scrivere poesie e pensieri partendo da testi già stampati. È un modo di scrittura semplice, coinvolgente, che non richiede nient’altro che la curiosità e la voglia di sorprendersi e divertirsi.

Sabato 2 dicembre (dalle 17 alle 20) arriva Darşenico e strada privata, young theatre, music & more. Si tratta di un workshop creativo permanente per adolescenti, dove il teatro diventa uno dei mezzi portanti, ma non l’unico, per sperimentarsi, mettersi in gioco, riflettere e crescere insieme. Il progetto Darşenico, a cura di Georg Sobbe, vuole creare spettacoli e performance, dove sono i ragazzi ad avere la possibilità di scegliere e organizzare le materie che più interessano loro, per scoprire nuove strade e i propri talenti. Navigazione e aperitivo a bordo del battello Nena, a seguire concerto del gruppo musicale esordiente Strada Privata.

Ludonauti è uno dei tasselli che compongono Smart Dock, progetto nato nel 2015 e coordinato dall’APS Basso Profilo per riorganizzare lo spazio pubblico e promuovere un riuso intelligente, partecipato della darsena di Ferrara. Tanti sono gli strumenti utilizzati da questo progetto, quante sono variegate le tattiche d’azione e i destinatari. L’obiettivo è unitario: abbattere quei muri invisibili che impediscono di vivere la darsena cittadina come un bene comune. Nel 2017 e 2018 Smart Dock si inserisce all’interno del progetto Giardino Creativo, realizzato con il contributo dell’Anci e del Comune di Ferrara.
Per informazioni e iscrizioni scrivere a info@fiumana.org oppure telefonare al numero 347.7139988.
Tutti gli eventi si svolgono a Wunderkammer in via Darsena 57, Ferrara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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