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Lunedì 13 novembre, a partire dalle ore 20.00
Monday Night Raw
Opening Act
Happy Hour with France Dj
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Live
Maniscalco-Bigoni-Solborg
Francesco Bigoni, sax tenore e clarinetto
Emanuele Maniscalco, pianoforte
Mark Solborg, chitarra
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Jam Session

Protagonista del prossimo lunedì firmato Monday Night Raw (13 novembre) è l’intensità espressiva del raffinato trio formato da Emanuele Maniscalco al pianoforte, Stefano Bigoni al sassofono e clarinetto e Mark Solborg alla chitarra. Ad aprire la serata sarà il consueto aperitivo a buffet del wine bar del Torrione, accompagnato dalla selezione musicale di France Dj. Segue il concerto l’imprevedibile jam session.

Protagonista del prossimo lunedì firmato Monday Night Raw (13 novembre, a partire dalle ore 20.00) è il trio formato da Emanuele Maniscalco (pianoforte), Stefano Bigoni (sassofono e clarinetto) e Mark Solborg (chitarra). Ad aprire la serata sarà il consueto aperitivo a buffet del wine bar del Torrione, accompagnato dalla selezione musicale di France Dj. Segue il concerto l’imprevedibile jam session.
Partendo dall’esperienza dello storico trio Giuffre-Bley-Swallow, il gruppo perviene a una personale “improvvisazione da camera” in cui l’accento è posto sulla pacatezza dell’ambientazione sonora, la cura maniacale delle dinamiche, l’assoluto controllo degli strumenti. Il rigore formale che pervade l’opera non è però mai un freno alla libertà espressiva dei singoli musicisti e il concerto si sviluppa come una sorta di suite in cui si viene catturati dalla libera circolazione delle idee, dalla lucidità delle traiettorie, dall’intensità espressiva insita in ogni singola nota.
Dopo gli studi musicali condotti tra Siena e Brescia (sua città natale), e dopo aver maturato significative esperienze concertistiche su tutto il territorio nazionale, Emanuele Maniscalco si trasferisce a Copenhagen nel 2012, dove consegue una laurea specialistica sull’improvvisazione e ha l’opportunità di integrarsi compiutamente nella scena locale. Musicista polistrumentista particolarmente a suo agio in formazioni ridotte, in meno di un decennio ha già inciso nove album a suo nome, dal piano solo al quartetto, di cui due per l’etichetta tedesca ECM con il trio italo-svizzero Third Reel.
Francesco Bigoni (Ferrara, 1982) è attivo sulla scena creativa italiana da oltre dieci anni sebben residente in Danimarca. Già membro di gruppi guidati da Enrico Rava, Gianluca Petrella, Stefano Battaglia, Greg Cohen, Zeno De Rossi e Jim Black, è stato di recente invitato a rappresentare l’Italia all’Umbrella Music Festival di Chicago.
Dal 2000, Mark Solborg è presente sulla scena europea come leader e co-leader dei gruppi Revolver e Ventilator, solo per citarne alcuni, con undici album a suo nome. Il suo lavoro di compositore è stato più volte premiato e sostenuto dal Ministero della Cultura danese, oltre ad aver raggiunto un significativo riconoscimento a livello internazionale.

‘San Francisco Almost Blue’, personale del giovane fotografo e promoter culturale Paolo Maiarelli, è fruibile fino al 22 dicembre nelle serate di programmazione.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline: 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30
Jam Session 23.00

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JAZZ CLUB FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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