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da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Lunedì 30 marzo, Happy Go Lucky Local è lieto di ospitare il trio di Giovanni Guidi. Il brillante pianista, accompagnato da Thomas Morgan al contrabbasso e João Lobo alla batteria, presenta al pubblico del Torrione This Is The Day, secondo album per la prestigiosa etichetta ECM. // Nuovo appuntamento con la didattica in collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. In occasione dell’esame conclusivo dei corsi di percussioni per pianisti del Biennio e Triennio Jazz tenuti dal Professor Guido Querci, gli allievi si esibiranno in una doppia performance che anticiperà e seguirà il concerto.

Lunedì 30 marzo (ore 21.30), Happy Go Lucky Local è lieto di ospitare il trio di Giovanni Guidi. Il brillante pianista, accompagnato da Thomas Morgan al contrabbasso e João Lobo alla batteria, presenta al pubblico del Torrione This Is The Day, secondo album per ECM.
Dopo il successo riscosso con City Of Broken Dreams, album d’esordio del trio per la prestigiosa casa discografica tedesca, Giovanni Guidi torna in veste di leader con nuove composizioni che colpiscono per originalità e luminosa ed intensa emotività. A caratterizzare l’opera sono una serie di fluide e poetiche ballate, tutte ad opera di Guidi (tranne due standards ed un brano composto da Lobo), che lasciano spazio ai due co-protagonisti, costantemente chiamati ad interagire con il leader nella ricerca di spazi sonori del tutto inattesi.
Folignate, classe 1985, Giovanni Guidi viene notato da Enrico Rava durante la partecipazione ai corsi estivi di Siena Jazz. Il celebre trombettista lo include nel gruppo Rava Under 21, divenuto poi Rava New Generation.
Attualmente, oltre a far parte dei gruppi di quest’ultimo, a condividire con Gianluca Petrella l’acclamatissimo duo Soupstar ed altre svariate formazioni, Guidi affianca un’attività di bandleader ben documentata da cinque album, numerose esibizioni in importanti festival e rassegne in Italia e all’estero e prestigiosi premi.
Ad impreziosire la serata di lunedì 30 marzo sarà un nuovo appuntamento legato alla didattica, realizzato in collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.
In occasione dell’esame conclusivo dei corsi di percussioni per pianisti del Biennio e Triennio Jazz tenuti dal professor Guido Querci, gli allievi si esibiranno in una doppia performance che anticiperà e seguirà il concerto. Entrando nel dettaglio, nella prima parte – dalle ore 20.00 alle ore 21.15 – si esibiranno rispettivamente il trio di Alberto Bazzoli (completato da Stefano Galassi al basso e Fausto Negrelli alla batteria) ed il sestetto guidato da Pierfrancesco Melucci (formato oltre a Melucci, Negrelli e Galassi, dalle voci di Tiziana Andreoli, Sara Tinti e Domenica Buda). Nella seconda parte – dalle ore 23.15 alle ore 00.15 – sarà la volta invece del sestetto guidato da Sara Tinti (completato da Cristina Popa, Matilde e Celeste Pirazzini, oltre che da Negrelli e Galassi) e dal trio di Oxana Tchijavkaia (formato da Galassi e Negrelli) a cui seguirà la consueta jam session. L’ingresso a offerta libera è riservato ai soci Endas.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Prima performance degli allievi del Conservatorio “G. Frescobaldi”: dalle ore 20.00 alle ore 21.15
Concerto: 21.30
Seconda performance degli allievi del Conservatorio “G. Frescobaldi”: dalle ore 23.15 alle ore 00.15
Jam Session: dalle 00.15 in poi

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JAZZ CLUB FERRARA


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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