Skip to main content

Da: Ufficio Stampa m5s Emilia-Romagna

Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, ha presentato una interrogazione sul caso della diminuzione di spesa per farmaci (risparmio del 6,16%) messo a punto dall’Asl di Ferrara e portato alla luce dal sindacato F.I.M.M.G.: “Smascherato il piano del ministro Lorenzin e dell’assessore Venturi. Decisioni che vengono prese per ragioni economiche e non in base alle esigenze dei pazienti”.

“A Ferrara l’Asl ha predisposto un taglio lineare di farmaci arrivando anche a mettere in discussione anche l’assistenza ai malati cronici di diabete. Altro che appropriatezza di analisi ed esami”. È questa la denuncia di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, che ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti dopo le rivelazioni del sindacato F.I.M.M.G. che hanno portato alla luce il piano che l’azienda sanitaria di Ferrara avrebbe presentato alle organizzazioni sindacali sui risparmi da effettuare. “Secondo quanto denuncia il segretario regionale dello F.I.M.M.G l’obiettivo dell’Asl e del direttore generale Carradori è quello di diminuire del 6,16% la spesa per farmaci – spiega Raffaella Sensoli – obiettivo che deve essere perseguito tagliando del 20% le prescrizioni di Vitamina D, antibiotici fluorichinoloci e antibiotici intestinali. Una lista che di fatto sconfessa palesemente la teoria dell’appropriatezza portata avanti prima dal ministro Lorenzin e poi dall’assessore regionale Sergio Venturi. Altro che buon senso e responsabilizzazione dei medici: queste sono indicazioni chiare di effettuare un taglio netto e lineare e che prescinde da qualsiasi esigenza dei pazienti. Semplicemente scandaloso”. Ma c’è di più: nel documento presentato ai sindacati l’Asl di Ferrara sottolinea che il mancato raggiungimento dell’obiettivo, ovvero la diminuzione del 6,16% della spesa per farmaci, comporterà una riduzione delle quote previste dal Progetto Assistenziale Diabete. “Il caso di Ferrara è la conferma di quanto sosteniamo da tempo – aggiunge la consigliera regionale del M5S – ovvero che quello della appropriatezza è uno specchio per le allodole, una totale presa in giro del Governo e delle Regioni che l’hanno appoggiata per mascherare una serie di tagli che non si baseranno mai su valutazioni cliniche ma che terranno conto solo ed esclusivamente dei vantaggi economici. E a farne le spese, ovviamente, saranno i cittadini che vedranno così messa ancora di più a rischio la propria salute”. “Visto che nel documento presentato dall’Asl di Ferrara si dice che il piano di tagli è stato stilato in base agli indirizzi della Regione – conclude Raffaella Sensoli – chiediamo alla Giunta di fare assoluta chiarezza sulla vicenda. Se Venturi è ancora convinto della bontà delle sanzioni ai medici che prescrivono esami che appoggi anche quelle ai politici per le opere inutili”.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it