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Giovedì 9 novembre alle ore 18.00 in CNA Ferrara si tiene un seminario tecnico che ha l’obiettivo di dare maggiore consapevolezza agli impiantisti e manutentori impianti termici sulle responsabilità che derivano da episodi d’incendio ed esplosione nelle caldaie e generatori di calore negli ambienti domestici. Siamo nel periodo in cui inizia l’anno termico, per cui nelle abitazioni vengono accesi gli impianti di riscaldamento e le cause di possibili incidenti domestici correlati possono essere vari. Mentre l’Ing. Moreno Barbani, della CNA Regionale Emilia Romagna approfondirà il tema della Responsabilità secondo il DPR 37/08 portando all’evidenza anche sentenze giudiziarie su casi reali, interverrà anche l’Ing. Luigi Ferraiuolo, Vice Comandante dei Vigili del Fuoco di Ferrara, che riporterà diversi episodi di incendi o esplosioni, analizzandone le cause. Un incontro molto operativo che intende sensibilizzare sia gli operatori che la comunità sull’importanza della manutenzione delle caldaie per la sicurezza delle persone fisiche e delle abitazioni. Ecco che un ruolo fondamentale gioca il “Libretto d’uso e manutenzione” attraverso cui il manutentore lascia precise indicazioni al conduttore (colui che abita nell’abitazione) sui tipi di controlli che devono essere effettuati (es. analisi fumi di combustione e pulizia) e con quale periodicità. Ma il tema manutenzione è cruciale anche per l’inquinamento atmosferico per via delle emissioni delle polveri (PM10) oltre che per il risparmio energetico ed economico, poichè una caldaia ben curata consuma meno combustibile.
Sul tema PM10 interviene il Presidente di CNA Installatori e Manutentori di Ferrara, Gabriele Pozzati: “Sappiamo bene che gli impianti termici costituiscono una delle principali fonti di emissione di polveri sottili inquinanti a livello locale. Abbiamo in proposito sottoscritto con l’Amministrazione Comunale di Ferrara, negli scorsi anni, un importante protocollo d’intesa che punta a sensibilizzare la cittadinanza e l’opinione pubblica su questo tema e su quanto sia fondamentale una corretta manutenzione delle caldaie per contribuire a ridurre i PM10. Riteniamo però che sia strategico anche da parte delle Istituzioni una politica che incentivi, tramite sgravi fiscali o contributi o finanziamenti agevolati, la sostituzione di caldaie vecchie o inquinanti con nuovi impianti di riscaldamento che assicurino minori consumi di combustibile ed efficienza energetica.”

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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