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Da organizzatori

Per ricordare il grande regista e documentarista ferrarese recentemente scomparso FOLCO QUILICI, socio onorario FFC,

la Ferrara Film Commission organizza con il patrocinio e il sostegno del Comune di Ferrara e dell’Assessorato alla Cultura, una giornata interamente a lui dedicata.

Al Cinema Multisala Apollo Cinepark, piazza Carbone 35, sarà proiettato, grazie alla casa di produzione PEA di A.Grimaldi, il film “OCEANO”, di Folco Quilici del 1971. Il film non è mai uscito in home video e da quarant’anni non è quasi mai stato proiettato se non in rassegne dedicate al maestro Quilici; questo film era il suo più preferito ed amato tra tutta la sua produzione.

Il film proposto, oltre alle bellissime e suggestive immagini della Polinesia, testimonia il rapporto dell’uomo con la natura e con il mare e proponeva, in anticipo con i tempi, già allora, un attualissimo messaggio ambientalista .

Programma della giornata:

– ore 10,30 al Cinema Multisala Apollo Cinepark, PROIEZIONE GRATUITA del film “Oceano” per gli studenti delle scuole ferraresi di I e II grado.

– ore 17,00 Sala dell’Arengo del Palazzo Municipale di Ferrara, piazza del Municipio 1,

INCONTRO PUBBLICO con Brando Quilici, figlio di Folco Quilici e lui stesso regista e collaboratore del padre
(https://en.wikipedia.org/wiki/Brando_Quilici)

e con Fausto Grisi, (Producer film Folco Quilici) e Riccardo Grassetti, direttore della fotografia dei film di Folco Quilici (https://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Grassetti).

Moderatori ed intervistatori saranno Paolo Micalizzi (critico cinematografico, Presidente Onorario FFC) e Carlo Magri (videomaker, docente UniFE e Socio Onorario FFC) .

– ore 21,00 Cinema Multisala Apollo Cinepark, PROIEZIONE GRATUITA PER TUTTI del film “Oceano”.

Alla proiezione saranno presenti anche Anna Quilici ( moglie di Folco) e il nipote Corso Quilici.

Inoltre, grazie a Riccardo Sturla Avogadri (Shark Academy), al Cinema Multisala Apollo Cinepark, sarà esposta una collezione di rari manifesti originali dei film di Folco Quilici.

Per ulteriori informazioni: 349.3607852 / 335.1363928

http://www.apollocinepark.it/ tel: 0532 765265

pagina facebook dell’evento: https://www.facebook.com/events/372804823215119/

Ferrara Film Commission

Associazione Culturale di Promozione Sociale

Sede Legale: Via Cisterna del Follo n. 39, 44121 Ferrara

info@ferrarafilmcommission.it

www.ferrarafilmcommission.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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