Skip to main content

da: organizzatori

Mérieux NutriSciences si espande in Israele, con l’acquisizione dei laboratori Milouda & Migal

Chicago, IL 2 luglio – Mérieux NutriSciences si è stabilita per la prima volta in Israele, acquisendo i laboratori Milouda & Migal. Con questa acquisizione, Mérieux NutriSciences continua a consolidare la sua posizione come leader internazionale nella sicurezza alimentare e rafforza la sua presenza nella regione. Con oltre 50 anni di esperienza nel settore della sicurezza alimentare, presente in 20 Paesi con più di 80 laboratori, Mérieux NutriSciences continua la sua espansione investendo in mercati attrattivi ed in rapida crescita.
Fondato nel 1980, il laboratorio Milouda svolgeva analisi sui prodotti di Milouot, una società holding che produceva ortofrutticoli e mangimi per animali. I laboratori Migal, sviluppati come divisione di MIGAL Galilee Research Institute, la cui missione è quella di promuovere lo sviluppo industriale, economico e accademico della Galilea, si sono uniti a Milouda nel 2011, integrando l’expertise scientifico della società. Con sedi in Haifa e Kyriat Shmona, i laboratori Milouda & Migal sono tra i gruppi di laboratori più avanzati di Israele.
Dal 2000 offrono al mercato israeliano un servizio completo di analisi di microbiologia e chimica, dedicandosi maggiormente alle analisi sugli alimenti e ambiente. I laboratori sono certificati ISO 17025 e accreditati dal Ministero della Salute, Agricoltura e Ambiente.
Mérieux NutriSciences continuerà a sviluppare questi due siti, gestiti da dipendenti altamente qualificati, mantenendo solidi rapporti con MIGAL Galilee Research Institute. Mérieux NutriSciences prevede di intraprendere una cooperazione futura con MIGAL Galilee Research Institute, al fine di potenziare ulteriormente le sue attività di ricerca scientifica.
Philippe Sans, presidente e CEO di Mérieux NutriSciences ha commentato “L’acquisizione ci permette di entrare in un mercato florido di servizi analitici e al tempo stesso offre a Milouda & Migal una vasta gamma di servizi, forniti dal network di Mérieux NutriSciences in tutto il mondo. Questa risulta essere un’ ottima occasione per entrambi.”
Raya Harel, CEO di Milouda & Migal, e Omer Harari, membro del consiglio di amministrazione, hanno dichiarato “Questa acquisizione dà l’opportunità alle nostre attività, team e soprattutto ai clienti, di trarre beneficio da una società leader, che fornisce servizi tecnico-scientifici all’avanguardia.” Avishai Levy, CEO di MIGAL Galilee Research Institute ha riferito “La presenza di Mérieux NutriSciences in Kyriat Shmona è un passo importante verso la creazione di un centro agrobiomedico specializzato. Mérieux NutriSciences è un’ organizzazione unica. La loro cultura nel promuovere la ricerca applicata, e la loro esperienza sulle normative della sicurezza alimentare è sinergica con le attività e i piani di Galilee Research Institute, e speriamo di intraprendere presto un rapporto di collaborazione.”
Onn Barzilay, CEO del gruppo Milouot, ha commentato “Il team esecutivo dei laboratori Milouda & Migal, supportato dal gruppo Milouot, ha fondato questa società, leader di mercato negli ultimi dieci anni. Noi siamo orgogliosi di aver contribuito in questo straordinario periodo di crescita. Sostenuti dalle risorse di Mérieux NutriSciences, siamo fiduciosi che i laboratori Milouda e Migal continueranno a prosperare negli anni a venire.”

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it