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Da ufficio stampa, Comunicazione Istituzionale e Relazioni con il Pubblico

Aspiranti imprenditori ai nastri di partenza: si riaccende anche quest’anno StartCup Emilia-Romagna, la sfida tra idee imprenditoriali innovative provenienti dal mondo della ricerca e non solo.

Nata nel 2000 e gestita da ASTER, società consortile tra la Regione Emilia-Romagna, le Università del territorio, ENEA, CNR e il sistema regionale delle Camere di Commercio, StartCup Emilia-Romagna è la business plan competition che favorisce ogni anno la nascita di nuove imprese ad elevato contenuto innovativo e di conoscenza. L’iniziativa farà tappa all’Università di Ferrara il 29 marzo con l’evento di presentazione M’illumino d’impresa, presso il Laboratorio TekneHub del Tecnopolo di Ferrara (via Saragat n. 13). Sarà illustrato il bando StartCup e i premi in palio. Oltre a quelli a livello regionale, sono infatti previsti ulteriori premi a livello locale:

– un premio messo a disposizione dall’Università di Ferrara a favore della migliore idea di impresa proposta da rappresentanti della comunità accademica, inclusi gli studenti, consistente in un training in Silicon Valley a favore di un rappresentante del team di impresa. L’aspirante imprenditore sarà assistito nella predisposizione di una presentazione della propria idea di impresa e potrà trascorrere una settimana negli Stati Uniti d’America e seguire lezioni, workshop, testimonianze;

– un premio offerto da SIPRO, Agenzia Provinciale per lo Sviluppo di Ferrara consistente in un anno di permanenza gratuita del team all’interno degli spazi dei propri incubatori oltre che nell’assistenza all’avvio dell’attività, e nell’individuazione e predisposizione di domande di agevolazione;

– un premio promosso da Legacoop Estense, che metterà a disposizione un contributo a fondo perduto di 8.000 Euro e tre bonus spesa per servizi professionali ai tre migliori progetti di startup in forma cooperativa, oltre alla consulenza ed assistenza in tutte le fasi di avviamento dell’impresa.

Nel corso dell’incontro verrà inoltre presentata la neo impresa HelixPharma s.r.l. fondata da ricercatori dell’Università di Ferrara e accreditata come spin-off accademico, che ha seguito il percorso StartCup nell’edizione dello scorso anno. La partecipazione all’evento del 29 marzo è gratuita previa registrazione al seguente link: https://milluminodimpresa2017.eventbrite.it

Il bando StartCup resterà aperto fino al 25 maggio. E’ previsto uno scouting tour del Barcamper, un ufficio mobile che farà tappa nelle principali città della Regione (a Ferrara l’11 aprile) per ascoltare gli aspiranti imprenditori, esaminare la validità delle loro idee ed offrire indicazioni e suggerimenti sulla compilazione delle candidature. A seguire, un percorso in tre fasi di accompagnamento e selezione delle idee imprenditoriali. I migliori tre progetti a livello regionale provenienti dal mondo della ricerca, avranno la possibilità di competere con i vincitori delle diverse StartCup regionali in occasione del PNI – Premio Nazionale per l’Innovazione, iniziativa promossa dalla rete nazionale degli incubatori di impresa universitari PNICube che quest’anno sarà ospitata dall’Università di Napoli nei giorni 30 novembre e 1 dicembre.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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