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Comacchio – Sul prestigioso palco dei Trepponti di Comacchio, si terrà domenica 22 luglio la manifestazione organizzata da Anam e Cna “Moda Danza Acconciature”, in collaborazione con Soroptimist e Telethon (cui sarà devoluto il ricavato della serata), Saverio Rizzetto e il patrocinio del Comune di Comacchio. L’evento è stato presentato oggi, con una conferenza stampa al Bettolino di Foce, da Giordano Conti, presidente Anam e presidente dell’Area Cna del Delta, alla presenza di una rappresentanza dei tantissimi protagonisti della iniziativa, che si propone quest’anno, oltre che in un luogo di straordinaria bellezza e suggestione, con un intenso e articolato programma.
“Siamo particolarmente orgogliosi – ha esordito Conti – di offrire un intrattenimento che ritengo molto ricco, bello e importante, sia per la qualità delle aziende e dei professionisti che vi partecipano, sia per il luogo che lo ospiterà”.
“Questa manifestazione esprime al meglio i valori in cui crediamo – ha poi sottolineato il presidente provinciale della Cna Davide Bellotti – il nostro impegno a lavorare per la crescita delle imprese, ma anche per quella dell’intero territorio, a cui vogliamo portare qualità, sviluppo, ma anche coesione e rafforzamento dei legami sociali, attraverso la solidarietà e la cultura”.
Va in questo senso la collaborazione instaurata con Soroptimist (per il Club di Ferrara era presente Caterina Cornelio), che ha permesso la trasformazione della serata, dedicata al lavoro di importanti imprese del territorio, allo spettacolo e alla bellezza, in una manifestazione, convintamente sostenuta dall’Amministrazione comunale di Comacchio, come ha testimoniato l’assessore Maria Chiara Cavalieri, all’insegna della solidarietà concreta attraverso la raccolta di contributi per la ricerca sulle malattie rare.
La serata inizierà alle 21,30 sui Trepponti: l’Anam, in collaborazione con la School of dance di Louise Gard presenta Moda ballo, total look curato dai maestri acconciatori dell’Anam di Ferrara e dai loro giovani talenti, che stanno frequentando percorsi di formazione. Protagoniste dei momenti dedicati alla moda imprese del territorio, conosciute e stimate per la qualità e la creatività, la passione con cui svolgono la propria attività. Sono: Atelier Il Sogno Abiti da sposa e da cerimonia di Ferrara, Il Dado abbigliamento bimbi di Comacchio, Non solo Sabbia di Stefania Bonfè total look di Migliarino, Anna Ma’ Fashion atelier di Sassuolo, Maison Blanche abbigliamento e accessori di Lido degli Estensi, Scaroni Gioielli di Migliarino, Lorella Chinaglia Scuola di Formazione Moda e Sartoria di Lorella Chinaglia a Ferrara. Presentano Pino e Vittoria Tomasi.

CNA Ferrara

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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