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Da Museo Ferrara

Domani, alle 17.30, l’Associazione Mayr+Verdi inaugura i pannelli realizzati insieme alla II E della Scuola Media Cosmè Tura in vista di Museomix

Museomix a Ferrara ha raccolto grande partecipazione a tutti i livelli e la città si è dimostrata interessata e attiva. Una delle partnership più consolidate è quella con gli esercizi commerciali di via Carlo Mayr: l’Associazione Mayr+Verdi si occuperà di fornire colazioni, pranzi e cene alle squadre che si metteranno al lavoro nel museo per 72ore. Proprio per consacrare questa partnership si è deciso di ‘animare’ le vie Ripagrande e Carlo Mayr scatenando la creatività in puro stile Museomix: le vetrine si animeranno di creature fantastiche, realizzate dagli allievi della classe II E della Scuola Media Cosmè Tura di Barco. Scegliendo i loro animali preferiti tra quelli ospitati dal Museo di Storia Naturale, i ragazzi, con l’aiuto delle insegnanti Silvia Meneghini e Sara Toso nonché della graphic designer Silvia Franzoni, hanno mixato le specie e dato vita a disegni che saranno esposti presso gli esercenti che hanno aderito al progetto. L’inaugurazione del percorso espositivo sarà domani, alle 17.30, accompagnata da un brindisi a La Maison. La mostra resterà allestita fino a mercoledì 15 novembre.
«La creatività artistica sposa il commercio – afferma l’assessore Roberto Serra – un connubio che regala vetrine all’arte e un’occasione particolare agli operatori per incentivare l’affluenza di avventori nella via, un plus donato a potenziali clienti e residenti. Una sinergia che l’amministrazione auspica possa rinnovarsi, Ferrara città di arte e cultura si manifesta anche mediante queste iniziative, mediante la collaborazione tra associazioni, imprese e istituzioni». Alcionti, Lestofori, Serpentotteri, Pescigallina, e chi più ne ha più ne metta… Remixare è un gioco da ragazzi, parola di Alma Emily, Antonciuc Cristian, Barboni Nicolò, Bidese Erik, Boalini Simone, Boldrini Annamaria, Bussolari Sofia, Casetti Diego, Daja Franz, Dehdouh Ihab, Dondolini Lucrezia, Eghebi Sheila, El Sayed Jinan, Faggiana Emma, Giovanardi Francesco, Giramma Mario, Gjoni Kristel, Luppi Brian, Massari Sabrina, Munteanu Adelina, Musacchi Chiara, Nwogbo Freedom, Pavani Filippo e Rossetti Alessandro.
Da venerdì 10 a domenica 12 novembre 3 equipe di professionisti (creativi, artigiani, designer, esperti delle collezioni) vivranno dentro il Museo Civico di Storia Naturale e, grazie a un fablab e a tante tecnologie, lo renderanno un’officina creativa. Obiettivo: realizzare un prototipo per migliorare la fruizione degli spazi e delle collezioni, da far testare al pubblico il terzo giorno, dalle 16 in poi. Museomix è un’iniziativa che nasce per cambiare il modo di vivere il museo: più aperto, più collaborativo, più innovativo. Le persone che rendono possibile questo evento, dai professionisti del settore culturale ai semprili creativi, dagli innovatori ai tecnici informatici, lavorano al progetto a titolo volontario e sono la sua vera ricchezza, in quanto dimostrano che il museo è un luogo aperto alla sperimentazione e ai nuovi apporti di competenze dall’esterno.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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