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FERRARA – Sarà un programma “jazzy” raffinato e “crooning” quello di sabato 4 agosto 2018 alle ore 21,15 a Musica a Marfisa D’Este, in Corso Giovecca 170 Ferrara. Protagonista della serata sarà la cantante Bessie Boni accompagnata dal pianista Massimo Mantovani. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi e l’ingresso è a offerta libera.
Massimo Mantovani, pianista e arrangiatore, e Bessie Boni, cantante ed autrice, propongono una rivisitazione nella formula essenziale ed elegante della sola voce accompagnata dal pianoforte di un repertorio vastissimo, che spazia dal soul al jazz, dalla bossanova al blues. Standard jazzistici, brani easy listening, ballad e veri e propri evergreen, vengono riproposti in modo da mettere in risalto le peculiarità interpretative dei due musicisti. I brani presentati nel corso della serata sono vere e proprie “jazzy variations”, riarrangiamenti che, indipendentemente dal materiale di partenza, conducono sempre e comunque ad un unico risultato: quel suono raffinato e minimale, quel sapore “jazzy”, scevro da ogni intellettualismo che vede la voce sempre in primo piano e che tanto ricorda il lato più colto del soul e del bluesy jazz Anni Ottanta.
E’ costante infatti il richiamo ai momenti più “classici” di vocalist come Anita Baker, Patti Labelle, Will Downing e Olita Adams, che dimostrano di aver profondamente influenzato il background musicale dei due musicisti. “Jazzy Variations” è un esperimento ambizioso, una sfida, quella di far rivivere il songbook di autori come George Gershwin e Johnny Mercer accanto a brani pop degli Anni Settanta e Ottanta senza farne percepire in alcun modo la distanza. E l’esperimento riesce perché il vero protagonista della serata non è il repertorio; i veri protagonisti sono i timbri, le modalità espressive, il talento interpretativo e quella sonorità costantemente in bilico tra jazz e soul, che è il tratto distintivo di questo duo tutto ferrarese.

Da: Gli Amici della Musica Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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