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Da: Il turco

La mostra di disegni e il giardino eccezionalmente aperti per la manifestazione di Ibc

Una mostra di illustrazione dedicata alla natura, molteplice e contraddittoria, e il giardino segreto dell’associazione eccezionalmente aperto nel weekend: a Ferrara anche Ilturco partecipa a Vivi il verde, il programma di itinerari guidati ed eventi green organizzato da Ibc Emilia-Romagna per valorizzare il patrimonio naturale regionale. Sabato 24 e domenica 25 settembre il giardino di via del Turco 39, ripristinato la scorsa primavera dopo lunghi anni di abbandono e incuria, sarà aperto dalle 10 alle 19.30. Si tratta di un antico hortus conclusus medievale, situato nel cuore del centro storico estense, oggi frazionato in più aree verdi, ognuna con un proprio carattere peculiare: dal giardino alimentare, coltivato con i tipici alberi da frutto della tradizione agreste ferrarese, al labirinto zen, contemplativo e minimale. Nelle stesse giornate i visitatori potranno apprezzare, assieme al bookshop tematico organizzato assieme alla libreria Ibs – Libraccio, la mostra di disegni realizzata dall’illustratore bolognese Marco Smacchia: un progetto suggestivo e delicato, intitolato “Nature Molte”, che comprende tavole originali realizzate con tempera acrilica e tecnica mista. L’allestimento è stato inaugurato in occasione del festival Interno Verde – che due settimane fa ha aperto al pubblico una quarantina di giardini privati, suscitando l’attenzione di ferraresi e turisti – e resterà a disposizione fino a domenica 9 ottobre. Durante l’apertura speciale organizzata per il calendario di Vivi il verde, quindi già da sabato 24 settembre, sarà inoltre possibile iscriversi al workshop che accompagna la mostra, organizzato per la giornata di sabato 8 ottobre e aperto a tutti. Marco Smacchia, classe 1982, collabora da anni con importanti case editrici e compagnie teatrali italiane. Suoi disegni sono stati pubblicati su “Banchi di nebbia”, di Orecchio acerbo editore, “Lo Straniero”, “Gli Asini”, “L’Unità”, “Watt 3”. Dal 2009 al 2014 si è occupato della grafica del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo di Romagna.
«Durante il workshop si lavorerà alla realizzazione di scorci pittorici, partendo da landscapes o wasteland fotografici, sperimentando con materiali poverissimi di recupero e risulta. Al tema del paesaggio si abbinerà il concetto del sintetico, espresso attraverso la scelta del tratto, i materiali usati, la rielaborazione grafica dell' immagine di partenza», spiega Smacchia, che invita i partecipanti a portare con sé un soggetto generico, base di partenza su cui sperimentare assieme. Il corso impegnerà dalla mattina alle 10 fino al pomeriggio alle 17, l’iscrizione è di 35 euro a persona. I posti sono limitati, per informazioni e prenotazioni gli interessati possono scrivere a info@ilturco.it oppure telefonare al numero 3394442729.

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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