Skip to main content

da: ufficio stampa GAL Delta 2000

Presentati, all’Oasi Cannevìè, i risultati del progetto di valorizzazione turistica e rurale che ha l’obiettivo di promuovere il territorio del Delta e migliorare il sistema di accoglienza

Nuovi percorsi fluviali mappe e materiale informativo, una segnaletica turistica accattivante ed anche una App per dispositivi mobili. Il territorio del Delta – in particolare le aree di Volano, Goro e Mesola – si trasformano in un prodotto turistico appetibile e sono pronte ad accogliere un pubblico di turisti appassionato di natura, enogastronomia e arte. Obiettivi raggiunti, dunque, per il progetto “Navigando nello spazio rurale” – promosso da GAL DELTA 2000 in sinergia con la Provincia di Ferrara e l’Ente per la gestione dei Parchi e della Biodiversità del Delta del Po – che, in un anno, ha lavorato per mettere a sistema, attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, una modalità di fruizione del territorio più funzionale ed attrattiva per i turisti. All’Oasi Cannaeviè, un contesto naturalistico perfetto, i diversi partner del progetto hanno presentato tutti i risultati raggiunti e quelli che saranno attuati a breve, anche grazie alla collaborazione degli operatori turistici. In apertura, Angela Nazzaruolo, coordinatrice di Delta 2000, ha fatto il punto sugli obiettivi del progetto, suddiviso in due filoni principali: Navigando A, gestito direttamente dal GAL, che ha lavorato per migliorare ed implementare l’offerta di fruizione e i prodotti turistici, attraverso le azioni promozionali e la produzione di materiale informativo; Navigando B, gestito dall’Ente Parco, che ha già attuato e attuerà in futuro, interventi strutturali e manutenzione delle infrastrutture all’interno del Parco del Delta, per rendere maggiormente accessibili le diverse aree, con particolare attenzione a quelle fluviali. Nel corso del workshop sono stati spiegati nel dettaglio al pubblico di operatori turistici e cittadini, gli interventi effettuati e quelli che fanno parte del programma operativo messo a punto dal progetto e finalizzato, appunto, ad organizzare e promuovere l’offerta turistica. Dario Guidi di Antea ha spiegato il nuovo Progetto di Rete per l’asse Volano-Mesola-Goro, una mappa che definisce alcuni nodi principali che collegano tutti i servizi all’interno dell’area. Questo metterebbe nelle condizioni il turista che arriva in queste zone di avere dei punti di riferimento precisi e presidiati (delle vere e proprie “botteghe” e “vetrine”) dove ricevere informazioni, ed altresì di usufruire di materiale informativo, cartaceo e interattivo, per scoprire e conoscere il territorio attraverso le sue vie d’acqua e non solo. Importante, in questa rete di servizi, anche la segnaletica turistica che ora presenta delle contraddizioni – ha spiegato Massimiliano Stevanin di Noema Studio – e che va ripensata e resa più coerente, al fine di consentire al turista di muoversi all’interno del Parco e di avere già un’idea delle diverse attrazioni che vi troverà. Interessanti e soprattutto ottimo strumento di promozione turistica anche i nuovi percorsi di fruizione turistica “Bike and Boat”, presentati da Davide Bellotti del Consorzio Navi del Delta. Questi percorsi che coniugano navigazione fluviale e percorsi cicloturistici – alcuni già attivi ed alcuni completamente nuovi – sono stati presentati lo scorso novembre, nel corso di una serie di educational tour aperti ai tour operators e alla stampa, con risultati davvero ottimi. Obiettivo primario dell’azione, completamente riuscita, è quella di trasformare i percorsi in prodotti ad alto valore turistico da proporre non ad un pubblico di escursionisti, ma di turisti che desiderano trascorrere un periodo più lungo sul territorio e fruirlo al meglio.
Nel corso del workshop sono poi stati presentati i nuovi materiali promo-commerciali, tra i quali una nuova mappa cartacea, roll-up informativi da collocare nei principali punti di interesse e già disponibili ed anche una nuova app, “Itinerari nel Parco del Delta del Po: navigando in un sito Unesco” ideata da Luca Beretta dall’agenzia di comunicazione Sole di Vetro. Un’applicazione – sia per Android che per IOS e già scaricabile su Google Play ed App store – che guida il turista alla scoperta del Parco del Delta attraverso immagini, percorsi, focus specifici mappe e tracciati GPS disponibili anche off line e quindi fruibili anche in assenza di connessione.
Coinvolti in Navigando nello spazio rurale anche i sindaci dei territori interessati – presenti Diego Viviani di Goro, Gianni Padovani di Mesola e Rita Cinti Luciani di Codigoro – che hanno ribadito la necessità di lavorare insieme per favorire al massimo la fruizione delle molte aree dall’altro valore naturalistico e storico. Le conclusioni del Presidente di DELTA 2000 Lorenzo Marchesini stimolano gli operatori privati a concretizzare una gestione unitaria del sistema Volano-Mesola-Goro con strumenti attualmente in essere come i contratti di rete e con accordi di programma pubblico-privati.
Il workshop e tutte le attività di Navigando nello Spazio Rurale rientrano nel Progetto “Navigando A”, Asse 4 Leader, Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna 2007/2013.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it