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Perché alcune persone muoiono prima di altri? Cosa possiamo fare per rimanere sani e giovani, e vivere più a lungo o forse per sempre? Voi dite è impossibile. Quali nuove tecnologie sono in fase di sviluppo? Sarà l’uomo un giorno ad essere in grado di vivere per sempre, ad eccezione di incidenti rilevanti?
Queste sono le domande che inizialmente hanno stimolato il mio interesse.
Sappiamo che la cellula è l’unità fondamentale di tutti gli organismi viventi.
Milioni di cellule compongono la nostra pelle ed i nostri muscoli. Non importa quale organismo vivente esaminiamo, troveremo sempre che è composto di cellule. Tutti i processi biochimici di base si svolgono o iniziano nella cellula.
In gioventù durante il nostro periodo di crescita (fino a circa 18 anni di età), il numero di cellule di nuova formazione nel nostro corpo sono più numerosi della morte delle cellule. In giovane età adulta, da circa 18 a circa 25 anni di età, il numero di cellule di nuova formazione supera le cellule morenti. Nell’invecchiamento (dopo i 25 anni di età) il numero di cellule di nuova formazione è inferiore al numero di cellule che muoiono.
Degli esperimenti hanno dimostrato che molto tempo prima che le cellule cessano di riprodursi hanno mostrato alcuni cambiamenti nella loro struttura e nel funzionamento, come ad esempio una minore capacità di produrre energia, meno capacità di fare gli enzimi abbastanza rapidamente, e più materiali di scarto all’interno di ogni cellula.
Questi cambiamenti nella vita delle cellule svolgono un ruolo centrale nella espressione di invecchiamento del corpo, e provocare la morte del nucleo individuale prima tutte le sue cellule non riescono a dividere.
Personalmente penso che l’invecchiamento rappresenti una perdita di controllo sui vari processi corporei, e vi è anche una perdita di controllo a livello cellulare nel Dna di tali cellule.

Ci potrebbero essere CINQUE PRINCIPALI TEORIE DEL PERCHE’ invecchiamo:
1. L’ipotesi di errore
2. La teoria dei radicali liberi
3. La teoria Cross-linkage
4. L’ipotesi cerebrale
5. La teoria autoimmune

1. L’ipotesi di errore:
L’ipotesi di errore, o “invecchiamento per errore”, si riferisce agli errori che possono verificarsi nelle reazioni chimiche nella produzione di Dna, Rna, o proteine, perché il macchinario metabolico non è accurato al 100%. La morte cellulare può derivare da questi errori non riparati. Alcuni gerontologi attribuiscono questo errore ad una combinazione dei seguenti elementi: energia o fattori nutritivi insufficienti, o insufficiente rallentamento dei prodotti di scarto delle cellule.
2. La teoria dei radicali liberi:
La teoria dei radicali liberi si riferisce a molecole, che hanno una forte tendenza a collegarsi ad altre molecole, interferendo con il loro funzionamento. Essi sono prodotti da cellule che assistono il metabolismo, più comunemente nel “bruciare” gli zuccheri. A volte sono prodotte per caso se l’ossigeno, sempre presente nella cellula e altamente reattivo, si combina con molecole cellulari. I Radicali liberi incontrollati possono causare danni accumulati alle membrane nelle cellule circostanti e alle molecole cellulari di Dna e Rna. Sufficienti risultati danno nella eventuale morte della cellula.
Allo stato attuale la teoria dei radicali liberi viene caldamente indagato. La ricerca sui topi mostra che una riduzione del 40% nei risultati apporto calorico in un raddoppio della loro vita. Quando il cibo viene metabolizzato, i radicali liberi sono prodotti. I nostri corpi producono liberi “spugne” radicali che assorbono i radicali liberi, ma spesso non basta. L’ingestione di vitamine E e C sono particolarmente buoni assorbitori di radicali liberi.
3. La teoria Cross-linkage:
La teoria reticolazione afferma che l’invecchiamento degli organismi viventi è dovuta alla formazione occasionale, da reticolazione, di ponti tra le molecole proteiche nel Dna che non può essere rotto dagli enzimi di riparazione cellulare, interferendo nella produzione di RNA da DNA . Alla formazione di legami in proteine e Dna possono essere causati da molte sostanze chimiche normalmente presenti nelle cellule come risultato del metabolismo, e da comuni inquinanti quali piombo e fumo di tabacco.
4. L’ipotesi cervello:
Il cervello Ipotesi, o ripartizione del pacemaker cervello, si riferisce alla teoria che l’invecchiamento è dovuto ad un guasto nella omeostasi delle funzioni corporee – soprattutto nel controllo dell’ipotalamo sopra pituitaria – che a sua volta causa una rottura in controllo sul le ghiandole endocrine.
5. La teoria autoimmune:
La teoria autoimmune, proposto dal Dr. Roy Walford alla Ucla ipotizza che due tipi di globuli bianchi, B e T cellule del sistema immunitario si indeboliscono con l’età, e malfunzionanti. Cellule B perdono il loro vigore nei batteri attaccano, virus e cellule tumorali, e le cellule T perdono il loro vigore in attaccare le cellule estranee all’organismo, come le cellule tumorali e cellule trapianto. Quando B e T cellule malfunzionamenti, attaccano normali cellule sane del corpo.
L’ambiente influenza i nostri geni!

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Nuccio Russo

È osteopata ed esperto in tecniche ergonomiche e posturali, studioso e ricercatore in anatomia craniale per lo studio delle cefalee. E’ nato e risiede in Sicilia, opera come consulente in diverse città fra le quali Ferrara, ed è conferenziere internazionale in Biofisica informazionale. Ama lo sport e la cucina macrobiotica.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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