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Da Organizzatori

Si inaugura all’alba di domenica 28 maggio la prima edizione della rassegna “Note di Jazz – dall’alba al tramonto a Codigoro”, organizzata dall’Associazione Jazzlife in collaborazione con il Comune di Codigoro (Ferrara), che si terrà da maggio ad agosto 2017 nelle location naturalistiche e monumentali più suggestive dell’area, per unire l’esperienza musicale e culturale con la promozione delle risorse e delle eccellenze del territorio attraverso eventi ricchi di intrattenimento, rivolti sia a turisti e visitatori sia ad un pubblico autoctono.
Il primo appuntamento vede protagonista la jazz singer canadese Lauren Bush in duo con il chitarrista Luca di Luzio impegnato alla chitarra a 7 corde, più, special guest, il sassofonista Alessandro Scala. Un viaggio attraverso il Songbook dei grandi autori americani come Gershwin, Ellington, Berlin, Van Heusen, interpretato dalla talentuosa cantante canadese che sta conquistando la piazza jazz londinese con le sue doti di scat singer, ed oramai molto amata anche in Italia.
Di lei dicono: “Lauren Bush usa la voce proprio come un vero musicista. E’ una perfezione naturale, spontanea, in perfetta sintonia con il resto della band.” (Bill Quinn, Sunday Morning Sunshine, Metromedia Radio)
Ogni concerto è associato sia ad una proposta di qualità in ambito enogastronomico, sia ad attività come visite guidate, equitazione, escursioni e passeggiate in bicicletta. Un programma che favorisce anche la messa in rete di tante realtà imprenditoriali del territorio che collaborano alla riuscita dell’iniziativa.
La giornata del 28 maggio offre il seguente programma:
ore 7:30 colazione offerta gratuitamente ai partecipanti da: Forno Granato, Forno Biolcati Pontemaodino, e da Diamond Coffee Vaccolino (Ferrara); gradita la prenotazione al n. 3351340537.
Dalle ore 8:30 è possibile aderire ad una visita guidata al complesso dell’Abbazia d Pomposa e al museo. Costi per l’ingresso compreso di guida sono: gratis per bambini fino ai 5 anni, €8 adulti, €6,50 dai 18 ai 25 anni, €3 dai 6 ai 18 anni; prenotazione obbligatoria al n. 0533.719110. La visita guidata è garantita al raggiungimento di minimo 15 partecipanti.
Altre attività: la passeggiata a cavallo (anche per principianti) presso ASD Ippogrifo (Strada Giralda 7, Pomposa di Codigoro) con prenotazione obbligatoria al n. 348 9297116 o 328 4236161, oppure la Pedalata Slow con guida esperta. Per questa attività la partenza sarà dal Resort Oasi Bianca (in collaborazione con il B&B “La Via del Volano”) fino alla pineta di Volano; è possibile partecipare con la propria bici o noleggiarla presso il Resort al costo di €10 per l’intera giornata.
Per altre escursioni guidate o libere è possibile contattare lo IAT Pomposa al n. 0533.719110.
Per il pranzo, è previsto l’assaggio di prodotti tipici a km 0 dell’azienda agricola La Giraldina (Strada Giralda 7, Pomposa di Codigoro): menù degustazione di frutta e verdura a km 0, a € 5; menù degustazione salumi e formaggi con miele, confettura e vino locale €10. Per info e prenotazioni 328 4236161 (prenotazioni entro il 26 maggio) www.lagiraldina.com.
Il Vo d’Or Enobrasserie-Degustazione-Enoteca-Osteria (Piazza Matteotti, 54 – Codigoro) propone invece un menu alla carta solo su prenotazione al n. 393.9658402 o 393.9405443.
Possibilità di pernottare presso le strutture adiacenti l’Abbazia di Pomposa: Resort Oasi Bianca Prenotazioni e info al n. 0533 719019 www.oasibianca.it; Hotel rurale Canneviè prenotazioni e info al n. 0533 719014 – 338 7267902 www.oasicannevie.com; B&B La Via del Volano prenotazioni e info al n. 340 7980958 www.laviadelvolano.info.
Tutte le info sono consultabili sul programma cartaceo della rassegna, sul sito www.jazzlife.it e tramite le pagine Facebook dell’Associazione Jazzlife.
GLI ALTRI EVENTI DELLA RASSEGNA:
Domenica 25 giugno dalle ore 18 una escursione con cena e concerto “Jazz & Wine” all’Oasi Cannevié con degustazione vini del territorio accompagnata dal FPF Trio formato dal sassofonista Andrea Ferrario, l’hammondista Emiliano Pintori, batterista Bruno Farinelli, con un repertorio di composizioni originali e brani di grandi artisti americani contemporanei, come Joshua Redman e Kenny Garrett, attraversando con disinvoltura groove, funk, sonorità latin e atmosfere jazz.
Venerdi 21 luglio alle ore 21 in occasione della Cena sotto le Stelle in piazza Matteotti a Codigoro, si terrà un concerto “Omaggio alle dive del Cinema”, con la cantante Nicoletta Fabbri, il pianista Gabriele Zanchini, il contrabbassista Stefano Travaglini e il batterista Stefano Paolini. Saranno dunque ricordate in musica le grandi star del cinema italiano ed internazionale, dalla grande Marilyn Monroe, a Audrey Hepburn ed Ingrid Bergman, da Gina Lollobrigida a Sophia Loren proponendo alcune tra le colonne sonore e le sequenze più famose della storia del cinema, fra cui “Casablanca”, “Colazione da Tiffany”, “Gilda” ,” Ginger e Fred”, “Totò, Peppino e la Malafemmena”.
Giovedì 30 agosto alle ore 21.15 nella Sala delle Stilate dell’Abbazia di Pomposa, in partnership con la nota rassegna musicale “Musica Pomposa”, il concerto “Sotto Le Stelle del Jazz”, con il Luca di Luzio Blue(s) Room Trio, completato dall’hammondista Sam Gambarini e dal batterista Max Ferri e con, special guest, il sassofonista Max Ionata e il trombettista Gianni Ferreri. La formazione, guidata dall’apprezzato chitarrista pugliese, trae ispirazione dal sound dei mitici organ trio anni ’60 corroborato da protagonisti quali Grant Green, Kenny Burrell, Jimmy Smith e Jack McDuff. Il repertorio alternerà brani della tradizione afroamericana a pezzi contemporanei sapientemente arrangiati dall’estro del band leader. Per l’occasione il trio ospita il sassofonista Max Ionata, considerato uno dei maggiori sassofonisti italiani della scena jazz contemporanea e Gianni Ferreri, trombettista e direttore d’orchestra presente da 30 anni nel mondo della musica jazz e non solo.
Tra i partner: Oasi Canneviè, Resort Oasi Bianca, Azienda Agricola La Giraldina, L’Ippogrifo A.S.D., La Via del Volano R&B, Ristorante Pizzeria Abbazia di Pomposa, Enobrasserie Vo D’Or, Azienda Agricola Corte Madonnina, Panificio Granato, Panificio Biolcati, Diamond Coffee, Grafica Hexagon.
Sostengono l’iniziativa: Pasini Mobildesign, Falegnameria Gilli, Punto Moda Italian Fashion.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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