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da: Addetto Stampa Cus

CUS FERRARA IN EVIDENZA ANCHE A REGGIO EMILIA

Il CUS Ferrara porta a casa 6 ori, 4 argenti, 6 medaglie di bronzo, due nuovi
per i tricolori di Roma e numerosi riscontri cronometrici e piazzamenti
importanti.

Fra Sabato a domenica scorsi, seconda uscita in vasca da 50 per la squadra di
nuoto del CUS Ferrara che presso la vasca olimpionica di Reggio Emilia ha preso
parte al Meeting Nazionale “Città del Tricolore”. Il Team cussino è arrivato in
terra emiliana con la squadra quasi al completo per la seconda verifica in vasca
lunga.
I Nuotatori del team di Via Liuzzo, sicuramente un po’ “imballati” dai grossi
carichi di lavoro sostenuti nelle settimane precedenti, si sono presentati nella
città del tricolore per testarsi ed allenarsi in long course pool ma con il
preciso intento di non sfigurare e tenere alti i colori del proprio team.
L’uscita di Reggio Emilia è apparsa confermare le aspettative dei tecnici con
atleti che hanno evidenziato le conseguenze dei grandi carichi di lavoro, ma che
sono stati in grado di non sfigurare e di realizzare anche risultati di grande
rilevanza. A termine delle tre sessioni di gare gli atleti del CUS potevano
contare nel proprio palmares 6 medaglie del metallo più pregiato, 4 argenti e 6
medaglie di bronzo, oltre a numerosi piazzamenti degni di nota, 2 nuovi pass per
i Campionati Nazionali di Categoria in programma a Roma il prossimo Agosto che
aggiunti a quello di Ravenna ora fanno tre e sulle 47 società partecipanti
provenienti da tutto lo stivale il 6° posto nella classifica generale a squadre.
In queste due giornate di gara brillano le stelle di diversi atleti del CUS ed
in particolare quelle di Sara Pasqualini (ragazzi 2) che si aggiudica una
doppietta d’oro nei 50 rana e nei 100 rana ed è d’argento nei 200 rana, di
Laura Scarantino (Junior) che apre sabato con l’oro nei 50 farfalla stabilendo
il proprio best in 28”93 che le vale il pass per i Nazionali di Roma e prosegue
domenica con due medaglie di bronzo nei 100 farfalla e nei 50 dorso, di Luca
Mottaran (Junior) che con una prova d’autorità regola tutti gli avversari
chiudendo i 50 dorso in 27”84 che è anche il limite per i Campionati nazionali
di agosto e di Matteo Pignatti (assoluti), anche lui abbastanza appesantito dai
carichi di lavoro, ma comunque capace di salire per due volte sul gradino più
alto del podio nei 50 sl in 24”58 e nei 50 farfalla chiusi in 25”64 e di
aggiudicarsi due argenti nei 50 dorso e nei 100 farfalla ed un bronzo nei 200
farfalla. Argento poi per Martina Proietti (assoluti) nei 100 farfalla che
chiude la gara con un buon 1’05”97. Due bronzi arrivano da Mattia Tonioli,
(ragazzi 3), nei 200 sl in 2’01”76 e nei 400sl nuotati in 4’17”68 ed è anche 5°
nei 1500 sl, dove gareggiava con gli assoluti, con un discreto 16’58”06 e bronzo
anche per Francesco Di Battista (junior) che nuota i 400 sl in 4’20”51
piazzandosi anche quarto nei 200 sl in 2’01”00. Per tre volte ai piedi del
podio si ferma Erica Gallerani (assoluti) piazzandosi quarta nei 50, 100 e 200
farfalla con tempi ancora al di sopra dei propri standard tradizionali, Edoardo
Aguzzi (ragazzi 1) ottiene diversi ottimi piazzamenti con altrettanti best
giungendo 4° nei 50 dorso in 32”85 e 5° nei 50 rana in 37”19, quarti anche
Sabrina Pasqualini (assoluti) nei 100 rana e Filippo Gaiani (assoluti) nei 100
sl mentre è quinto Samuele Pini (junior) nei 100 rana.
Da segnalare infine i record personali di Elena Scarantino nei 50 sl, Matilde
Santinato nei 50 e 100 farfalla, Virginia Rizzioli nei 100 farfalla, Lorenzo
Brandola nei 50 sl, Terazzi Alessandro nei 50 e 100 rana, Francesco Manfredini
nei 200 farfalla, Samuele Pini nei 50 farfalla e Francesco Zagatti nei 100 sl.
Soddisfazione infine per il piazzamento di squadra che con il 6° posto sulle 47
società presenti, ha visto il neonato team primeggiare ancora fra le società
della nostra provincia presenti alla gara.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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