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Da Made Eventi

Ferrara. Il tema del convegno, “Nuovi strumenti di guida-nuove responsabilità”, ossia il futuro della mobilità, è sicuramente tra i più importanti per quelli che come noi sono impegnati a guardare oltre il presente, oltre le auto che oggi spesso guidiamo in maniera non corretta, non ottimale. Il convegno si svolgerà mercoledì 29 novembre alle ore 14.30 a Ferrara.
Donata Melpignano, Direttore Compartimentale ACI Nord Est, apre così, questo incontro, nella splendida cornice del Castello degli Estensi, di Ferrara, quasi a ricordare e sottolineare quella memorabile spinta innovativa che quei Signori seppero dare al loro tempo. Il tema affrontato è quello della ormai prossima “guida autonoma”, una prospettiva certo appassionante sulla strada di una umanità sempre tesa a liberarsi delle necessità e incombenze quotidiane. Se, ricorda Melpignano, questi nuovi strumenti saranno più sicuri (sicuramente ogni possibile software di guida sarà più rispettoso del Codice della strada di quanto non lo possano essere i singoli automobilisti), non che più efficienti ed economici, per un traffico gestito senza le umane possibilità di errore, così pure certamente si apriranno nuovi scenari da verificare, approfondire, anche da re-inventare: le nuove forme di responsabilità in caso di incidenti, di salvaguardia della privacy di ognuno, l’ipotesi non fantascientifica di interventi delittuosi esterni tesi a provocare blocchi e inefficienze delle modalità di circolazione, su una scala impensabilmente più grande del singolo incidente su un tratto di strada.
Dopo il saluto introduttivo del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, questi i relatori e i temi affrontati:

Domenico Giorgio Sorrenti, Professore associato di Ingegneria informatica, Università di Milano Bicocca, Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione. “Come sbagliano i sensori: perché l’auto a guida autonoma non è ancora pronta a circolare”;

Vito Mauro, Coordinatore scientifico della Fondazione Filippo Caracciolo dell’ACI. “Strade Smart per veicoli intelligenti: le iniziative italiane ed europee per accompagnare lo sviluppo delle auto a guida autonoma”;

Pier Luigi Del Viscovo, Direttore del Centro Studi Fleet Mobility – Roma. “Prima delle sfide, le domande della guida autonoma”;

Gianpiero Mosca, Consigliere di Amministrazione Aon Benfield Broker Assicurativo, “Car sharing, car pooling, auto a guida autonoma: nuovi modelli assicurativi per una nuova mobilità”;

Franco Lucchesi, ACI Consiglio Mondiale Mobilità FIA, “Lo scenario dell’era digitale, la robotica, le nuove regole di auto, assicurazioni e AC, i nuovi drivers, le nuove città”;

Alessandro Bernardi, Professore Ordinario di Diritto Penale, Università di Ferrara, Dipartimento di Giurisprudenza, esperto di diritto penale europeo. “Guide automatiche e mutamento dei paradigmi colposi”;

Donato Castronuovo, Professore Ordinario di Diritto Penale, Università di Ferrara, Dipartimento di Giurisprudenza. “Possibili responsabilità penali nel caso di incidenti con auto a guida autonoma”;

Andrea Bertolini, Docente di Diritto privato e Diritto privato europeo, Scuola Superiore S. Anna di Pisa, Istituto Dirpolis. “Guida autonoma: rischi, responsabilità e nuovi modelli assicurativi, l’approccio europeo”;

Nunzia Bonifati, Giornalista, divulgatrice, professore a contratto di Filosofia morale, Università di Tor Vergata, Roma, Facoltà di medicina e chirurgia. “Quando l’automobile si guiderà da sola: implicazioni possibili di una rivoluzione annunciata”.

Interverranno, inoltre:
– Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI
– Francesco Tufarelli, Segretario Generale ACI
– Rosario Alessi, Presidente Sara Assicurazioni S.p.A.

Per informazioni
Segreteria compartimentale Aci Nordest
Tel. 0532-229610

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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