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da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Proseguono con successo le attività di orientamento organizzate dai Fisici dell’Università di Ferrara, rivolte a scuole e istituti di ogni ordine e grado, per favorire l’avvicinamento dei giovani alla fisica e alle scienze in genere.

Questa volta parliamo di due iniziative, il Corso di eccellenza 2016 e il concorso La ricerca nella scienza e nell’arte, che hanno coinvolto, durante l’anno scolastico, alcune centinaia di giovani studenti e studentesse provenienti, oltre che dalle scuole ferraresi, anche da altre città della Regione e dell’intero territorio nazionale, impegnati in attività didattiche e laboratoriali:

Spiega Paolo Lenisa, Referente dell’Orientamento per il Corso di Laurea in Fisica di Unife: “Si tratta indubbiamente di due importanti progetti, che hanno avuto una forte ricaduta e che ci hanno permesso di lavorare in maniera interattiva con molti giovani. La prima, il Corso di Eccellenza, ha visto l’iscrizione ai seminari di attualità scientifica di oltre 100 studenti e studentesse provenienti da istituti superiori cittadini, dal territorio regionale ed extra-regionale. La seconda era legata al concorso La ricerca nella Scienza e nell’Arte, organizzato nell’ambito della mostra di strumenti scientifici antichi dal titolo Fisica e Metafisica?, cui hanno partecipato scuole di ogni ordine e grado, con massima libertà espressiva nella realizzazione dei lavori.”

A coronamento delle due iniziative, si è recentemente tenuta una cerimonia di premiazione, aperta dai saluti di Roberto Calabrese, Direttore del Dipartimento di Fisica e Scienze della terra di Unife, presso il Polo Scientifico Tecnologico di Via Saragat. Un gioioso appuntamento che ha riunito insieme ricercatori, alunni della scuola primaria, studenti della secondaria, oltre che insegnanti e famiglie.

Ecco i premiati.

Premiazione degli allievi che hanno ottenuto i risultati migliori al test finale del corso di eccellenza 2016: Marco Fedozzi, 4P Liceo A. Roiti di Ferrara; Nirvana Pecorari, 5A Liceo Scientifico di Argenta; Daniele Ardizzoni, classe 4 Liceo Morandi di Finale Emilia; Tafuro Alessandra, 5B Liceo A.Roiti di Ferrara; Samuel Hagh Shenas, 4S Liceo L. Ariosto di Ferrara; Leonardo Lodi, 4M Liceo A.Roiti di Ferrara

Premiazione del concorso La Ricerca nella Scienza e nell’Arte. Primo classificato: gruppo misto di alunni delle Classi 4M, 4N e 4O del Liceo Scientifico A. Roiti – Corso Sportivo Autonomia di Ferrara, per il cortometraggio Vedere l’invisibile, realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Secondo classificato: gruppo Co-Op Classes di Ravenna, per le opere Il caleidoscopio – quando le leggi dell’ottica creano bellezza; terzo classificato: classe 3°C della Scuola Primaria I.Nievo di Udine, per le opere Piccoli artisti alla scoperte delle scienze.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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