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Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

L’EUROPAFERRARA” da venerdì 21 a domenica 23 settembre – dalle ore 9,30 alle 01,30

Montagnone di San Giorgio (viale Alfonso I d’Este – Bagni Ducali) – ottava edizione –

Il taglio del nastro sarà venerdì 21/09 alle ore 13 con l’assessore Serra all’altezza dei Bagni Ducali.
Torna il Mercato Europeo – promosso da Ascom e Fiva Confcommercio – a raccontare profumi, sapori ed eccellenze artistiche dall’Europa e non solo: nell’edizione 2018 saranno presenti oltre 120 banchi (da Israele all’Olanda dal Messico al Tibet, passando per l’Italia e l’Europa) a rappresentare il meglio dell’oggettistica di qualità internazionale nonché l’attesa e gustosa ristorazione in puro stile street food.

Presente anche una pattuglia di gourmet estensi nella tappa di casa: la Piadina romagnola, il Bus hamburgheria in versione “british” (premiato recentemente a Cervia per l’originalità), la birreria Hangar, L’Officina dei Piaceri con il pesce. Ma non solo gastronomia : ci saranno i Gonfiabili per la gioa dei più piccoli ed i punti delle associazioni Dulcis in Fundo ed ANT.

Secondo anno consecutivo per la nuova location: stiamo parlando del “Montagnone” di San Giorgio che già l’anno scorso aveva raccolto il gradimento delle migliaia di visitatori che avevano trovato ottimale la collocazione in centro…ma non troppo e facilmente raggiungibile anche da fuori città.

Alla conferenza stampa odierna (19 settembre, in viale Alfonso I d’Este al chiosco Paradiso Verde) è intervenuto il Comune con Roberto Serra, assessore al Commercio: “Un evento che si rinnova e di fortissimo richiamo in un’ area ben individuata poiché seppur non centrale ha delle ottime potenzialità. Un ringraziamento ad Ascom e buon lavoro a tutti gli operatori “.
Ad illustrare poi l’iniziativa Massimo Ravaioli di Ascom. Il direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara Davide Urban, ha spiegato: “Ed otto: il Mercato Europeo è stabilmente entrato negli eventi Top di richiamo a Ferrara. Un appuntamento per le famiglie che ha nella sua semplicità ed originalità la ricetta autentica di un successo che si riconferma anno dopo anno dal 2011 con il primo Mercato allora in piazza Ariostea. Una politica di eventi che valorizza e rigenera il territorio della città attirando energie e persone, in un parola fornendo ulteriori elementi di vitalità commerciale e sociale”
Dal canto suo Laura Mazzotta (titolare di Aesthe Medica e nuovo main sponsor) conclude: “Da sempre ho creduto nelle potenzialità della mia città, come generatore di energia e contenitore di eventi e scambi socio-culturali. Credo nelle sinergie che si instaurano tra ambiti differenti, infatti ho creato un Poliambulatorio proprio nell’ottica della condivisione delle competenze tra discipline differenti; mi è nata spontanea l’idea di affiancarmi ad Ascom per sostenere la realizzazione dell’edizione 2018 e per testimoniare quanto il tessuto imprenditoriale locale tenga allo sviluppo socio-culturale della nostra città”.
A dare supporto e sostegno logistico alla manifestazione, la contrada del luogo, in questo caso Santa Maria in Vado.

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ASCOM FERRARA


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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