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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Nonostante la proroga decisa dalla Commissione europea al 15 ottobre, Agrea sta lavorando per completare il saldo della Domanda unica a fine mese. Già erogati quasi 282 milioni di euro.

Bologna – Nessuno slittamento dei pagamenti alle aziende agricole dell’Emilia-Romagna.
Lo comunica Agrea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, che nonostante la decisione di Bruxelles di prorogare al 15 ottobre il termine ultimo per il saldo della Domanda unica 2015, sta lavorando per mantenere la prevista tabella di marcia con scadenza al 30 giugno.
Agrea ha iniziato a versare i saldi alle aziende agricole alla fine di aprile, il giorno successivo al ricevimento del valore definitivo dei titoli per i pagamenti diretti della Pac (la Politica agricola comune), erogando i primi 41,1 milioni di euro a 5.579 beneficiari, con altri 65,4 milioni a 22.523 beneficiari nei primi giorni di maggio.
A giugno – oltre a ulteriori 480 aziende che hanno ricevuto il premio per un importo di 5,1 milioni, a seguito delle risoluzioni di alcune anomalie nelle assegnazioni titoli – hanno trovato il pagamento anche 11.500 “piccoli agricoltori” per un importo di 7,1 milioni.
Sono stati dunque al momento corrisposti a saldo 120 milionidi euro, che si aggiungono ai 162,8 erogati nel mese di novembre scorso a 27 mila aziende come anticipo della Domanda unica, per un totale dunque di circa 282 milioni di euro.
I prossimi pagamenti faranno riferimento ai controlli oggettivi essendo attualmente in corso le necessarie elaborazioni riguardanti la lettura degli esiti dei controlli in loco e interesseranno circa 2.300 domande.
Contestualmente continua la risoluzione delle anomalie presenti nella assegnazione dei titoli e che caratterizzano alcune domande che vengono conseguentemente via via pagate.
Per procedere al pagamento dei premi accoppiati (art. 52) Agrea attende i valori unitari per il calcolo dei premi spettanti.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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