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Da ufficio stampa

L’intero comparto vallivo, cuore del Parco del Delta del Po, tra le aree europee più affascinanti ed importanti sotto il profilo ambientale e paesaggistico, sarà oggetto di un corposo progetto di valorizzazione e riqualificazione, illustrato questa mattina in Sala Consiglio. Grazie ai fondi previsti dall’Asse 5 del Piano Operativo Regionale – Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, si potrà dare attuazione al progetto di valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale delle Valli di Comacchio, al quale è stato riconosciuto un contributo regionale pari a 2.400.000 euro. Ad esso si sommano 600mila euro finanziati dall’Amministrazione Comunale, oltre a 300mila euro di risorse già stanziate. “Il progetto mette a sistema infrastrutture già esistenti, – ha evidenziato il Sindaco Marco Fabbri -, collegando dal punto di vista ciclo-pedonale percorsi storici e culturali, all’interno di un triangolo d’oro che lega aree naturali uniche, di bellezza ineguagliabile, comprese tra le province di Ferrara, Ravenna e Venezia. E’ prevista tra le altre cose – ha aggiunto il Sindaco -, la riqualificazione di un argine di 5 chilometri, che oggi viene ridisegnato come uno dei percorsi ciclabili più affascinanti sotto il profilo ambientale, in grado di collegare questo territorio a quello di Ravenna e alle ciclabili esistenti, dalla Destra Po sino a Ferrara, ma anche sino a Venezia.” Il presidente dell’Ente di gestione per i parchi e le biodiversità Delta del Po, Massimo Medri, soffermandosi sugli straordinari valori ambientali che insistono sull’area, ha sottolineato come “le valli rappresentano il valore aggiunto del territorio, la vera eccellenza e metterle a valore è la carta vincente per i prossimi anni. Il progetto sottolinea in modo decisivo – ha proseguito Medri , le tematiche ambientali della ciclabilità e della valenza storico culturale degli antichi casoni di pesca, intervenendo con mezzi adeguati e con materiali in sintonia con la sostenibilità ambientale.” L’architetto Francesco Vazzano (Gruppo di lavoro Mezzadri Ingegneria s.r.l.), ha introdotto a grandi linee la progettazione vera e propria, ponendo l’accento sul sistema di mobilità lenta che si punta ad incentivare. “Gli interventi da attuare sono sia di carattere infrastrutturale, con ponti da realizzare e una una serie di interventi di valorizzazione architettonica, che interessano i casoni da pesca – ha dichiarato Vazzano -, ma anche di carattere paesaggistico. E’ prevista infatti la trasformazione di percorsi esistenti in itinerari ciclabili, sino alla realizzazione di un sottopasso in località Bellocchio.” E’ entrato invece nel dettaglio del progetto l’architetto Sergio Fortini del medesimo gruppo di Lavoro di Mezzadri Ingegneria s.r.l., ribadendo che “è un lavoro sul paesaggio, espressione identitaria del luogo. Si interverrà su pontili ammalorati e degradati con interventi generali di consolidamento, di ripristino delle pavimentazioni esistenti, di nuovi pontili con attracchi. Sono previste inoltre – ha aggiunto Fortini -, la demolizione e la costruzione ex novo di ponti esistenti, oltre ad interventi sulle tabarre, alla sistemazione dei lavorieri, al falcio dell’erba, nonchè alla sostituzione delle reti ai cancelli, al rimaneggiamento del coperto, pulizia pavimenti, rimozione intonaci, sistemazione infissi e pulizia di muri incrostati dall’umidità.” Tutti i cantieri saranno organizzati in modo tale da rispettare i periodi di riproduzione dell’avifauna. Oltre ai casoni, tre sono le stazioni oggetto di interventi di recupero, quella di vigilanza Foce, quella di Pesca Foce ed infine quella di Pesca Bellocchio. Si interverrà sui manti di copertura, oltre a lavori di tinteggiatura e di rifacimento delle pavimentazioni, per conferire alle stazioni il primato che loro spetta, quali presidi importanti, dal punto di vista turistico. La realizzazione di un sottopasso ciclabile in località Bellocchio è indubbiamente un intervento molto delicato, ma di grande valenza strategica, che andrà a realizzare una connessione tra il Lido di Spina (Viale degli Etruschi) e l’argine di Bellocchio, attraversando la strada statale Romea. Anche due ponti Bailey saranno oggetto di manutenzione, ma è stato progettato un intervento anche sul ponte pedonale delle saline, ammalorato. “Il brano di territorio racchiuso tra Ferrara e Comacchio – ha concluso Fortini -, ha caratteristiche mature per diventare una vera e propria capitale del paesaggio. Stiamo già andando in questa direzione. Parlando di “protagonismo dei territori”, il Presidente della Provincia Tiziano Tagliani, riferendosi alla progettualità del Comune di Comacchio, ha sottolineato come “si cominciano a chiudere tutti gli anelli, per una cornice di valorizzazione ampia e robusta, allo scopo di dare valore paesaggistico e naturalistico a quest’area. Questa volontà e capacità di fare squadra – ha aggiunto Tagliani -, è importante, così come è importante che attorno a questo tema ci sia l’adesione di tutta la provincia di Ferrara. C’è la consapevolezza – ha concluso Tagliani -, che l’investimento non serve solo al Comune di Comacchio, che ne è il perno, ma ad un territorio ben più ampio.” A chiusura della presentazione del progetto, è intervenuto l’Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini. “Fisicamente si realizza a Comacchio – ha rilevato Corsini – ma ha l’ambizione di diventare un progetto strategico di carattere regionale e, dico anche, nazionale. Ha ottenuto il terzo posto nella graduatoria dei fondi strutturali europei dell’asse 5 destinati alle risorse ambientali e culturali, conseguendo un finanziamento da 2.400mila euro, risorse importanti che, unite a quelle del Comune di Comacchio, consentiranno di attuare gli interventi in tempi non lunghi, in funzione delle stringenti norme europee.” Corsini ha poi concluso, ricordando il bilancio della stagione 2016, chiusa con 1 milione di presenze turistiche in più rispetto al 2015 e “questo progetto può far fare il salto di qualità a tutto il territorio regionale.” Hanno partecipato alla conferenza stampa anche il Sindaco di Fiscaglia, Sabina Mucchi, in qualità di consigliere provinciale con delega al Turismo, il Dirigente del Settore IV, Claudio Fedozzi e rappresentanze delle associazioni di categoria e venatorie. Il Comune di Comacchio infine ha colto l’occasione per mandare in onda la prima diretta sul profilo Facebook comunale.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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