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da: organizzatori

Si comunica che all’interno della vertenza che coinvolge le Lavoratrici della ditta Pulservice srl di Cesena, che ha portato alla proclamazione di sciopero per l’intera giornata di lunedì 22 febbraio 2016, verrà effettuato un presidio sindacale dalle ore 10 alle ore 12, nei pressi della sede dell’aeronautica militare sito in viale Cavour a Ferrara.
Ricordiamo che i motivi principali dello sciopero sono il mancato pagamento dello stipendio di gennaio 2016 nonché della tredicesima e quattordicesima del 2015.
Aggiungiamo che dalla proclamazione dello sciopero ad oggi l’azienda ha provveduto al pagamento dello stipendio di dicembre 2015 e per alcune lavoratrici, senza l’emissione del documento paga cartaceo che per legge è dovuto. Nel pagamento del suddetto mese di dicembre, abbiamo riscontrato la mancanza del pagamento di ore supplementari.
In ogni caso, questa parziale novità del pagamento dello stipendio di dicembre non fa venir meno la conferma sia dello stato di agitazione che tanto meno della proclamazione della giornata di sciopero del 22/02/2016, anche perché, ad aggravare ulteriormente la situazione aggiungiamo che nel frattempo manca all’appello il pagamento dello stipendio di gennaio 2016 che entro la data del 15 febbraio avrebbe dovuto essere pagato. Ricordiamo che tutto questo sta accadendo in un appalto pubblico, all’interno di una base militare dell’Aeronautica Militare. E’ indecente e insopportabile sempre, quando si verificano tali situazioni, ma pensare dove si verificano, questo fa ancor più indignare. Ci meravigliamo che, pur anche nel rispetto delle regole, in questi luoghi si possano verificare tali situazioni. Continuiamo a non capire come possano alcune ditte di pulizie, continuare a poter lavorare e guadagnare in appalti pubblici, malgrado non paghino i loro dipendenti e tutto si può dire, tranne che anche il committente non ne sia informato.
Riaffermiamo ancora il sacrosanto diritto, che chi lavora ha il diritto di essere pagato entro i termini previsti contrattualmente . #‎chilavoradeveesserepagato‬
In tutta questa situazione, apprendiamo e denunciamo anche il fatto che nell’appalto di pulizie della Guardia di Finanza di Ferrara, ma di un appalto che coinvolge la regione Emilia Romagna, in affidamento sempre a Pulservice Srl, l’azienda deve ancora pagare gli stipendi di dicembre e tredicesima 2015 e gennaio 2016.
In tutto questo, la Filcams CGIL e la Uiltucs Uil continuano ad essere al fianco di tutte le lavoratrici e lavoratori, affinchè questa situazione venga quanto prima regolarizzata.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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