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Ferrara in Jazz 2017 – 2018

XIX Edizione
06 ottobre 2017 – 30 aprile 2018

MAIN CONCERTS
Venerdì 3 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
TIM BERNE SNAKEOIL
Tim Berne, sax alto
Oscar Noriega, clarinetti
Matt Mitchell, pianoforte
Ches Smith, batteria e percussioni

Venerdì 10 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
SMALLS LIVE ON TOUR
Ryan Kisor, tromba
Joel Frahm, sax tenore
Spike Wilner, pianoforte
Tyler Mitchell, contrabbasso
Anthony Pinciotti, batteria

Sabato 11 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
RALPH TOWNER SOLO
Ralph Towner, chitarra

Venerdì 17 novembre, ore 21.30
THE WIRE QUARTET FEAT. CHRIS CHEEK
Chris Cheek, sax tenore
Luca Mannutza, pianoforte
Lorenzo Conte, contrabbasso
Anthony Pinciotti, batteria

Sabato 18 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
MIGUEL ZENON QUARTET
Miguel Zenon, sax alto
Louis Perdomo, pianoforte
Hans Glawischnig, contrabbasso
Henry Cole, batteria

One More
Giovedì 23 novembre, ore 21.30
Realizzato dal Conservatorio “G. Frescobaldi” nell’ambito del Festival In Corde
In collaborazione con Jazz Club Ferrara
STEFANO CARDI – ENRICO PIERANUNZI
Enrico Pieranunzi, pianoforte
Stefano Cardi, chitarra

Venerdì 24 novembre alle ore 21.15 al Centro Pandurera, Cento (Fe)
Realizzato dalla Fondazione Teatro Borgatti in collaborazione con Jazz Club Ferrara
KENNY WERNER TRIO
Kenny Werner, pianoforte
Johannes Weidenmueller, contrabbasso
Ari Hoenig, batteria

Sabato 25 novembre, ore 21.30
HUMAN FEEL
Andrew D’Angelo, sax alto
Chris Speed, sax tenore e clarinetto
Kurt Rosenwinkel, chitarra
Jim Black, batteria

Venerdì 01 dicembre, ore 21.30
DANIELE SANTIMONE QUARTET
FEAT. PIETRO TONOLO e ARES TAVOLAZZI
Pietro Tonolo, sax tenore e soprano
Daniele Santimone, chitarra
Ares Tavolazzi, contrabbasso
Riccardo Paio, batteria

Sabato 2 dicembre, ore 21.30
DON BYRON – ARUÁN ORTIZ DUO
Don Byron, sax tenore e clarinetto
Aruán Ortiz, pianoforte

Sabato 9 dicembre, ore 21.30
JEN SHYU SONG OF SILVER GEESE
Jen Shyu, voce, pianoforte, moon liute, gayageum e violino
Chris Dingman, vibrafono
Mat Maneri, viola
Dan Weiss, batteria e percussioni

Sabato 16 dicembre, ore 21.30
ADA MONTELLANICO ABBEY’S ROAD
Ada Montellanico, voce
Giovanni Falzone, tromba
Filippo Vignato, trombone
Matteo Bortone, contrabbasso
Ermanno Baron, batteria

Sabato 23 dicembre, ore 21.30
JOHNNY O’NEAL TRIO CHRISTMAS CONCERT
Johnny O’Neal, pianoforte e voce
Charles Goold, contrabbasso
Luke Sellick, batteria

MONDAY NIGHT RAW

Sotto la sigla Monday Night Raw, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformano in un autentico ring sul quale si sfideranno, fino all’ultimo match, giovani protagonisti della scena jazzistica contemporanea nazionale ed internazionale, seguiti, come di consueto, da infuocate jam sessions. In apertura di serata l’accattivante selezione musicale di Willygroove, France, Andreino e Gil Dj farà da sfondo al goloso aperitivo a buffet del wine-bar del Torrione.

Lunedì 6 novembre, ore 21.30
XY QUARTET
Nicola Fazzini, sax alto
Saverio Tasca, vibrafono
Alessandro Fedrigo, basso acustico
Luca Colussi, batteria

Lunedì 13 novembre, ore 21.30
MANISCALCO-BIGONI-SOLBORG
Francesco Bigoni, sax tenore e clarinetto
Emanuele Maniscalco, pianoforte
Mark Solborg, chitarra

Lunedì 20 novembre, ore 21.30
BIG MOUNTAIN, SMALL PATH
Alessandro Presti, tromba
Piero Bittolo Bon, sax alto
Enrico Zanisi, pianoforte
Stefano Carbonelli, chitarra
Francesco Ponticelli, contrabbasso ed elettronica
Enrico Morello, batteria

Lunedì 27 novembre, ore 21.30
RICHARD SEARS QUARTET FEATURING ROMAN FILIU
Roman Filiu, sax alto
Richard Sears, pianoforte
Matteo Bortone, contrabbasso
Guilhem Flouzat, batteria

Lunedì 4 dicembre, ore 21.30
WILL BERNARD ORGAN TRIO
Will Bernard, chitarra
Giulio Campagnolo, organo
Gioele Pagliaccia, batteria

Lunedì 11 dicembre, ore 21.30
GIOVANNI GUIDI SOLO
Giovanni Guidi, pianoforte

Lunedì 18 dicembre, ore 21.30
In collaborazione con la Fondazione Siena Jazz
SIENA JAZZ GIOSI QUARTET
Andrea Del Vescovo, tromba
Luca Sguera, pianoforte
Alessandro Mazzieri, basso
Simone Brilli, batteria

SOUND ROUTES

Il Jazz Club – in collaborazione con Bologna Jazz Festival – ospita Sound Routes, progetto cofinanziato dal programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea e da 8 X 1000 – Tavola Valdese, che permette ad artisti costretti ad abbandonare i propri paesi di origine di continuare ad esprimere e a condividere la loro passione, la musica. Grazie a Sound Routes, quindi, il pubblico del Jazz Club godrà della rara occasione di ascoltare artisti provenienti dal Medio Oriente e oltre. Le serate saranno anticipate da una cena a tema. È consigliata la prenotazione.

Venerdì 22 dicembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival e Medici Senza Frontiere
KIMIA GHORBANI & TARIFA
Kimia Ghorbani, voce e daf;
Federico Caruso, clarinetto;
Marco Fiorini, Riccardo Morandini, chitarra;
David Sarnelli, fisarmonica;
Kim Baiunco, contrabbasso

SOMETHIN’ELSE

Una “rassegna nella rassegna” dedicata alle sperimentazioni elettroniche e realizzata dall’Associazione Reverb in collaborazione con Jazz Club Ferrara. Improvvisazione, tecnologia e un autentico spettacolo di suoni e luci, connoteranno le performances di artisti di fama internazionale. Queste prime date autunnali sono state definite grazie alla consulenza di Raffaele Costantino, producer, dj e conduttore di RAI Radio2 Musical Box.
Giovedì 30 novembre, ore 22.00
Realizzata da Associazione Reverb in collaborazione con Jazz Club Ferrara
Live Set
JAMESZOO
+
DJ Set
DJ HENDRIX
Venerdì 15 dicembre, ore 22.00
Realizzata da Associazione Reverb in collaborazione con Jazz Club Ferrara
Live Set
MARK DE CLIVE-LOWE+DJ Set
DJ HENDRIX

THE TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA

La Tower Jazz Composers Orchestra nasce come naturale reazione a catena ed evoluzione di due progetti pilota che hanno preso forma durante le scorse stagioni (The Tower Jazz Workshop Orchestra e The Unreal Book), ne consegue che il progetto rappresenti una sintesi dei precedenti, ma con una formazione e un repertorio più definiti. Sotto la direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, il progetto mira alla realizzazione di una big band “elastica” che permetta ai singoli musicisti di sperimentare collettivamente la propria vena compositiva e le proprie idee musicali.

Sabato 04 novembre, Venerdì 08 dicembre, ore 21.30
THE TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA
Marta Raviglia, voce;
Alfonso Santimone, direzione, pianoforte ed elettronica;
Piero Bittolo Bon, direzione, sax alto, clarinetto basso e flauti;
Sandro Tognazzo, flauto;
Glauco Benedetti, tuba;
Mirko Cisilino, Pasquale Paterra, Gabriele Cancelli, trombe;
Filippo Vignato, Federico Pierantoni, Lorenzo Manfredini, tromboni;
Gianluca Fortini, clarinetti e sax alto;
Tobia Bondesan, sax tenore;
Filippo Orefice, sax tenore, clarinetto e flauto;
Beppe Scardino, sax baritono, sax alto e flauto;
Luca Chiari, Riccardo Morandini, chitarra;
Federico Rubin, piano elettrico;
Alessandro Garino, pianoforte;
Stefano Dallaporta, contrabbasso e basso elettrico;
Andrea Grillini, Simone Sferruzza, batteria;
William Simone, percussioni

GIALLO FERRARA

Giovedì 09 novembre, ore 21.30
Realizzato da Giallo Ferrara Festival in collaborazione con Teatro Off e Jazz Club Ferrara
GIALLO FERRARA @ JAZZ CLUB

Atmosfere “noir” al Jazz Club con l’appuntamento in programma per giovedì 09 novembre che apre le porte al Festival Giallo Ferrara. Letture tratte da “Cari Mostri” di Stefano Benni, a cura di Teatro Off, si alterneranno alle sonorità folk dei Terza Classe.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline e prenotazione cena 0532 1716739 (dalle 15.30)

Tranne ove diversamente specificato, tutti i concerti si svolgono al Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato a Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

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JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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