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Da Ufficio stampa MediaMente

Fino a domenica 17 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo quasi 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli, film, giochi e cene filosofiche. Nelle piazze e nei cortili del festival si discuterà della radice comune delle arti e delle tecniche, di lavoro e opera, dell’estetizzazione del mondo e dei suoi significati. Tra i protagonisti di domani, sabato 16, Cacciari, Miller, Bodei, Natoli e Severino. Da non perdere anche i numerosi appuntamenti collaterali: tra cui la lezione-concerto del maestro Nicola Piovani in Piazza Grande e, sempre a Modena, al Teatro Storchi, “Capitani Fracassati”: un’anti-lezione sull’arte dell’attore con, tra gli altri, Michele Dell’Utri e Lino Guanciale. Col “Tiratardi” appuntamenti non-stop per nottambuli nelle tre città

Modena, Carpi, Sassuolo, 15 settembre – Per tutti coloro che vogliono approfondire “Le Arti” in tutte le loro diverse sfumature se ne parla ancora nelle piazze di Modena, Carpi e Sassuolo fino a domenica 17 settembre.
La giornata di domani prevede lezioni magistrali affidate a grandi nomi del pensiero contemporaneo: tra gli altri Clifford, Silvia Vegetti Finzi, Turnaturi e, perfino, Alessandro Bergonzoni e l’imprenditore Brunello Cucinelli. Si prosegue fino all’alba con il Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia. Sono poi in programma appuntamenti con artisti importanti come Nicola Piovani e tanti altri.

Programma filosofico di domani, sabato 16 settembre
Sabato mattina sono previste sei lezioni magistrali: Rahel Jaeggi, esponente di punta dell’ultima generazione della Scuola di Francoforte, discuterà su come il lavoro non sia riducibile a una semplice azione strumentale, ma si carichi sempre di significati e pratiche di riconoscimento su cui si fonda l’identità sociale di ciascuno in quanto artefice (Modena, Piazza XX Settembre, ore 10.00), seguita da Stefano Massini, il drammaturgo italiano più rappresentato sui palcoscenici di tutto il mondo, che mostrerà da par suo in quanti modi si dice il fare, discutendo le trasformazioni del modo in cui si parla del lavoro e del suo rapporto con la vita e raccontandone alcune storie esemplari (Modena, Piazza Grande, ore 11.30).
Come si riconosca un’opera e in base a quali convenzioni si parla di “oggetto artistico” sarà il tema dell’intervento di Roberto Casati a Carpi (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 10.00). Nathalie Heinich invece – anche discutendo il caso paradigmatico di Vincent Van Gogh – mostrerà come in epoca contemporanea si sia determinato un passaggio dall’opera alla personalità, per cui l’esemplarità biografica precede sempre quella “professionale” (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 11.30). Nel discutere l’esibizione di sé tipica dei social media, Daniel Miller, pioniere dell’antropologia digitale e fondatore dell’antropologia del consumo, mostrerà come, nel proliferare di immagini e testi con cui ciascuno dà libero corso alla propria espressività, sembri inverarsi, con significati tutti da vagliare, l’idea che chiunque possa divenire “artista” (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 10.00). La costruzione esemplare di Sé come un’opera è d’altronde esperienza che oltrepassa il mondo dell’arte e degli artisti, fondandosi su un racconto di virtù (areté è radice del latino ars): è questo di cui tratterà Salvatore Natoli (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 11.30).
Il programma filosofico della giornata di sabato prosegue nel pomeriggio a Modena con Gianfranco Maraniello, che si soffermerà sulle trasformazioni del museo, da luogo unicamente di conservazione a piattaforma che risente delle modalità allestitive e operative dell’arte contemporanea (Modena, Piazza XX Settembre, ore 15.00).
James Clifford, eminente antropologo e professore all’Università della California a Santa Cruz, mostrerà come gli artefatti abbiano una loro carriera che dall’uso li porta nel tempo a divenire oggetto di collezione e quindi opera d’arte (Modena, Piazza Grande, ore 16.30). Arti e tecniche hanno una radice comune ed Emanuele Severino traccerà l’orizzonte della questione – classica della filosofia – mostrando il rovesciamento tra mezzi e fini che, nella sua prospettiva, caratterizza l’epoca metafisica della tecnica (Lectio “Rotary Club Gruppo Ghirlandina”, Modena, Piazza Grande, ore 18.00).
Ciascuno di noi, oltre ad abitare il suo corpo primario, ne porta uno “secondario”, una «pelle mobile» con cui la moda fornisce un supplemento al corpo accordandolo coi mondi nei quali ci si muove: ne discuterà Emanuele Coccia (Carpi, Piazza Martiri, ore 16.30), mentre Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia, misurerà le conseguenze dei processi di automazione e i nessi che legano la produzione macchinistica alla conoscenza e creatività umana (Carpi, Piazza Martiri, ore 18.00).
Massimo Cacciari esaminerà invece la “fine dell’arte”, in cui la dimensione del fare sembra esaurirsi a vantaggio di una modalità riflessiva che pare rendere superflua perfino la rappresentazione sensibile (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 16.30), mentre Roberto Mordacci ricorderà che le procedure tecniche consentono un’artificializzazione radicale non solo del corpo, ma dell’essere vivente in quanto tale (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 18.00).
E ancora, in serata, Silvia Vegetti Finzi ripercorrerà i repertori iconografici che hanno caratterizzato l’esperienza del mettere al mondo (Lectio “Coop Alleanza 3.0” Modena, Piazza Grande, ore 20.30), mentre Brunello Cucinelli testimonierà la fusione tra estetica e mestieri che conduce alla valorizzazione del “fatto su misura” su cui si gioca il futuro del Made in Italy (Carpi, Piazza Martiri, ore 20.30). Infine un pirotecnico intervento di Alessandro Bergonzoni costituirà un fuori pista sulla figura degli artisti, nella sua Lectio dal titolo: “Arte lesa (dobbiamo capolavorare)” (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 21.00).

Tra gli appuntamenti più attesi del Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia, a Modena c’è senz’altro quello con Nicola Piovani in “Una vita in musica”: reading e conversazioni in una lezione concerto con Giorgio Battistelli (Piazza Grande, ore 22.00).
La musica è protagonista anche al Teatro Comunale Luciano Pavarotti con “Prima di andare in scena”: le voci degli allievi del Biennio e del Master della Sig.ra Raina Kabaivanska saranno accompagnate dai giovani musicisti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi Tonelli e Paolo Andreoli, diretti da Antonio Giacometti. Nella Chiesa di San Bartolomeo invece, a cura di Grandezze & Meraviglie Festival Musicale Estense, avrà luogo il concerto “Dal liuto alla chitarra” mentre Teresa De Sio si esibisce in trio a Carpi. Al Teatro Storchi, a cura di ERT, “Capitani Fracassati” mette in scena “Un’anti-lezione sull’arte dell’attore”, con Michele Dell’Utri, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia e Simone Tangolo.

Inoltre sono quasi trenta le mostre proposte in occasione del festival, tra cui una dedicata alla carriera di Cesare Leonardi, una di xilografie di Georg Baselitz, una personale di Giuliano della Casa, un intervento di street art di Eron e un’installazione di luce di Mario Nanni. Talento e formazione saranno il tema di una mostra curata da Sky Arte e Fondazione Fotografia.
Il tutto accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di domani gallerie e musei saranno aperti fino alle ore piccole.
Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel. 059/2033382 e www.festivalfilosofia.it

I comunicati stampa e le fotografie ad alta risoluzione relative al festivalfilosofia si possono scaricare dal sito www.festivalfilosofia.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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