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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Al via il primo bando sulle indennità compensative. Domande entro il 15 giugno. Fabbisogno previsto: 15 milioni di euro. Caselli: una misura importante per contrastare l’abbandono delle aree appenniniche e contribuire alla tutela del territorio.

Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, si parte.
La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato, su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli, il primo bando del nuovo settennato, quello per le indennità compensative a favore delle aziende agricole che operano in aree svantaggiate.
“A dieci giorni dall’ok ricevuto dalla Direzione agricoltura dell’Unione europea, il Psr emiliano-romagnolo diventa operativo con il bando sulle indennità compensative per le aziende agricole di collina e montagna, secondo il percorso e i contenuti che avevamo concordato con lo stesso mondo agricolo – ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli – con questo primo intervento vogliamo compensare i costi aggiuntivi sostenuti da chi opera dove fare agricoltura è più difficile, per contrastare lo spopolamento.
L’agricoltura di montagna svolge un servizio importante per tutta la collettività, di tutela del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico.”
Il bando della Misura 13 è dunque rivolto alle aziende agricole che operano in zone montane e collinari soggette a vincoli naturali significativi e prevede aiuti, che vengono erogati annualmente e che vanno da 90 a 150 euro a ettaro, a seconda dei casi. Le domande possono essere presentate entro il 15 giugno, utilizzando il sistema operativo Sop di Agrea.
Le indennità compensative possono contare per l’intero periodo di programmazione su un plafond di circa 90 milioni di euro. Per questa prima annualità secondo le stime della Direzione generale agricoltura della Regione, il fabbisogno dovrebbe essere di 15 milioni.
Va tuttavia precisato che non si tratta di un bando a selezione e che tutte le domande in regola con i requisiti previsti verranno soddisfatte.
Il Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 dell’ Emilia-Romagna può contare su 1 miliardo 190 milioni di risorse, la dotazione più alta di tutto il centro-nord.
L’8 maggio la “comfort letter” della Direzione agricoltura dell’Unione europea ha dato il via libera tecnico al Programma (prima Regione in Italia) un passaggio che permette ora l’avvio dei primi bandi. L’approvazione formale da parte della Commissione europea è prevista entro maggio dopo il voto sul Bilancio Ue.

Info: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/servizi/come-presento-la-domanda-1/accesso-a-sop-per-utente-internet

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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