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Da: Organizzatori

Vi comunichiamo il programma per lo svolgimento della manifestazione “Puliamo il Mondo 2018 “ nel territorio di Comacchio.

Mercoledì 19.09.2018 alle ore 8,30 fino alle 10,00 si svolgerà la manifestazione “Puliamo Il Mondo 2018 “ sulla banchina del porto di Porto Garibaldi .

Sarà l’anteprima nazionale della manifestazione. Sarà presente la RAI TV per registrare i momenti salienti della manifestazione .

Il Circolo Legambiente Delta del Po sta realizzando il progetto “ Fishing for litter “ che riguarda la raccolta e la registrazione dei rifiuti che i pescatori trovano occasionalmente nelle loro reti . I pescatori si sono impegnati a portare in banchina la plastica “pescata”. Hanno aderito 45 pescherecci .

Il compito degli alunni della 4^ e 5^ elementare di Porto Garibaldi e Lido Estensi è di aiutare i volontari di Legambiente. Quindi si metteranno i guanti ed armati di questionario andranno a ritirare i rifiuti dai pescatori, dopo avere disteso un telo provvederanno alla divisione per tipologia e li conteranno per registrarli nel questionario e definire quale tipologia di rifiuto si “pesca “ di più in mare. Dopo i rifiuti saranno messi nei sacchi e conferiti in cassonetti speciali messi a disposizione da Clara spa.

Le classi hanno aderito sapendo che recuperare la plastica che si trova in mare è un dovere di tutti .

Le classi sono coscienti che non sono loro ad avere gettato in mare la plastica ma pur tuttavia è loro dovere salvare il mare e le specie viventi che lo popolano.

Quindi un grande gesto che contribuisce a sviluppare il senso civico e di solidarietà rivolta ai pescatori che riportano in banchina i rifiuti trovati nelle loro reti.

Promotori della manifestazione Puliamo il Mondo sono:

Comune di Comacchio – Capitaneria di Porto – Coop. Piccola grande pesca – soc. Clara spa – Ente Parco Regionale Delta del Po e le tante insegnanti, gli alunni ed i loro genitori che aderiscono con tanta partecipazione.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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